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22 Dicembre 2024 09:00

Puglia.Inchiesta sulla sanità, arrestati il consigliere regionale Cera e suo padre ex parlamentare. Emiliano resta indagato

L’ipotesi accusatoria del pm Marco Gambardella con l’aggiunto Antonio Laronga della Procura di Foggia è conseguente alle intercettazioni telefoniche effettuate dalla Guardia di Finanza sull’utenza telefonica del consigliere regionale Cera, esponente dell’Udc, come l’ assessore regionale Salvatore Ruggeri. Altro che politica, questo è un monnezzaio !

ROMA – Arresti domiciliari per il consigliere regionale Napoleone Cera, 39 anni, e per il padre Angelo Cera, 67 anni, ex parlamentare, entrambi di Foggia,  accusati  di concussione. L’ordinanza di misure di custodia cautelare emessa dal gip Carmen Corvino del Tribunale di Foggia a seguito del provvedimento chiesto dal pm Marco Gambardella della Procura di Foggia,  è stata disposta nell’ambito della stessa inchiesta in cui risultano indagati il governatore della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore al Welfare Salvatore Ruggeri. Gli arresti sono stati eseguiti questa mattina dalla Guardia di Finanza. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari e della Compagnia di San Severo.

Angelo Cera ex parlamentare Udc- Popolari

Intanto, l’Udc, partito che frequentemente vede i suoi rappresentanti al centro di indagini della magistratura, ha sospeso dal partito i due Cera così scrivendo in una nota che “preso atto di quanto accaduto, sospende come misura cautelativa prevista dal codice etico i due dirigenti, esprime fiducia nella magistratura e auspica che venga fatta al più presto chiarezza“.

Nel fascicolo d’indagine si fa riferimento a delle vicende collegate alla sanità foggiana. Il coinvolgimento di Emiliano e Ruggeri è relativo solo alla mancata nomina  del commissario della Asp “Castriota e Corropoli” di Chieuti, in provincia di Foggia. E’ stato lo stesso Emiliano, ieri, subito dopo il suo assessore 24 ore prima, a rendere noto via Facebook il proprio coinvolgimento nell’indagine.

A Napoleone ed  Angelo Cera vengono contestate tre ipotesi di reato, a partire delle “pressioni” effettuate  su Sanitaservice ed Asl per ostacolare ed impedire l’internalizzazione del servizio Cup degli ospedali foggiani. Il primo episodio è relativo ad un tentativo di concussione ai danni di alcuni dirigenti del Consorzio di Bonifica per la Capitanata che avevano come fine ultimo  quello di ottenere l’assunzione di alcune persone a loro vicine.

Secondo l’accusa della Procura di Foggia, il consigliere regionale Napoleone Cera avrebbe presentato nel 20018 un emendamento alla legge regionale di riforma per “far sparire i Consorzi”, e farli assoggettarli alla Regione con il passaggio della funzione irrigua all’Acquedotto Pugliese,  per convincere il consorzio di bonifica a concedergli quanto chiedeva. I soggetti indicati dal Cera , non sono mai stati assunti . Successivamente padre e figlio avrebbero reiterato le richieste di assunzione sottolineando che il ritiro dell’emendamento fosse stato un “gesto di cortesia” nei confronti del consorzio di bonifica della Capitanata e del Gargano. Non riuscendo ad ottenere quelle assunzioni i due avrebbero minacciato di ripresentare l’emendamento.

Il secondo episodio riguarderebbe un episodio di corruzione relativo alla mancata internazionalizzazione del servizio CUP dell’Asl di Foggia, secondo uno studio di fattibilità presentato nel 2018, dal direttore generale dell’ Asl FOGGIA Vito Piazzolla con l’amministratore unico di SanitaService. Il procedimento venne bloccato perché avrebbe ostacolato e danneggiato la società Gpi che si occupava del servizio, società molto “vicina” ai Cera che in alcune intercettazioni arrivano a definirla “La società nostra”.

Il gip nel suo provvedimento sostiene che non ci sono prove sufficienti a stabilire che la pressione esercitata dai due Cera  abbia assunto una valenza penalmente rilevante. Di diverso avviso la Procura che sta valutando il ricorso. Per la vicenda risulta indagato anche Piazzolla direttore generale dell’ Asl FOGGIA. “Dalle intercettazioni – spiega il Procuratore Vaccarosi evince la prova: il contratto con GPI scaduto a gennaio 2019 è stato prorogato dopo tre mesi”.

Infine il terzo invece riguarderebbe un episodio di corruzione per ottenere la nomina a commissario dell’Asp, di una persona di fiducia della “famiglia” Cera. In cambio padre e figlio avrebbero sostenuto elettoralmente Francesco Miglio, candidato sindaco a San Severo alle elezioni comunali. Su questo capo d’accusa, però, il Gip Armando Dello Iacovo ha respinto la richiesta di arresto in quanto non ha ritenuto sussistente l’ipotizzato “scambio di voto” tra la richiesta di Emiliano, cioè quella di sostegno elettorale a Miglio, in cambio della nomina dell’ avvocato Cosimo Titta a commissario della Asp, pretesa come contropartita da Cera .

L’ assessore Ruggeri convocato in Procura si è avvalso della facoltà di non rispondere, riservandosi la possibilità di chiarire i dettagli della vicenda nei prossimi giorni. Nasce da qui la connessione con l’inchiesta “madre”, che ha portato oggi agli arresti domiciliari per Angelo Cera (padre) e Napoleone Cera (figlio). Sulla base di quanto è trapelato vi sarebbero anche altre persone indagate.

pm Marco Gambardella
pm Marco Gambardella

L’ipotesi accusatoria del pm Marco Gambardella con l’aggiunto Antonio Laronga è relativa alla non avvenuta nomina del commissario della Asp “Castriota e Corropoli” di Chieuti, conseguente alle dimissione del CdA della società di servizi alla persona che controlla tre strutture assistenziali della zona garganica nel Foggiano, ed è conseguente alle intercettazioni telefoniche in possesso della Procura di Foggia effettuate sull’utenza telefonica del consigliere regionale Cera, esponente dell’Udc,  come l’ assessore regionale Salvatore Ruggeri.

A seguito delle dimissioni del cda della Asp “Castriota e Corropoli”, la Regione  Puglia nello scorso febbraio, secondo quanto previsto dalla legge 15/2004  avrebbe dovuto nominare un commissario alla Asp  per il periodo di sei mesi. Ed è a questo punto che Emiliano avrebbe invitato il consigliere regionale dell’ Udc Napoleone Cera ad attivarsi elettoralmente per consentire la riconferma di Francesco Miglio a sindaco di San Severo.

Un impegno “politico” a fronte del quale vi sarebbe stata la richiesta come contropartita  da parte di Cera, di nominare l’ avvocato Cosimo Titta, un “fedelissimo” del consigliere regionale foggiano,  del quale è “collaboratore” nel gruppo Udc alla Regione Puglia, a commissario della Asp . Nomina che che era fortemente voluta dal consigliere regionale Cera: “Papà non fare scherzi su Chieuti, ci tengo” emerge in altre intercettazioni.

L’assessore Salvatore Ruggeri, titolare della delega assessorile al Welfare, di fatto è il responsabile dell’istruttoria dopo la quale viene firmato il decreto di nomina del Presidente della Giunta Regionale. La Procura di Foggia evidentemente  considera evidentemente Ruggeri parte in causa dell’accordo, anche perché l’ assessore in realtà avrebbe voluto nominare come commissario, Eusebio Ferraro, commercialista salentino ad egli legato.

In questa vicenda però nella sua ordinanza il Gip sostiene che non ci sia prova di collegamento tra le due richieste e pertanto ha rigettato la misura cautelare, perché secondo lui non c’è prova del collegamento tra sostegno elettorale e nomina di scambio, e non c’è prova che il Governatore Emiliano fosse a conoscenza della richiesta. Ma in questo caso, “la Procura di Foggia valuta il ricorso.“ Sarebbe interessante che Emiliano spiegasse ai cittadini pugliesi ed alla magistratura foggiana come mai ad oggi non ha mai firmato il relativo decreto di nomina di un commissario.

La versione dei fatti divulgata ieri dal governatore Emiliano, secondo cui era libero di “proporre alla giunta qualunque nominativo, senza limiti di qualificazione professionale e senza necessità di procedure ad evidenza pubblica non previste da nessuna legge nazionale o regionale per l’incarico di commissario” ha dunque una sua logica politica, che non esclude però che queste nomina sia di fatto la conseguenza di un voto di scambio, non a caso la Procura di Foggia ritiene evidentemente con le sue iniziative giudiziarie, che queste nomine siano la conseguenza di accordi illeciti e quindi fuorilegge.

Il Procuratore capo di Foggia, Ludovico Vaccaro, nel corso di una conferenza stampa, ha dichiarato che “se il Presidente della Regione Puglia vorrà recarsi qui a rendere dichiarazioni spontanee che chiariscono la sua posizione troverà la porta della Procura aperta. Nel frattempo stiamo valutando se interrogarlo o meno”.

“E’ gravissimo che un ex deputato e un consigliere regionale abbiano tentato, nell’ordine, di far assumere persone fuori dalle normali procedure, che abbiano pressato per fermare un processo internalizzazione conveniente per l’Asl Fg e siano coinvolti in episodio di corruzione, una sorta di do ut des su favori elettorali”, commenta il procuratore capo Ludovico Vaccaro, che aggiunge: “Capiamo che il momento politico è delicato ma la giustizia ha i suoi tempi: questa richiesta cautelare risale al 3 luglio”.

Il procuratore aggiunto della Procura di Foggia dr. Antonio Laronga  nella conferenza stampa odierna ha spiegato che oltre all’attività “ricattatoria”, i Cera esercitavano “un’attività clientelarespaventosa”. “per entrare nell’ufficio dei Cera a San Marco in Lamis si prendeva il bigliettino con il numero, come in salumeria. Mettevano in atto continue attività clientelari, per questo ne abbiamo ritenuta la pericolosità sociale e abbiamo deciso di chiedere l’arresto“.

Secondo le indagini agli degli inquirenti venivano effettuati continui “scambi”. Compare persino l’assunzione di una persona come addetto stampa di Napoleone Cera a Manfredonia “in cambio di appoggio elettorale. Tutto ciò ci ha indotto alle misure cautelari vista la pericolosità sociale dei due soggetti”.

“Prendo atto con soddisfazione che quel che avevo lealmente e spontaneamente anticipato, – ha dichiarato Emiliano –  all’oscuro delle valutazioni del GIP del Tribunale di Foggia, ha trovato piena conferma nella sua ordinanza odierna, illustrata con grande correttezza ed obiettività dal Procuratore della Repubblica Ludovico Vaccaro. La stessa, come ormai noto, ha escluso totalmente la mia responsabilità per il reato di corruzione, ritenendo insussistente la prova della mia consapevolezza di un nesso causale tra la richiesta di nomina del commissario Asp e la richiesta di appoggio elettorale in favore del sindaco di San Severo”. Affermazione questa che però non trova conferma, come dimostra la valutazione ancora in corso della Procura di Foggia se ascoltarlo a verbale quale indagato.

“Lo stesso Procuratore Vaccaro, lealmente – prosegue Emilianoha ammesso che il GIP ha ritenuto insussistente il sinallagma così confermando quanto da me ieri dichiarato, tant’è che lo stesso Procuratore ha aggiunto che le indagini su questo punto dovranno proseguire per cercare eventuali prove di questo sinallagma che allo stato non sussistono. La conferma, ad un solo giorno dalla conoscenza di questi fatti, di quanto da me evidenziato ai cittadini, mi rende particolarmente contento, ma non mi basta. È mio preciso interesse che la Procura si convinca definitivamente della mia totale estraneità. Devo anche aggiungere – conclude il governatore pugliese – che sia il Pubblico Ministero che il GIP sono stati corretti ed equilibrati nel gestire e valutare una fattispecie delicatissima in un momento elettorale altrettanto delicato“.

 

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