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3 Luglio 2024 05:45
3 Luglio 2024 05:45

Politica ed indagini: le 10 domande del centrodestra al sindaco Decaro e le sue risposte

Il sindaco Decaro mercoledì scorso, in una conferenza stampa in aula Dalfino ha difeso il suo operato , organizzando sabato con ulteriori polemiche e gaffes, una manifestazione in piazza del Ferrarese  "al fianco di Decaro e della città". Il centrodestra, ha risposto ieri con una propria conferenza stampa tenuta dai parlamentari pugliesi sempre in sala consiliare a Palazzo di Città, in cui hanno attaccato lo stesso sindaco e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano

A Bari si vivono giorni dificili a seguito dell’avvio dei lavori della Commissione d’accesso nominata dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi per verificare eventuali infiltrazioni mafiose nell’ Amministrazione Comunale. Nel corso di una conferenza stampa nella sala consiliare del Comune di Bari , i parlamentari pugliesi di Fdi, Forza Italia e Lega hanno formulato un elenco di 10 domande, rivolte al primo cittadino Antonio Decaro , sulle questioni conseguenti alle polemiche delle ultime settimane che hanno investito la politica barese.

Le polemiche politiche contrapposte fanno seguito, è bene ricordarlo , ad un mese dall’inchiesta della Dda denominata ‘Codice Interno’ su presunti rapporti tra mafia e politica in città: un blitz che ha portato 130 persone agli arresti, tra quali quello di Maria Carmen Lorusso, ex consigliera comunale (eletta nel cenrodestra e passato poi nella maggioranza di Decaro), e del marito, l’ex consigliere regionale Giacomo Olivieri.

I magistrati della DDA barese non hanno fatto scattare soltanto tante manette ma hanno commissariato dell’azienda di trasporto pubblico, l’Amtab al cui interno e nei concordi di assunzione nel corso delle indagini sono emerse delle influenze dei clan mafiosi baresi. Una situazione incandescente che giorno dopo giorno ha sollevato una forte contrapposizione fra il centrosinistra ed il centrodestra politica in prossimità delle prossime elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Bari previste per il prossimo giugno.

Il sindaco Decaro mercoledì scorso, in una conferenza stampa in aula Dalfino ha difeso il suo operato , organizzando sabato con ulteriori polemiche e gaffes, una manifestazione in piazza del Ferrarese  “al fianco di Decaro e della città“. Il centrodestra, ha risposto ieri con una propria conferenza stampa tenuta dai parlamentari pugliesi sempre in sala consiliare a Palazzo di Città, in cui hanno attaccato lo stesso sindaco e il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano sollecitando nell’opinione pubblica una “discontinuità” nella gestione della città. Dopo i vari interventi è stato fatto circolare un foglio con 10 precisi interrogativi ai quali il primo cittadino ha risposto in serata con una nota.

1a domanda (riguardante l’AMTAB)

“Perchè non si è mai reso conto, eseguendo il controllo analogo previsto per legge, di quello che accadeva nella sua municipalizzata Amtab, dove i clan controllavano assunzioni e addirittura introiti dei parcheggi”. chiede il centrodestra

Il sindaco Decaro ha così risposto: “Il controllo analogo nei confronti dell’Amtab non è un controllo di polizia o di natura giudiziaria. Ogni volta che sono emersi elementi con un possibile rilievo giudiziario, sono state fatte le opportune segnalazioni. In questi giorni in cui ho chiesto di verificare le attività anche dei miei predecessori, ho accertato che Michele Emiliano segnalò al Procuratore della Repubblica dell’epoca la questione dell’assunzione di parenti di esponenti della criminalità organizzata, Parisi compreso”. Il confronto sull’ AMTAB è stata al centro anche di molte delle successive domande: 

2a domanda

“Perchè non ha mai voluto discutere in aula la disastrosa e grave situazione dell’Amtab, ignorando le denunce fatte in Consiglio comunale in questi anni dal centrodestra, l’ultima tre mesi fa?“.

3a domanda

“Perchè ha consentito che il 27 febbraio scorso, un giorno dopo gli arresti, molti consiglieri della sia maggioranza uscissero all’aula durante l’intervento di un consigliere della sua parte politica (cioè Francesco Giannuzzi, ndr) che parlava del caso Amtab?”.

Il sindaco Decaro ha così risposto: : Non è assolutamente vero che io mi sia rifiutato di discutere di Amtab, l’ho fatto in Commissione consiliare, e rispondendo più volte alle domande dei consiglieri comunali durante il Question Time” aggiungendo “Io non faccio il cane da guardia dei consiglieri di maggioranza. Alcuni consiglieri di maggioranza si saranno allontanati dall’aula, forse perché non condividevano quello che diceva il loro collega. Si tratta di una tecnica abbastanza consueta nelle assemblee elettive. Io rispetto l’autonomia dei consiglieri”.

4a domanda

Il sindaco è stato incalzato sempre sull’Amtab:Perchè non ha reso noto ai consiglieri comunali e alla città la relazione del presidente Persichella dimissionario dell’azienda  sulla disastrosa gestione della municipalizzata da parte di un uomo scelto da lei, il sig. Vulcano, nonchè sui 700mila euro spesi nel 2022 per il massiccio ricorso alle assunzioni interinali all’Amtab?

