RAGUSA – Simone Cosentino, 42 anni assistente capo della Polizia di Stato in servizio alla Sezione Volanti della Questura di Ragusa, la scorsa notte ha ucciso con la propria pistola d’ordinanza sparando tre colpi alla nuca della moglie Alice Bredice, torinese di 33 anni , mentre dormiva, e dopodichè il poliziotto si è suicidato. Tutto è accaduto a Marina di Ragusa nell’abitazione dove viveva la coppia che aveva due figlie, di 6 e 7 anni. Il poliziotto prima di uccidere sua moglie ha lasciato un messaggio sul suo profilo Facebook: “Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo“. La donna sarebbe stata uccisa nel sonno.
A dare l’allarme è stata una delle due figlie che ha telefonato a un parente. Immediatamente è stata attivata la procedura prevista da Dipartimento della Pubblica Sicurezza, per fornire ogni utile supporto psicologico ai familiari delle vittime. Il vero dramma quello delle due bambine rimaste orfane, che non dimenticheranno mai il risveglio odierno.
La squadra mobile di Ragusa diretta da Antonino Ciavola sta indagando coordinata dal pm Giulia Bisello della procura locale per cercare di ricostruire la causa scatenante, allo stato incomprensibile, dell’omicidio-suicidio. Al momento investigatori si starebbero concentrando sul messaggio lasciato su Facebook da Cosentino prima di uccidere la moglie Alice : “Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo”. Forse un messaggio d’addio ?
Simone Cosentino viene descritto dai colleghi come un uomo allegro, una persona senza problemi e molto innamorato della moglie, come conferma anche il messaggio postato su Facebook prima di spararle ed ucciderla con la pistola d’ordinanza. La moglie Alice Bredice era tornata da qualche giorno da Torino, dove aveva trascorso le feste di Pasqua portando con se le figlie, come testimoniano le fotografie ancora presenti sulla sua pagina Facebook..
La coppia si era sposata otto anni fa dopo essersi conosciuta in Piemonte località dove la coppia si era conosciuta quando il poliziotto prestava in passato servizio presso il compartimento piemontese della Polstrada. Solo 48 ore fa i due si scambiavano sui social altri messaggi. Lei soltanto 20 ore prima di morire nel sonno, aveva scritto: “Evviva quelli che ridono con gli altri e non degli altri. Evviva quelli che urlano per qualcuno e non contro qualcuno. Evviva le persone belle, quelle che sanno colmare vuoti, quelle che cercano di farti ridere anche quando non c’è nulla da ridere, quelle che quando non ci sono manca qualcosa. Qualcosa di bello“. Lui le avrebbe risposto con un “like”, un cuoricino e queste parole: “Quando manchi tu, manca qualcosa di bello“.
Ed adesso all’improvviso il commento del poliziotto è scomparso.