Ucraina ancora sotto attacco da parte delle forze armate russe. Nella notte un’enorme esplosione ha illuminato il cielo di Kiev. L’esplosione è avvenuta vicino a Vasylkiv, a circa 30 chilometri a sud di Kiev. Vasylkiv ha una grande base aerea militare ed è stata teatro di pesanti combattimenti venerdì sera. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito che nella telefonata col collega Bielorusso, Aleksandr Lukashenko, hanno concordato che “la delegazione ucraina si incontrerà con la delegazione russa senza precondizioni al confine ucraino-bielorusso, vicino al fiume Pripyat“. “Lukashenko“, ha aggiunto il leader ucraino sul suo canale Telegram, “si è assunto la responsabilità di garantire che tutti gli aerei, elicotteri e missili di stanza sul territorio bielorusso rimangano a terra durante il viaggio, i colloqui e il rientro della delegazione ucraina“.
Il ministro ucraino Kuleba non ha escluso che il risultato dei colloqui con la Russia sarà la pace, ma ha sottolineato che non si parla di una “caduta” di Kiev. Lo riportano le agenzie russe, citando il capo della diplomazia ucraina che sta tenendo una conferenza stampa. L’Ucraina “non cederà un centimetro del suo territorio. Andiamo lì per ascoltare cosa vuole dire la Russia, andiamo senza accordi preliminari sui risultati dei negoziati”, ha detto Dmytro Kuleba in un discorso trasmesso in Tv. “Continueremo a sconfiggerli nei territori che hanno preso sotto il loro controllo e se il risultato dei colloqui non sarà la pace, allora voglio chiarire che non cederemo un solo centimetro del nostro territorio“.
Secondo la sindaca Natalia Balasynovych, la città e l’aeroporto hanno subito pesanti bombardamenti da parte di missili russi, come riportato dal sito Kyiv Independent. Il presidente Vladimir Putin ha ordinato al proprio comando militare la messa in allerta del proprio sistema nucleare . L’ordine del presidente russo, Putin, di mettere in stato d’allerta le forze di deterrenza in realtà è un tentativo di fare pressione sull’Ucraina durante i colloqui, concordati al confine con la Bielorussia. Lo ha denunciato in conferenza stampa il ministro degli Esteri del governo ucraino, Dmytro Kuleba, avvertendo che l’Ucraina “non cederà alla pressione“.
Una escalation drammatica, seguita alle ultime prese di posizione di governi appartenenti a Paesi Nato. “Il nemico vuole distruggere tutto quello che c’è intorno, ma non ci riuscirà. Resistete”, sono le parole della sindaca Balasynovych. Le forze armate ucraine hanno ripreso il controllo di Kharkiv, la seconda città del Paese, dove stamattina erano penetrate le truppe dell’esercito russo ingaggiando una battaglia strada per strada. Lo riferisce il governatore della città.
Successivamente è stato colpito un Gasdotto a Kharkiv dopo un attacco russo. Lo ha riportato sempre il sito Kyiv Independent, che ha anche pubblicato un video in cui si vede l’esplosione. A Kiev le sirene hanno suonato mettendo in allarme la cittadinanza e le persone sono state invitate a cercare riparo nei rifugi, mentre si sono sentite alcune esplosioni a Kiev.
In un incontro con il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di stato maggiore Valeri Gerasimov, Putin ha ordinato al comando militare di mettere in allerta le forze di deterrenza dell’esercito russo dopo le dichiarazioni aggressive dei paesi Nato. Lo riferisce la Ria Novosti. ” Le forze di deterrenza comprendono anche le armi nucleari. “I Paesi occidentali non stanno solo intraprendendo azioni ostili contro il nostro Paese nella sfera economica, intendo quelle sanzioni di cui tutti sono ben consapevoli, ma anche gli alti funzionari dei principali Paesi della Nato fanno dichiarazioni aggressive contro il nostro Paese“, ha aggiunto Putin.
La scelta di Vladimir Putin di mettere in stato di allerta le forze di deterrenza russe, comprese quelle nucleari, “dimostra che il leader russo sta aggravando il conflitto in un modo che è inaccettabile”. Lo ha dichiarato in un’intervista al network televisivo Cbs l’ambasciatore americano alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield.