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21 Novembre 2024 22:11

Puglia, il rimpasto “minimal” di Emiliano . Solo quattro nuovi assessori in giunta ?

Emiliano sembra però più preoccupato di recuperare la propria intesa con Conte invece di salvaguardare il rapporto con la Schlein, e non a caso alle primarie il governatore pugliese si era speso per il suo collega Bonaccini.

Qualcuno non riesce a capire per quale motivo Michele Emiliano avrebbe dovuto obbedire al diktat richiesto da Elly Schlein, considerato che Emiliano sono alcuni anni che non ha più rinnovato la sua tessera di iscritto al Partito Democratico per evitare di perdere il suo “status” (e futura pensione) di magistrato in aspettativa, fondando un suo movimento: Con affidato alla guida dell’ ex senatore di Forza Italia, Michele Boccardi. Una “strategia” di facciata in quanto di fatto è ben noto a tutti in Puglia che Emiliano continua a fare attività politica nel Partito Democratico, orientando e molto spesso determinando l’attività politica dei dem in Puglia. Emiliano sembra però più preoccupato di recuperare la propria intesa con Conte invece di salvaguardare il rapporto con la Schlein, e non a caso alle primarie il governatore pugliese si era speso per il suo collega Bonaccini.

Michele Emiliano e Giuseppe Conte

“Ho chiesto al presidente della Puglia di tenere lontani trasformisti, transfughi dal centrodestra e persone sul cui rigore morale vi sia la minima ombra” aveva detto la segretaria del Partito Democratico, aggiungendo “Mi aspetto che Emiliano proceda dunque a un netto cambio di fase, che non può tradursi in una mera sostituzione di chi è uscito, ma solo in un concreto rinnovamento degli assetti di governo regionale, che sancisca un nuovo inizio, su basi diverse. Su questa linea confido che il presidente operi in tempi brevi e con risultati tangibili”.

Emiliano aveva subito escluso l’azzeramento della giunta assicurando alla Schleinun concreto rinnovamento degli assetti di governo regionale che sancisca un nuovo inizio” utilizzando le sue stesse parole delle dichiarazioni, ma trascorso qualche giorno, il governatore pugliese dopo aver aver avuto ieri una riunione di maggioranza la lasciato capire chiaramente che si tratterà di un riassetto indirizzato alla sostituzione solo di 4 dei 10 assessori, due dei quali servono a sostituire “Lady Preferenze”, cioè Anita Maurodinoia, indagata insieme al marito nell’inchiesta sui voti comprati, e Rosa Barone del Movimento 5 stelle, a cui le dimissioni sono state di fatto imposte da Giuseppe Conte.

La Schlein però aveva avvertito che “non basta sostituire chi è uscito, e difficilmente potrebbe ritenere sufficienti un paio di nomi nuovi in giunta. Tra i vari nomi che si sentono in giro, compare spesso e volentieri quello dell’ex prefetto di Bari, Antonella Bellomo, nominata di recente da Emiliano al vertice del Nucleo Ispettivo Regionale sulla Sanità, che era stata anche presa in considerazione come una possibile candidatura unitaria del centrosinistra per le imminenti elezioni amministrative per il rinnovo del consiglio comunale di Bari.

Emiliano furbescamente e strategicamente non specifica quanti saranno gli assessori , ma lascia capire che è inutile aspettarsi uno stravolgimento e spiega che “questo purtroppo non lo sanno bene a Roma in quanto esiste e vige uno Statuto regionale, che obbliga il Presidente a scegliere gli assessori non fra 60 milioni di persone, ma dai 30 eletti in Consiglio regionale della sua maggioranza, il che ovviamente è piuttosto complicato“. Sarà semplice accontentare le richieste di Giuseppe Conte ed infatti Il governatore pugliese ha annunciato che “la maggioranza ha ritenuto di poter accogliere le richieste del M5s, con riferimento alla sottoscrizione di un patto operativo, che rafforzi i presidi di legalità in particolare con la costituzione di un organismo di vigilanza, con la nomina di un coordinatore e di ispettori, che setaccino ogni atto e ogni notizia suscettibile di accertamento di irregolarità“.

In poche parole il patto sulla legalità proposto dal presidente del M5s verrà firmato, anche se così facendo quello che risulta chiaro, è che Emiliano indebolisce di fatto la Schlein la quale non vuole sottostare ai diktat di Conte . “In questo modo mi auguro che possa essere ricostituita la maggioranza progressista in Regione Puglia che ha ben operato in questi anni”, spiega il governatore pugliese. Gli stessi grillini pugliesi si mostrano più disponibili a ritornare ad occupare le proprie poltrone abbandonate da qualche giorno, anche non appare probabile che questa operazione di trasformismo bello e puro si attui prima delle Europee, in quante Conte ha intenzione in campagna elettorale di battere sul tasto della (presunta) superiorità morale dei 5 stelle .

Il patto di legalità che il M5s vuole imporre nella Regione Puglia

Patto-legalita-M5s

© CDG1947MEDIAGROUP – RIPRODUZIONE RISERVATA |

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