di REDAZIONE ECONOMIA
Philip Morris ha deciso di di investire in italia circa 600 milioni di euro in tre anni con un impatto occupazionale stimato (diretto, indiretto e indotto) di circa 8mila posti di lavoro lungo la filiera nazionale. Lo ha annunciato Marco Hannappel, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, nel corso dell’inaugurazione a Bologna del nuovo Centro per l’eccellenza industriale del gruppo. Annunciato lo scorso maggio e pienamente operativo entro fine anno, il nuovo centro (che è interno alla fabbrica e integrato con le sue attività) si occuperà dello sviluppo di nuovi prodotti, nuovi macchinari e nuovi processi produttivi, grazie a 250 persone tra ingegneri e figure altamente specializzate tra persone che lavorano già in Philip Morris, nuove assunzioni da fare e personale che si sposterà qui da altre sedi dell’azienda.
Nel 2016 a Crespellano, in provincia di Bologna “abbiamo costruito e inaugurato, partendo da zero, dedicata completamente alla produzione dei prodotti innovativi a tabacco riscaldato, con un investimento greenfield di oltre 1 miliardo di euro. Ma la costruzione di questa fabbrica non sarebbe stata possibile senza l’ecosistema produttivo e di competenze che abbiamo trovato qui“.
Questa non sarà solo una fabbrica che crea prodotti, ma una fabbrica che può creare altre fabbriche. Parte dei 600 milioni di investimenti in tre anni annunciati oggi ricadrà infatti anche qui a Bologna, per l’acquisto di macchinari, lo sviluppo dei nuovi prodotti e l’acquisto del tabacco. “Bologna oggi è un faro per i processi ingegneristici di Philip Morris per tutto il mondo e da oggi questa centralità è ulteriormente rafforzata”, ha aggiunto Massimo Andolina, vice presidente operations di Philip Morris International, che fissa l’obiettivo: “Puntiamo ad avere entro il 2025 un totale di 40 milioni di fumatori o ex fumatori passati ai nostri prodotti senza combustione: le ultime stime ci dicono che a fine settembre 2021 eravamo a quota 20 milioni“
L’ Ad Hannappel ha reso noto il valore generato da Philip Morris nel nostro Paese, con 30mila occupati lungo tutta la filiera nazionale e 7mila aziende italiane di fornitura coinvolte nell’ultimo triennio. “Contribuiamo all’economia italiana per 8,8 miliardi l’anno e per 1,5 miliardi di export made in Italy in circa 40 Paesi in Europa e nel mondo”. Con l’intento di investire ancora.
“Il Centro che inauguriamo completa e integra ulteriormente le attività all’avanguardia che vengono portate avanti negli stabilimenti di Philip Morris di Bologna. Il nuovo Centro di Servizi per l’Innovazione, il più grande al mondo per Philip Morris su tematiche come industrializzazione, di processo, ingegnerizzazione e sostenibilità, coinvolgerà oltre 250 persone altamente qualificate”.
Il know-how sviluppato al suo interno viene esportato all’estero nella fase di riconversione delle altre 38 affiliate produttive del gruppo presenti in 38 Paesi, estendendo così oltre i confini del territorio nazionale il perimetro di attivazione di filiera dell’attività manifatturiera svolta in Italia. Grazie al lavoro di oltre 1.500 persone, l’impianto soddisfa la domanda internazionale di più di 25 Paesi dove IQOS è attualmente commercializzato.
Progetti come questo, ha concluso il top manager di Philip Morris Italia, “mettono l’Italia nelle condizioni di attrarre nuovi importanti investimenti ad alto valore aggiunto in ambito manifatturiero. Investire in innovazione, in tecnologia italiana e nello sviluppo delle competenze e del lavoro significa investire nel futuro di questo Paese“.
Presenti all’inaugurazione anche Stefano Bonaccini presidente della Regione Emilia Romagna , che definisce l’investimento di Philip Morris “la prosecuzione di tanti investimenti che qui vengono prodotti e moltiplicati in ogni anno”, il direttore generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, Marcello Minenna, il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, E’ intervenuto, in video, anche il ministro allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti.
“Bologna oggi è di fronte a un bivio, e vuole continuare a essere attrattiva, scegliendo il futuro”, ha detto il sindaco Matteo Lepore, che ha ricordato la “sfida titanica” rappresentata dagli 8 miliardi dei fondi PNRR che arriveranno sul territorio bolognese e la cabina di regia che istituirà per gestirne l’uso. Presenti tra gli altri anche il cardinale Matteo Zuppi, che ha sottolineato l’importanza del “lavoro buono”, che aiuta “anche i più fragili”, invitando a non chiudersi “in localismi che parlano alla pancia senza poi riempirla”.