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22 Novembre 2024 03:02

Porto di Taranto. A settembre oltre 500 portuali rimarranno senza salario. Ed il commissario Prete continua a tagliare nastri….

Il ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio secondo nostre fonti romane, sarebbe a dir poco stanco di vedere l' avv. Prete gironzolare nei corridoi della sua segreteria al Ministero, e di ricevere raccomandazioni per una sua riconferma, dal mondo ecclesiastico tarantino vicino a Comunione & Liberazione, e pressioni dagli ambienti della massoneria, ed è per questo che ha ben pensato di non partecipare a questa ennesima "boutade" auto-propagandistica con un taglio del nastro al momento del nulla !

CdG prete_bellanovaEnnesima passerella “politica” cicero pro domo sua dell’ Avv. Sergio Prete attuale commissario pro-tempore dell’ Autorità Portuale di Taranto, di cui è stato presidente,  con il taglio odierno del nastro per l’inaugurazione del cantiere e l’avvio dei lavori del Centro Servizi Polivalente per usi portuali al Molo San Cataldo nel porto di Taranto ha cercato di portare acqua al suo “mulino” politico, dopo essere stato indicato e voluto a suo tempo a capo dell’ Autorità su indicazione del Sindaco di Taranto Ippazio Stefàno e dell’ex governatore della Regione Puglia Nichi Vendola. Non a caso l’ avv . Prete non compare nell’  attuale ultimo elenco dei candidati proposti dalla Camera di Commercio di Taranto.

Il ministro delle infrastrutture e trasporti Graziano Delrio secondo nostre fonti romane, sarebbe a dir poco stanco di vedere l’ avv. Prete gironzolare nei corridoi della sua segreteria al Ministero, e di ricevere raccomandazioni per una sua riconferma, dal mondo ecclesiastico tarantino vicino a Comunione & Liberazione, e pressioni dagli ambienti della massoneria, ed è per questo che ha ben pensato di non partecipare a questa ennesima “boutade” auto-propagandistica con un taglio del nastro al momento del nulla !

Il progetto del Centro Servizi Polivalente è stato scelto tramite un concorso di progettazione effettuato nel 2008 e vinto dal Prof. Arch. Rosario Pavia. L’opera, di particolare pregio architettonico, sarà realizzata in testata del molo S. Cataldo, sarà visibile dalla città. Il contratto con il RTI Christian Color srl di Taranto/ Cardinale srl/ Antonacci Termoidraulica srl un importo a corpo pari a € 6.632.660,00, prevede la conclusione dei lavori in 365 giorni.

Tutto ciò in  un porto pressochè vuoto, che ha una struttura, moli e banchine strettamente industriali, e senza alcuna vocazione turistica, strombazzata ai quattro venti dalla solita stampa locale inginocchiata con il microfono in mano solo per ascoltare e fare domande sterili e praticamente mai per contestare le nefandezze di una città che scivola sempre più in basso. Leggere la cartellina stampa fa un pò sorridere…” La struttura, rinominata “FΛLΛNTO Port Service Center”, sarà un’opera di particolare rilievo architettonico, utile alla riqualificazione del waterfront ed il potenziamento dell’interrelazione tra porto e città. La presenza nell’edificio di ampi spazi destinati all’accoglienza di crocieristi e passeggeri, dopo la conferma degli scali della nave Thomson Spirit a partire dal 2017, consentirà di promuovere con ancora maggiore efficacia il porto di Taranto anche come porto crocieristico in sinergia con gli altri porti pugliesi“. Ma l’ Avv. Prete nella sua cartellina autocelebrativa per la stampa (preparata da qualche addetto stampa “invisibile”….) dimentica di riconoscere e ringraziare l’attivismo dello Ionian Shopping Consortium che è stato il vero “artefice” e protagonista dell’accordo raggiunto per degli scali a Taranto della nave Thomson Spirit .  E badate bene si parla di “scali”, cioè di transito di una nave, e non di una base di partenza o arrivo di crociere turistiche.

