di REDAZIONE ECONOMIA
Poste Italiane entra per il secondo anno consecutivo nel Bloomberg Gender Equality Index (GEI), l’indice di riferimento mondiale sulla parità di genere. L’Azienda ha ottenuto un punteggio significativamente superiore a quello medio delle società valutate nel GEI, che valuta 380 aziende di 11 settori produttivi con una capitalizzazione di mercato combinata di 14 trilioni USD con sede in 44 paesi e regioni.
“La nostra presenza nel GEI di Bloomberg per il secondo anno consecutivo dimostra che in Poste Italiane la tutela delle diversità e l’inclusione rappresentano un pilastro chiave della nostra cultura aziendale – ha commentato l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante – L’impegno che Poste Italiane ha assunto per la promozione della parità di genere è coerente anche con gli obiettivi generali del Paese per una ripresa economica sostenibile e con quanto programmato all’interno del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (cd. “Recovery Plan”), che vede nella lotta alle disuguaglianze di genere un presupposto fondamentale”.
ll Gender Equality Index monitora i risultati delle aziende impegnate ad affermare il principio della parità di genere attraverso lo sviluppo di politiche mirate e la trasparenza delle performance raggiunte, rappresentando un punto di riferimento per gli investitori interessati a valutare l’impegno delle società in tale ambito. In particolare, i cinque parametri sui quali Poste Italiane è stata misurata sono: la leadership femminile e la valorizzazione dei talenti, la parità salariale, la cultura inclusiva, le politiche per la prevenzione e il contrasto di molestie sessuali. Infine, la riconoscibilità come brand che promuove la parità di genere.
La parità di opportunità tra uomini e donne è un indicatore-chiave della stabilità sociale e della prosperità economica a lungo termine e il Gruppo Poste Italiane ha dimostrato di saper cogliere le sfide contemporanee confermandosi come modello di progresso della condizione femminile in azienda.