ROMA – La Corte d’assise d’Appello di Taranto composta dal presidente De Scisciolo, a latere De Felice e sei giudici popolari ha assolto “perché il fatto non sussiste“, don Marco Gerardo, attuale parroco della Chiesa del Carmine, nella sua funzione e veste di ex segretario dell’ex arcivescovo di Taranto Benigno Luigi Papa, che era stato condannato in primo grado (con rito abbreviato) a 10 mesi di reclusione per favoreggiamento, nell’ambito del processo per il presunto disastro ambientale causato dall’Ilva.
Il procuratore generale Nicolangelo Ghizzardi ha chiesto l’assoluzione per don Marco Gerardo difeso dagli avvocati Antonio e Carlo Raffo, e la condanna a 8 anni per Primerano difeso dagli avvocati Raffo e da Michele Laforgia. L’ex segretario dell’arcivescovo rispondeva di favoreggiamento nei confronti di Girolamo Archinà l’ex responsabile delle relazioni istituzionali dell’ Ilva . Le accuse nei confronti del sacerdote erano in relazione alla vicenda da un contributo di diecimila euro ritenuto una presunta tangente che la curia arcivescovile avrebbe ricevuto dall’ ILVA.
La Corte d’Appello ha anche ridotto ad un anno di reclusione la condanna nei confronti di Roberto Primerano un ex-consulente della Procura ionica (3 anni e 4 mesi in primo grado) . Primerano rispondeva di due ipotesi di reato falso ideologico, risalenti al 2009 (che è stata dichiarata prescritta) ed al 2010 . Confermata l’assoluzione e revocata conseguentemente , l’interdizione dai pubblici uffici nei suoi confronti dalle accuse di disastro doloso in concorso e avvelenamento in concorso di acque o di sostanze alimentari, per le quali il pubblico ministero aveva proposto appello.