La Regione Puglia ha 70 milioni a disposizione con i quali poter fronteggiare le esigenze di assunzioni provenienti da parte delle ASL regionali. In realtà sarebbero necessari 127 milioni per la richiesta di 2300 nuovi addetti . La giunta regionale pugliese guidata da Michele Emiliano ha approvato ieri martedì 28 maggio i piani d’assunzione per il 2024 ed il 2025, ed ha in ogni caso ha deciso di rispondere positivamente alle richieste stendendo un calendario da rispettare per evitare procedure scoperte economicamente.
I 70 milioni di cui attualmente dispone la Regione Puglia è composta da fondi di differente provenienza. I primi 20 milioni sono quelli stanziati nel piano assunzioni 2024, con i pensionamenti dell’ultimo trimestre 2023 e del primo trimestre 2024. Ai quali si sommano 28 milioni recuperati dai pensionamenti non previsti nel 2024. Dopodichè sono disponibili 22 milioni derivanti dai finanziamenti statali per lo sviluppo della sanità territoriale.
A questi 70 milioni, vanno aggiunti circa 7 milioni per la gestione dei due Irccs pubblici (Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari e De Bellis di Castellana Grotte) per i quali la Giunta regionale ha autorizzato circa 100 assunzioni extra tetto che potranno essere effettuata dal 1 luglio 2024, sulla base della particolare importanza dei servizi erogati ai cittadini e dei conseguiti risultati gestionali.
Le prime 1400 assunzioni avverrano il prossimo 1 luglio. I successivi 950 dal 1 gennaio 2025, dopo che le ASL avranno liberato le risorse disponibili che oggi sono state utilizzate a copertura del deficit gestionale. Dal 1 ottobre, si comincerà a lavorare per le assunzioni del primo aprile 2025 conseguenti ai pensionamenti del prossimo anno. Previsto l’assorbimento di 1100 addetti.
Gran parte dei 2300 assunti saranno medici. Previsti 916 camici bianchi, 417 infermieri e gli 290 oss. Non è ancora chiaro e definita la ripartizione delle successive assunzioni rimanenti necessarie. Il Dipartimento Salute della Regione Puglia guidato da Vito Montanaro ha ricevuto le richieste di personale delle singole ASL e le ha confrontate con i prossimi pensionamenti attesi. Il saldo di questo confronto segna un aumento di 1.730 addetti.