Sino a ieri mattina le primarie erano in forse dopo lo scontro e gli altri candidati ma soprattutto con Nichi Vendola che dopo un vertice di maggioranza convocato venerdì sera aveva annunciato (o meglio minacciato) il disimpegno di Sel dai seggi del centrosinistra. Sabato mattina si era svolto un altro vertice tra i partiti della coalizione del centrosinistra, si era raggiunta la pace, o meglio un armistizio di facciata, che ha consentito ieri di effettuare la consultazione fra gli elettori. I pugliesi hanno risposto all’appello del centrosinistra e non hanno disertato le urne per scegliere Michele Emiliano candidato del alle Regionali del 2015, che ha raccolto oltre il 60 per cento dei voti.
Nonostante gli isterismi di qualche “prima donna”, le accuse e liti della vigilia, è arrivata la conferma per le primarie del centrosinistra in Puglia. Sarà Michele Emiliano, magistrato, ex sindaco di Bari ed attuale segretario regionale del Pd, il candidato della coalizione (reggerà ?) del centrosinistra per la successione all’attuale governatore Nichi Vendola (Sel) per guidare la Regione Puglia. Emiliano ha staccato di gran lunga il suo avversario principale, : il sen. Dario Stefano (Sel) ex assessore regionale attestatosi sul 22,5%, mentre Guglielmo Minervini anche lui del Pd, attuale assessore regionale alla legalità, si è fermato al 10,5%.
Dalle 290 sedi elettorali distribuite lungo tutto il territorio pugliese sono arrivate nel corso della giornata alcune segnalazioni di “simpatizzanti” del centrodestra recatisi alle urne, ma il voto si è svolto in maniera sostanzialmente ordinata. Da segnalare solo un episodio. A Grumo Appula, nel Barese, dove probabilmente ci si attendeva un’affluenza più bassa, le 1.300 schede disponibili alle 19 sono andate esaurite e Sel si è opposta all’uso delle fotocopie. Per proseguire con il voto, sono state quindi richieste delle nuove schede alla sede regionale del Pd. Tra le cose più incredibili, poi, la collocazione di un seggio elettorale, ubicato all’interno di agenzia di onoranze funebri che per per l’occasione era stata adibita a seggio: affluenza alta ma sopratutto tanta ilarità nell’agenzia di servizi con annesso wedding planner che ha scatenato la curiosità degli inviati delle testate nazionali. È stato il seggio al Libertà, in via Nicolai 397, quello dove hanno votato il segretario regionale di Sel Gano Cataldo e gli uomini più vicini a Michele Emiliano, tra i quali Pasquale Di Rella presidente del consiglio comunale di Bari .
Non 60mila, stima prudente del giorno prima in cui ci si preparava al peggio, non 80 mila (risultato delle primarie Boccia-Vendola del 2015), ma addirittura si è andati oltre i centomila votanti. “Siamo contentissimi del risultato – ha detto Domenico De Santis del Pd – superata la soglia dei 100mila votanti. Non c’è lo aspettavamo. In Veneto solo 30mila votanti ed è una regione che ha la stessa popolazione della Puglia. Siamo riusciti a raggiungere l’obietto di almeno 80mila che ci eravamo dati. Questo risultato premia il lavoro del centrosinistra pugliese. E anche il sistema messo in piedi dai giovanissimi – ha concluso – per certezza e veridicità del voto ha funzionato. Grazie ai 2500 volontari“. Nelle prime primarie celebrate in Puglia per le regionali del 2005, quando Nichi Vendola vinse a sorpresa su Francesco Boccia candidato del Pd, dato per favorito, votarono 78.000 persone. Cinque anni dopo, quando vi fu la stessa sfida tra i due candidati del centrosinistra, Vendola prevalse nuovamente su Boccia, addirittura a votare furono 192.000 pugliesi del centrosinistra.
Fin dai primi minuti di spoglio, Michele Emiliano ha fatto il pieno di voti a Foggia e a Bari, mentre Dario Stefàno, staccato di oltre trenta punti, non è riuscito a prevalere neanche nella sua città, Lecce. A Taranto schiacciante è altrettanto solida la vittoria di Emiliano , forte del sostegno di Michele Pelillo, ma l’affluenza al voto è stata più bassa.
Emiliano dopo aver raggiunto la certezza di aver vinto, ha dichiarato : “Sono molto felice di questa vittoria. Ma da domani conincia la campagna elettorale quella vera. Se mi guardate in faccia vedrete che sono già in quell’altra fase”. Vinceremo anche le elezioni ad aprile. So che non si dice. Ma dopo che centomila persone vengono a vitare nonostante tutto è grande vittoria di popolo. Di tutti noi. Il triplo del risultato del Veneto significa tantissimo e che abbiamo pubta avanzata di consapevolezza politica. Assicuro la più totale collaborazione con Vendola – ha detto ancora Emiliano – Sono sicuro lui farà lo stesso per agevolare la nostra vittoria. Sarà il nostro principale ispiratore. Onore delle armi soprattutto a Guglielmo Minervini. Orgoglioso di essere nello stesso partito di una persona capace di mettere a rischio la sua salute pur di fare campagna elettorale. E’ la nostra concezione di politica. Non saró presidente ombra.Fino all’ultimo giorno, massimo sostegno al presidente Vendola. Siamo entrambi del centrosinistra. Amici per definizione. Ho parlato con Guglielmo al telefono. Incontreró presto anche Dario”.