La Procura di Milano ha notificato la chiusura delle indagini per Silvio Berlusconi per il cosiddetto filone di indagine su “Ruby ter” e per altre 33 persone, tra cui molte delle ragazze che partecipavano alle serate di Arcore. Gli indagati devono rispondere, a vario titolo, di corruzione e falsa testimonianza. Il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno tirato le fila del lavoro di mesi: le deposizioni di testimoni e l’analisi di documenti cartacei ed informatici sequestrati e con il deposito del “415bis” mettono a disposizione degli indagati tutti gli atti raccolti. Chi vorrà potrà essere interrogato e trascorsi 20 giorni la Procura di Milano potrà chiedere il rinvio a giudizio.
Berlusconi rischia quindi un altro processo dopo che oggi la Procura della Repubblica di Milano ha chiuso l’inchiesta “Ruby ter” in cui l’ex Cavaliere è indagato per “corruzione in atti giudiziari“. Secondo i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, coordinati dall’aggiunto Piero Forno, Berlusconi avrebbe pagato ed ottenuto il silenzio di 21 ragazze che hanno testimoniato nel processo Ruby (in cui l’ex premier è stato assolto), compresa la stessa Ruby (Karima El Mahroug). Tra gli indagati, anche la funzionaria di Polizia, Giorgia Iafrate, accusata di aver detto il falso sulle modalità su come fu affidata Ruby a Nicole Minetti la sera di maggio 2010, dopo un arresto per furto della allora minorenne di origini marocchine.
Agli atti dell’indagine, ci sono anche file audio rintracciati dagli investigatori della sezione di Pg della polizia, in cui sono registrate le richieste di denaro che le ospiti delle serate di Arcore facevano a Berlusconi per testimoniare il falso.
A Ruby, secondo la procura, Berlusconi promise 7 milioni. Stralciata invece la posizione degli avvocati dell’ex premier, Niccolò Ghedini e Piero Longo, per i quali si apre la strada dell’archiviazione per l’accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari.In tutto sono 34 le persone per le quali i pm hanno depositato gli atti dell’inchiesta, cosa che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio. Tra loro ci sono l’avvocato milanese Luca Giuliante, il presidente di Medusa film Carlo Rossella e molte delle ragazze che parteciparono alle cene e ai dopocena del «bunga bunga» nella villa di Berlusconi ad Arcore.
Silvio Berlusconi, individuato dalle indagini ed accertamenti della Procura come il “corruttore“, avrebbe versato alle ragazze, in cambio del loro silenzio sulle serate ad Arcore, oltre 10 milioni di euro e altre utilità come case, spese mediche e doni “di elevato valore economico“. È quanto risulta dall’avviso di chiusura dell’indagine notificato oggi.
I PAGAMENTI
Secondo l’accusa, tra il 2010 e il 2014 le ragazze avrebbero ricevuto dall’ex Cavaliere oltre 10 milioni di euro tra assegni e bonifici bancari, più somme in contanti, uso di abitazioni e auto. Ad aprile 2013, però, Silvio Berlusconi decise di versare a ciascuna 2.500 euro al mese per alleviare, disse, il disagio dovuto al clamore della vicenda Ruby. Quando i giudici lo accusarono di corruzione, diede a ciascuna una buonuscita da 25.000 euro accompagnata da una lettera, scritta il 29 dicembre 2013 con gli avvocati. Fra le “beneficiarie” dei bonifici di Berlusconi, la ragazza immagine (ex-discoteca “Pineta“) Barbara Guerra la modellina ucraina Marianna Yushchak, Cristina Ravot, accompagnatrice canora di Mariano Apicella nelle serate a Palazzo Grazioli, le “modelline” Erika Marcato, Tiziana Buldini, Carolina Campioli, Rasa Kulyte, ex miss Lituania ingaggiata come «dea della fortuna», nel 2010, per la trasmissione «Il Lotto alle Otto» su Rai2,
I SOLDI FACILI
Ruby avrebbe ricevuto quantomeno 350mila euro in contanti nel 2014 che in parte furono da lei consegnati a Giuliante, che anche suo avvocato, affinché gliene desse un po’ alla volta, e in parte le furono dati tramite lo stesso legale. Denaro esaurito dalla giovane marocchina in otto mesi tra spese folli, come una vacanza da 75mila euro per un favoloso viaggio alle Maldive. Ma i pm sospettano che la donna abbia ricevuto molto di più, almeno qualche milione di ero affinché non rivelasse cosa era accaduto nelle notti di Arcore. L’inchiesta è partita dal deposito delle sentenze dei processi di primo e secondo grado a Silvio Berlusconi e a Lele Mora, Nicole Minetti ed Emilio Fede. I giudici trasmisero gli atti alla Procura accusando di falsa testimonianza le ragazze e una lunga serie di testimoni. Anche loro ora rischiano il processo.
RUBY ? VITA DA “PRINCIPESSA” MA DISOCCUPATA
Convocata in Procura Ruby si è avvalsa della facoltà di non rispondere: secondo gli investigatori è probabile che sia stata ad Arcore tra novembre e dicembre 2014. Su come abbia investito il denaro, che secondo i pm avrebbe ricevuto da Berlusconi, è stata attivata anche una rogatoria in Messico dove Luca Risso l’ex compagno della giovane marocchina ha alcune attività imprenditoriali. L’uomo, nel gennaio scorso si era sfogato su Facebook sostenendo che Berlusconi era un bugiardo, senza però scendere nei particolari e sembrava voler far intuire di voler raccontare qualcosa. A questo sfogo si è aggiunta l’audizione dei genitori di Risso che hanno messo nero su bianco quali fossero le possibilità economiche di Ruby: “Si comporta come una principessa”. Una persona che, a domanda precisa, solo alcune settimane fa rispondeva: “Disoccupata”.