BARI – Il gup del Tribunale di Bari dr.ssa Rosa Anna Depalo ha rinviato a giudizio Silvio Berlusconi per il reato di induzione a rendere false dichiarazioni all’autorità giudiziaria sulla vicenda escort. Il processo inizierà il 4 febbraio 2019. Al termine dell’udienza preliminare il giudice ha dichiarato inoltre la propria incompetenza territoriale nei confronti di Valter Lavitola l’ex direttore de L’Avanti , disponendo la trasmissione degli atti ai magistrati di Napoli. Nel procedimento contro Berlusconi è costituita parte civile la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha rilevato il danno d’immagine causato dalle condotte dell’ex premier, accusato di aver pagato le bugie di Tarantini.
Secondo l’ ipotesi accusatoria avanzata dai pm Pasquale Drago e Eugenia Pontassuglia, Berlusconi, all’epoca dei fatti presidente del Consiglio in carico, avrebbe fornito un lavoro e centinaia di migliaia di euro in denaro all’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini, attraverso il tramite di Lavitola, affinchè mentisse ai magistrati baresi che indagavano sulle escort pugliesi portate nelle residenze estive dell’ex premier fra il 2008 e il 2009 e sui suoi manifestati desideri di entrare a fare affari con Finmeccanica (ora Leonardo s.p.a.).
“Siamo tranquilli che a dibattimento in tempi rapidi il presidente Berlusconi sarà completamente assolto“, ha dichiarato l’avvocato Nicolò Ghedini, insieme con il collega barese Francesco Paolo Sisto (entrambi parlamentari “nominati”) e difensori di Silvio Berlusconi , a margine dell’udienza preliminare che si è conclusa con il rinvio a giudizio dell’ex premier Silvio Berlusconi, accusato di aver pagato Tarantini perché mentisse sulle escort. Proprio a causa degli impegni in parlamento dei due legali, l’udienza preliminare barese di Berlusconi probabilmente batterè ogni record: era in piedi dal 14 novembre 2014.
Nel corso degli anni è stata rinviata prima per le elezioni del Presidente della Repubblica, poi per esaminare le intercettazioni telefoniche e le testimonianze delle ragazze, dopodichè per i motivi di salute dell’ex premier. Infatti la richiesta di rinvio a giudizio era stata avanzata dalla procura di Bari giò quattro anni fa. Negli ultimi mesi, peraltro il procedimento è stato rinviato più volte per la situazione di emergenza che sta vivendo la giustizia barese, costretta in una tendopoli dopo la dichiarazione di inagibilità del Tribunale di via Nazariantz.
Resta in piedi parallelamente anche l’altro processo per il caso escort, quello in appello relativo alle donne accompagnate da Gianpaolo Tarantini fra il 2008 e il 2009 nelle dimore dell’allora presidente del Consiglio. Lo scorso 6 febbraio, dopo che l’ istanza era stata rigettata nel processo di primo grado la III sezione della Corte di Appello di Bari ha accolto la richiesta della difesa di inviare gli atti alla Corte costituzionale: per la prima volta a 60 anni dall’approvazione della legge Merlin del 1958, la Consulta è chiamata a esprimersi sulla incostituzionalità di alcune norme in essa contenute. I giudici costituzionali dovranno decidere nello speficico sull’attuale costituzionalità della pena per chi recluta donne che volontariamente si prostituiscono. .
“Il rinvio a giudizio è giustificato dall’imponente materiale che legittima, secondo il giudice, l’esperimento dibattimentale. – ha sostenuto l’ avv. Sisto – La necessità di approfondimento del materiale probatorio è propria del dibattimento e non del giudizio di prognosi del gup. Comunque è stata una udienza preliminare in cui c’è stato ampio spazio per tutti, in cui i diritti sono stati ampiamente rispettati. Il dibattimento – ha concluso Sisto – sarà la fotografia di una difesa che secondo noi è più che sufficiente per ottenere l’assoluzione del presidente Berlusconi“,