Stando alle “chiacchiere” del Presidente dell’Autorità Portuale Sergio Prete, si vorrebbe restituire a Taranto una nuova cultura del mare. “Abbiamo sposato il progetto di “Taranto, la città spartana” (altra bufala mediatica n.d.r. ) da qualche tempo . Falanto è il fondatore della città di Taranto” e quindi considerato che questo immobile ancora da costruire sarebbe destinato ad accogliere i passeggeri che scendono dalle navi o meglio da una nave crociera,  a Prete , faccendieri e portaborse vari  “sembrava appropriato e significativo il nome scelto quale chiaro richiamo alla storia di Taranto, al periodo della fondazione spartana e a quello della Magna Grecia” (che con il turismo navale non hanno nulla a che fare ! )

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Il progetto dell’annunciato Centro Servizi Polivalente è stato scelto tramite un concorso di progettazione effettuato nel 2008 (cioè 8 anni fa !!!!) e vinto dal Prof. Arch. Rosario Pavia. La struttura verrà realizzata in testata del molo S. Cataldo. Il contratto di appalto è stato vinto dall’associazione di imprese Christian Color srl di Taranto – Cardinale srl – Antonacci Termoidraulica srl , per un importo a corpo pari a € 6.632.660,00, prevede la conclusione dei lavori in 365 giorni. Quindi la consegna a fine estate 2017. Data che ci appuntiamo a futura memoria.  Quando l’ avv. Prete parla di “riappropriarsi delle proprie origini dovrebbe essere il fulcro della conquista turistica da parte della città di Taranto e della sua Provincia. Bisogna ripartire dalla propria storia per la riqualificazione e il recupero delle attività culturali, turistiche ed archeologiche su cui questa città sta puntando” resta da chiedersi se anche in questo caso stiamp sul set della trasmissione televisiva “Scherzi a Parte”  !

Schermata 2016-06-18 alle 21.08.18Immancabile le dichiarazioni politiche, questa volta, del viceministro Teresa Bellanova, entusiasta “politicamente” per l’avvio dei lavori,  la quale nel suo curriculum vitae può vantare un diploma di licenza media, ed una lunga attività sindacale nel settore dei braccianti, sino  a quando eletta deputato nel Salento,  nell’aprile 2013 la Bellanova è stata  eletta componente dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo PD alla Camera dei Deputati con delega per i dipartimenti del lavoro, welfare, politiche sociali, cultura e agricoltura. Un curriculum in cui conoscenze imprenditoriali e settoriali nel mondo dei trasporti portuali e nel turismo è pressochè inesistente.  “Ad una città bella come Taranto – ha detto la Bellanova – dobbiamo restituire la voglia di vivere in luoghi accoglienti. I turistici devono accorgersi della cura che si ha rispetto al patrimonio artistico, produttivo ed industriale della città”.  Forse sarebbe il caso che qualcuno faccia fare una bella passeggiata senza scorta e preavviso nella città dei due mari al viceministro per potersi accorgere che purtroppo di luoghi accoglienti non ce ne sono, così come latitano le strutture alberghiere-ricettive. Resta da auspicarsi che la Procura della Repubblica di Potenza accenda i riflettori anche sulla prossima nomina della Presidenza dell’ Autorità Portuale di Taranto. In una Paese serio ad un avvocato improvvisatosi “manager portuale” come Sergio Prete, lo avrebbero mandato a casa  con un’azione legale di responsabilità civile per i danni che ha fatto al trasporto marittimo ed agli operatori dei container del porto di Taranto.

L’unica data certa è quella per gli ex lavoratori Tct –Taranto Container Terminal S.p.A., società in liquidazione, è il prossimo 11 settembre , giorno in cui scadrà la cassa integrazione straordinaria e l’azienda non è assolutamente intenzionata a concedere proroghe, infatti nell’incontro svoltosi lo scorso 21 aprile negli uffici dell’Agenzia del Lavoro presso la Provincia di Taranto,  tutto si è conclusa con un nulla di fatto ed i sindacati  hanno chiesto un aggiornamento. Lo scorso 21 maggio 2016 il Prefetto di Taranto Umberto Guidato ha incontrato i segretari generali provinciali e di categoria della CGIL, CISL e UIL, alla presenza del Commissario straordinario dell’Autorità Portuale Sergio Prete per un aggiornamento sulla complessa e delicata vertenza occupazionale, che hanno manifestato al Prefetto la loro preoccupazione per l’avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte della TCT , che quale ha fatto pervenire a 530 lavoratori le raccomandate a.r. di avvenuta risoluzione del rapporto di lavoro, con decorrenza dal prossimo 11 settembre 2016. Ma quel giorno probabilmente il Prefetto Guidato sarà a fare il Prefetto in un altra città. Ed è auspicabile anche che l’ Autorità Portuale di Taranto abbia finalmente come presidente un nuovo manager “vero”, qualificato e sopratutto competente.

 

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