Se “Striscia la Notizia” fa dell’ironia sul look di Giovanna Botteri, corrispondente della RAI dalla Cina, si scatena un vero e proprio putiferio, e insorge l’indignazione per il giornalismo sessista. Se invece lo fa Marco Travaglio in suo editoriale nessuno se ne accorge…! Sarà forse perchè il Fatto Quotidiano di giorno in giorno perde sempre più lettori ?
Il ventriloquo dei Cinquestelle e direttore del Fatto Quotidiano, in suo editoriale al veleno ha attaccato volgarmente una collega del quotidiano IL FOGLIO, la giornalista Annalisa Chirico scrivendo: “Il libro di Annalisa Chirico: ci vorrebbe la triade Salvini-Draghi-Renzi. Ma poi ci vorrebbero pure tre lingue come le sue per leccarli tutti e tre”.
Ovviamente, non trattandosi di un programma televisivo di successo come Striscia o di una giornalista non “schierata” e sindacalizzata, nessuno ha detto nulla . Se qualcuno se n’è accorto, ha preferito tacere e fare finta di nulla.
Non è la prima volta e non sarà l’ultima manifestazione di arrogante volgarità. Travaglio infatti, in passato aveva già dato prova della sua spiccata cafonaggine lessicale scrivendo a suo tempo che la deputata Maria Elena Boschi era stata “trivellata dai pm”.
La “compagna” Boldrini o qualche sua emula grillina si è ben guardata dal difendere la nostra collega Annalisa Chirico così come non sono state difese quelle donne prima di lei , e quelle che verranno dopo . La volgarità di Travaglio in realtà stata è molto peggio di quel “patata bollente” che Vittorio Feltri rivolse a Virginia Raggi che costò a Feltri un vera e proprio processo mediatico. Ma come sempre quando c’è di mezzo qualche pennivendolo “sinistrorso” si applicano due pesi e due misure.
Se una donna non è di sinistra la si può raffigurare come una cagna tenuta al guinzaglio come è accaduto per la candidata leghista in Toscana, Susanna Ceccardi ad opera di un altro grande cafone con la tessera di giornalista in tasca e cioè il vignettista Vauro.
Ma l’indignazione dei giornalisti del Fatto è tutta rivolta al figlio di Selvaggia Lucarelli al quale, poverino…. avevano chiesto i documenti. Ci mancava solo che lo facessero parlare un dissidente di Hong Kong…o per una “vittima” come l’attivista “no-global” Carlo Giuliani fatto passare una vittima dopo che questi aver cercato di colpire nel 2001 in occasione del G8 che si tenne a Genova, un carabiniere, arrivando a cercando di distruggere una camionetta dei Carabinieri , rimettendoci la vita per una fatale tragedia.
Non c’è quindi da meravigliarsi quando Marco Travaglio viene condannato dal Tribunale di Firenze a risarcire con 50mila euro nella causa intentata dalla famiglia Renzi: “Le parole pronunciate dal giornalista hanno connotazioni oggettivamente negative, alludendo le stesse ad un contesto di malaffare e ad un intreccio di interessi privati, economici e politici ad elevati livelli. Nel suo insieme e nel suo impianto, l’intervento del giornalista è demolitivo nei confronti dell’attore e di suo figlio, sul fronte etico, politico e della dignità personale“. Qualcuno si meraviglia ancora ?