ROMA – Il NOCS- Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza della Polizia di Stato ha festeggiato oggi i suoi primi 40 anni con un evento alla Scuola Tecnica di Spinaceto, il Centro Polifunzionale dove il nucleo di assalto si addestra ogni giorno.
La Polizia di Stato, attraverso il Nocs, articolazione della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, forma da sempre personale particolarmente addestrato, anche all’utilizzo di materiali e tecnologie all’avanguardia, per la risoluzione di situazioni operative ad alto rischio, come la liberazione di ostaggi, l’irruzione in ambito urbano ed extraurbano per la cattura di terroristi e criminali e la protezione di alte personalità istituzionali italiane o straniere ad alto rischio.
Il comandante dei NOCS Andrea Mainardi parlando dei suoi uomini , della loro formazione ed abnegazione al servizio, ha ricordato che alla base della loro preparazione vi è quello che nel 1894 Rudyard Kipling scriveva nella sua opera più nota “Il libro della giungla”: “La forza del lupo è il branco, e la forza del branco è il lupo”.
Per celebrare l’evento, il personale del Nocs si è esibito, eccezionalmente, in una spettacolare dimostrazione pratica, volte a dimostrare la peculiarità delle attività demandate al nucleo; dopo l’esibizione gli uomini del NOCS paracadutatisi con la bandiera tricolore e quella del corpo hanno fatto dono al capo della Polizia Gabrielli ed al Ministro Salvini il pugnale dei NOCS. Salvini scherzosamente ha commentato: “Evitiamo polemiche, questo lo uso per le castagne“. Ha fatto quindi seguito una breve esibizione della Banda musicale della Polizia di Stato.
Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini, con un breve discorso, ha assicurato il suo impegno in favore delle forze dell’ordine, e bloccato da una marea di poliziotti e parenti che gli hanno chiesto numerosi selfie, si è diretto negli stand degli equipaggiamenti, dove gli sono state illustrate le caratteristiche di alcune delle armi in dotazione ai corpi speciali. E qui, dopo aver ascoltato la spiegazione di un tecnico della Beretta, ha osservato sotto i flash dei fotografi ed impugnato con grande curiosità la mitraglietta stupendosi per la sua potente portata : “Arriva fino a 1500 metri!”.
“Contate su di noi faremo poche parole e tanti fatti – ha detto Salvini – ma servono risorse per ridare dignità ai 98 mila poliziotti che ogni giorno si alzano, facendo un lavoro che è anche una missione”. Salvini si è soffermato sulle norme del decreto sicurezza che consentono l’allontanamento degli stranieri che minacciano o compiono violenza sulle forze dell’ordine. “Insultare o aggredire chi indossa una divisa – ha detto il ministro – non è normale. Chi mette le mani addosso a chi indossa una divisa, non può rimanere in questo Paese“.
Presenti alla cerimonia il Prefetto Franco Gabrielli Capo della Polizia e Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, , il Direttore Centrale della Polizia di Prevenzione, Lamberto Giannini ed Andrea Mainardi Comandante del Nocs, Matteo Del Fante amministratore delegato di Poste Italiane, che per l’occasione hanno effettuato un affrancatura speciale.
Ospite d’onore della cerimonia, l’ex generale americano James Lee Dozier che il 28 gennaio 1982 a Padova venne liberato e catturati tutti i brigatisti presenti, proprio dagli uomini del NOCS in seguito all’irruzione in un covo della Brigate Rosse dove l’alto ufficiale statunitense era tenuto prigioniero . Il Generale Dozier è arrivato direttamente dagli Stati Uniti per partecipare all’evento e manifestare ancora una volta la sua gratitudine a quegli uomini della Polizia di Stato che rischiando la propria vita lo hanno salvato.
Negli anni Novanta gli uomini del NOCS hanno portato a termine numerose operazioni contro la criminalità organizzata, con interventi ad alto rischio per la liberazione di ostaggi sequestrati a scopo di estorsione, mentre dal 2000 in poi si sono sempre più specializzati in determinati settori strategici, tanto che è stata implementata la sezione di intervento speciale, dotata di incursori subacquei, artificieri, unità cinofile e tiratori scelti.
“I NOCS rappresentano un’eccellenza italiana, sempre pronto nell’interesse del Paese e in grado di tenere alta la capacità di risposta” ha detto nel suo discorso di saluto nel corso della cerimonia il capo della Polizia, Franco Gabrielli .
Sono stati due, secondo Gabrielli, i momenti fondamentali della storia del NOCS della Polizia di Stato : la liberazione di Dozier e la tragica morte nel 1997 dell’ispettore Samuele Donatoni durante il “blitz” per liberare l’imprenditore bresciano Giuseppe Soffiantini. “Il primo – ha ricordato Gabrielli – fu il battesimo del fuoco, la consacrazione, il secondo il momento di dolore nel quale tutto il Paese toccò con mano quanto queste operazioni possano avere esiti tragici. Il lavoro del NOCS è fatto di rischio e pericolo, ma tutto viene superato con la dedizione, la passione e la professionalità”.
Dalla sua nascita il NOCS ha compiuto 253 arresti, tra cui 41 sequestratori e 329 ostaggi liberati. Il valore della peculiare attività svolta dal Nucleo è attestata anche dal numero dei riconoscimenti ottenuti: una medaglia d’oro, 26 medaglie d’argento e 5 medaglie di bronzo al Valor Civile, 52 promozioni per merito straordinario e 690 encomi. Il Nucleo operativo centrale di sicurezza conta attualmente circa 150 unità ed ha un ruolo importante anche all’interno dell’ “organizzazione Atlas“, che raccoglie le unità speciali di polizia dei 28 Paesi dell’Unione europea.