5a domanda

“Perchè non racconta alla gente il motivo delle dimissioni continue nel management” della società di trasporto pubblico negli ultimi 8 mesi e continua a fare riferimento a procedure utilizzate nel passato, mentre le assunzioni  malavitose risultano eseguite del 2019 in poi, con un management scelto esclusivamente da lei in qualità di legale rappresentante del Comune, socio unico dell’Amtab?”.

Antonio Decaro ha così risposto: “La relazione del presidente Persichella non solo non è mai stata secretata, ma addirittura è stata largamente citata nella Relazione finale di gestione approvata in Assemblea, anche nelle parti non condivise dal nuovo Presidente. Mi risulta che ciò sia stato fatto proprio per garantire la trasparenza” aggiungendo “Sia il presidente Vulcano, sia il presidente Persichella, sono due brave persone e due bravi professionisti. Il primo si è dimesso dopo un grande impegno per ridefinire i rapporti con le rappresentanze sindacali. Il secondo si è dimesso per motivi personali legati ad una nuova opportunità professionale. Vorrei ricordare a tutti che gestire partecipate grandi come Amtab non è una passeggiata. È impegnativo e sfibrante e sottrae la possibilità di fare altro. Non mi stupisce che talvolta qualcuno faccia un passo indietro”.

6a domanda

Il centrodestra ha quindi cambiato argomento nelle sue domande : “Perchè non accoglie l’invito per convocare una seduta monotematica del Consiglio comunale e discutere del blitz con 130 arresti“. 

Decaro ha risposto: “Le misure cautelari della Procura  sono recenti e con il clima di tensione politica che si è creato, la seduta monotematica si sarebbe trasformata nell’ennesima spettacolarizzazione inutile. Non credo la seduta monotematica avrebbe aggiunto niente alla discussione pubblica che si è sviluppata in città in questi giorni”.

7a domanda

“Perchè negli ultimi 8 anni da quando è presidente Anci non ha mai fatto alcuna obiezione sui 137 accessi disposti dal Viminale e invece ha qualificato come atto di guerra quello che ha riguardato Bari”

La risposta di Decaro: “Dico sinceramente  che non ho ritenuto opportuno fare emergere la questione della riforma dell’articolo 143 Tuel (è l’articolo sulle ispezioni), per non consegnare altri motivi di polemica ad una discussione spesso rissosa tra maggioranza ed opposizione. Segnalo però che sto osservando con grandissima attenzione e da tempo il dibattito sulla legittimità di quella norma, portata addirittura all’attenzione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Norma che, proprio perché non prevede nessun diritto di difesa, sembra appartenere ad uno schema autoritario dello Stato. Guai poi se un potere così invasivo viene esercitato sulla base di input solo politici, come è accaduto nel nostro caso, che purtroppo non ha precedenti. Da presidente dell’Anci ho anche partecipato ad un incontro con i sindaci di amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose negli ultimi anni. Contemporaneamente Anci ha partecipato a diverse riunioni tecniche con il ministero dell’Interno che presentato una proposta u di modifica della norma inserita all’articolo 5 nella bozza della modifica del Tuel”

8a domanda

Perchè continua a sfuggire ai confronti preferendo monologhi davanti a un telefonino o fornendo risposte preconfezionate?”.

Il sindaco ha così risposto“Devo confessare che mi stavo presentando a rispondere alle domande del centrodestra durante la conferenza stampa. Poi ho pensato che tale scelta dettata dalla necessità di dare risposte immediate sarebbe stata fraintesa come un tentativo di rubare la scena. Ho preferito aspettare qualche ora per rispondere”.

9a domanda

“Perchè rinnega ogni rapporto di conoscenza con Maria Carmen Lorusso quando l’ha nominata presidente del Nucleo di Valutazione della Città Metropolitana e addirittura il giorno prima degli arresti era alla convention del suo capo di gabinetto, Vito Leccese?

Non ho mai negato di conoscere Maria Carmen Lorusso. È vero l’ho nominata presidente del Nucleo di Valutazione della Città Metropolitana nel 2015. Incarico che è durato fino a fine 2016. Quanto alla partecipazione della Lorusso alla convention, non sapevo nemmeno fosse andata. Era un incontro pubblico. Ricordo che la consigliera Lorusso è stata candidata nella fila del centro destra nelle ultime elezioni. Con questo non voglio eludere il problema del trasformismo. L’ho già detto. Si tratta di una questione nella quale abbiamo fatto errori. Ora occorre essere più intransigenti nei confronti di questa pratica”. ha risposto il sindaco Decaro.

10a domanda

“Perchè rinnega ogni rapporto con Giacomo Olivieri con il quale ha condiviso le Primarie del 2014, nominando vicesindaco una delle persone a lui più vicine”.

Decaro ha concluso con l’ultima sua risposta: Per me parlano le querele e le azioni di danno nei confronti di Giacomo Olivieri.  Nel 2014 Olivieri si candidò alle primarie del centrosinistra. Il vicesindaco della mia prima giunta aveva impiego negli apparati giudiziari, sebbene con funzioni amministrative, che mi garantiva. Olivieri, che trovai Presidente di Multiservizi (nominato da Michele Emiliano n.d.r.) , venne tra l’altro sostituito dopo qualche tempo, non appena cominciarono ad emergere anomalie nella sua gestione. E preciso che sono state perseguite tutte quelle innumerevoli anomalie, senza nessuno sconto”.

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