Dopo lo stop al taglio delle accise, prezzi di benzina e carburanti di nuovo alle stelle. E il governo valuta azioni per combattere gli aumenti e contrastare eventuali speculazioni sui listini. Oggi il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, insieme con il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, incontrerà quindi a Palazzo Chigi il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. Giuseppe Zafarana, per fare il punto della situazione ed valutare ogni possibile ulteriore azione di contrasto volta a scongiurare aumenti considerati anomali, frutto di speculazione a corri di “cartello” .
La Guardia di Finanza ha reso noto ieri il numero delle contestazioni sollevate per violazione della disciplina dei prezzi dei carburanti nel 2022: su 5.187 interventi, sono state 2.809 le violazioni riscontrate. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al ministero, il che dimostra che il settore della benzina va tenuto sotto continua osservazione.
In previsione della fine dell’anno, il Ministro dell’economia e delle finanze aveva dato incarico al Corpo di intensificare i controlli in tema di prezzi carburanti, avendo particolare riguardo alla rete di distribuzione autostradale e a contesti territoriali sensibili, in ragione del ripristino delle ordinarie aliquote accise e della concomitante intensificazione del traffico veicolare. Tale indicazione è stata immediatamente seguita da una specifica direttiva per l’avvio, già dai primi giorni del 2023, di un nuovo piano, su scala nazionale, concernente il prezzo dei carburanti, con il coinvolgimento degli oltre 660 Reparti operativi del Corpo e il costante supporto dei Reparti Speciali.
Per arginare le condotte illecite nel settore in rassegna, la Guardia di Finanza assicurerà per il 2023
un’attività di “enforcement” strutturata e capillare sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare
gli aumenti dei prezzi, agendo lungo tre direttrici: con le attività di “vigilanza prezzi” che hanno visto il coinvolgimento di tutti i Reparti del Corpo; attraverso la componente speciale che fornisce costante supporto, oltre che ai Reparti operativi, anche al garante per la sorveglianza dei prezzi e all’autorità garante della concorrenza e del mercato (A.G.C.M. meglio nota a tutti come Antitrust ), nell’ambito di alcune indagini istruttorie avviate, allo scopo di accertare eventuali violazioni della normativa di
settore; mediante le consuete interlocuzioni con l’Autorità giudiziaria. A tale riguardo, in caso di
eventuali manovre speculative sui prezzi dei carburanti potrebbero potenzialmente configurare ipotesi
sanzionate dagli articoli 501 e 501-bis del codice penale, rubricati, rispettivamente, “rialzo e ribasso fraudolento di prezzi sul pubblico mercato o nelle borse di commercio” e “manovre speculative su merci”.