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4 Novembre 2024 18:59

Porto di Taranto, incidente sul lavoro : operaio muore schiacciato da un telaio

I sindacati della Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto per domani uno sciopero nazionale di un’ora ad ogni fine turno o prestazione di lavoro di tutti i lavoratori dei porti ed alle ore 12 "in segno di lutto" il suono delle sirene, a seguito dell’incidente sul lavoro costato la vita questa mattina all' operaio Massimo De Vita.

Il tragico incidente sul lavoro è avvenuto questa mattina intorno alle otto nella parte pubblica del quarto sporgente dello scalo di Taranto. A perdere la vita . La vittima Massimo De Vita, 45 anni,  tarantino padre di due figli e ex operaio TCT-Taranto Container Terminal, uno degli operai presi in carico dall’Agenzia per il lavoro portuale dopo la messa in liquidazione della TCT, ed utilizzato come operaio specializzato per lavori di movimentazione dalla compagnia portuale Nuova Neptunia per una commessa di una ditta d’appalto, durante le operazioni di movimentazione a terra di un carico di pale eoliche danneggiate sbarcato poco prima dalla nave Bbc Opal, è rimasto schiacciato da un grosso telaio in ferro . Sul luogo della tragedia sono accorsi i sanitari del 118 e gli uomini della Polizia di Stato. Ma purtroppo non c’è stato nulla da fare per De Vita che è morto sul colpo.

L’incidente è avvenuto al quarto sporgente, negli anni passati luogo di altri gravi incidenti Ad aprile del 2021 un giovane operaio di una impresa di movimentazione e trasporti, Natalino Albano, stava seguendo l’andamento del carico a bordo di pale eoliche, cascò da una nave sulla banchina dello stesso sporgente del porto e morì sul colpo . Secondo una prima ricostruzione questa mattina il telaio di ferro si sarebbe improvvisamente sganciato mentre veniva fatto scendere in banchina da una nave che aveva trasportato pale eoliche, finendo addosso a De Vita. Il telaio ha un peso rilevante, e non conteneva le pale che erano state sbarcate poco prima.

La società Acciaierie d’Italia (ex Arcelor Mittal Italia) che gestisce lo stabilimento siderurgico ex-Ilva di Taranto ha diramato una nota con riferimento all’incidente sul lavoro avvenuto questa mattina sullo sporgente numero 4-Lato Ponente del porto di Taranto, precisando “di non avere alcun coinvolgimento nelle operazioni che hanno condotto a tale incidente, né direttamente né tramite attività svolte da appaltatori per conto di Acciaierie d’Italia“. L’azienda ha inoltre comunicato “di non avere in gestione lo sporgente numero 4 -Lato Ponente del porto di Taranto”

Tale precisazione si è resa necessaria in quanto nelle stesse ore durante le operazioni di scarico in corso al secondo sporgente del porto di Taranto, gestito da Acciaierie d’Italia, un escavatore si è ribaltato sulla banchina e la stessa azienda, ha precisato che “non si segnalano danni alle persone operanti nell’area”.

I sindacati della Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno indetto per domani uno sciopero nazionale di un’ora ad ogni fine turno o prestazione di lavoro di tutti i lavoratori dei porti ed alle ore 12 “in segno di lutto” il suono delle sirene, a seguito dell’incidente sul lavoro costato la vita questa mattina all’ operaio Massimo De Vita. “A distanza di poco meno di un anno – scrivono i sindacati in una nota congiunta – è il secondo lavoratore che nel porto di Taranto perde la vita durante le operazioni di carico/scarico di pale eoliche. Bisogna scongiurare che eventi tragici come questi accadano ancora eliminando ogni fattore che possa causare incidenti, specialmente in un ambito così ad alto rischio, come quello del porto“.

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