NAPOLI – Una scelta dettata da motivi “non personali” e quindi strettamente quindi politici. Tre settimane dopo l’inchiesta di Repubblica sugli abusi edilizi a Pomigliano e le contraddizioni del M5S, neanche venti giorni dopo si è dimessa la consigliera comunale pentastellata Maria Busiello, consigliere d’opposizione del Comune di Pomigliano D’Arco, portavoce del Movimento Cinque Stelle, che risiede nella residenza, in zona Asi, che godeva di una concessione per casa rigorosamente colonica e successivamente trasformata in una confortevole palazzina familiare le cui difformità sono adesso al vaglio della Procura di Napoli, a seguito dello scambio di accuse incrociate con il sindaco Raffaele Russo un’ ex socialista nella “Prima Repubblica” passato poi in Forza Italia .
Le ultime giornate per la Busiello sono state evidentemente, a quanto pare, abbastanza “pesanti”, venendo abbandonata ed emarginata, dai vertici del Movimento. Inizialmente l’aveva difesa Dario De Falco, il primo referente del vicepremier Di Maio nella loro comune cittadina, che è anche il capo della segreteria particolare del capo del M5S a Palazzo Chigi. La portavoce grillina è stata coinvolta suo malgrado in una situazione imbarazzante, che negli ultimi giorni ha portato il “nome” della sua famiglia al centro di una vera e propria “mareggiata” politico-mediatica. Tutto ha avuto inizio quando la consigliera pentastellata è stata informata che al comando della Polizia Municipale di Pomigliano D’Arco era arrivata una denuncia anonima, non datata e non firmata, che accuserebbe la sua famiglia di “presunti” abusi edilizi.
Un’adesione esibita per attaccare l’inchiesta di Repubblica, senza però riuscire a smentirla, che chiaramente non poteva minimamente “aiutare” la Busiello, consigliera da sempre stimata nel Movimento, professionista riservata, stimata e ben voluta persino dai parroci della zona, che all’improvviso per i “grillini” era diventata all’improvviso una presenza “scomoda” dopo le vicende emerse. Un comportamento aggravato dal fatto che nella guerra promossa da De Falco e dai pentastellati contro l’impianto di compostaggio di Pomigliano pesava anche la circostanza che quel centro sarebbe stato eretto a poca distanza dalla casa della Busiello. Oppure, l’idillio grillino si è rotto a Pomigliano per delle divisioni interne al Movimento ? Infatti sembrerebbe che Di Maio ed il suo braccio destro Dario De Falco vorrebbero sostenere Salvatore Cioffi come candidato sindaco, nello stesso tempo in cui la Busiello puntava a concretizzare l’impegno politico e sociale profuso in questi anni di attivismo a 5 stelle.
Ecco perchè negli ultimi giorni, i riflettori accesisi sulla Busiello non erano stati apprezzati da Di Maio a Palazzo Chigi. Di qui è arrivata a sorpresa la lettera della consigliera. “Ho protocollato la lettera con le mie dimissioni da consigliere comunale del M5S. Una decisione ponderata a lungo e purtroppo inevitabile“, spiega la Busiello su Facebook ” “Nel corso di questi tre anni ho promosso, con umiltà e dedizione, iniziative politiche idonee a realizzare quel rinnovamento in cui avevo riposto tutte le mie aspettative, prima fra tutte quella di vivere insieme in una città migliore. Ho dedicato tempo ed energie (…) per contribuire alla presa di coscienza del gravissimo problema dell’inquinamento“.
Dopodichè, è subentrata la delusione cocente : “La mia decisione è frutto di una valutazione ponderata sul mio attuale ruolo isituzionale che, per motivi non personali, mi ha indotto alla scelta non semplice di concludere anticipatamente il mio mandato“. E quando qualcuno le ha fatto notare di aver ricevuto la telefonata di fairplay dal presidente del Consiglio comunale di Pomigliano (di maggioranza centrodestra), lei avrebbe risposto: “È un’altra la telefonata che avrei dovuto e voluto ricevere“. Chissà di chi…..