di Antonello de Gennaro
Qualcuno al Comune di Taranto, crede che tutti i giornalisti siano condizionabili con qualche centinaia di euro, come questo giornale ha documentato, e quindi nel fare i propri trionfali comunicati stampa redatti e diffusi dalla “staffista” del cuore del Sindaco, credono che nessuno si accorga dei conflitti d’interesse. Come quello sulla nomina del nuovo presidente dell’ AMIU Taranto. Ad occuparsi della nomina in questione l’assessore Massimiliano Motolese, espressamente delegato dal sindaco in carica (non si sa sino a quando….) Rinaldo Melucci rappresentando il maggiore azionista dell’ AMIU Taranto, cioè il Comune di Taranto.
Il Comune di Taranto ha reso noto che il nuovo presidente dell ‘AMIU , Luca Tagliente siede nel direttivo nazionale di Utilitalia ( è la Federazione che riunisce le Aziende operanti nei servizi pubblici dell’Acqua, dell’Ambiente, dell’Energia Elettrica e del Gas) , consulente tecnico di numerose aziende che operano in campo industriale e (presunto) consulente di diverse Procure della Repubblica con incarichi di livello nazionale…(quali ?). Ha lavorato per grosse multinazionali operanti nel settore industriale ed in particolare nel settore dell’incenerimento dei rifiuti. Componente del Technical Working Group (TWG) al CEWEP Confederation of European Waste-to-Energy Plants per la revisione del BREF WI – Bruxelles.
Questo comunicato stampa, ancora una volta non è arrivato alla nostra redazione da parte del Comune di Taranto, motivo per cui i nostri legali stanno preparando alcune iniziative legali per la tutela dei nostri diritti ad essere informati correttamente per poter conseguentemente come nostro diritto informare l’opinione pubblica. Ed infatti ancora una volta dal Comune di Taranto non raccontano ai cittadini tutta la verità e cioè che Luca Tagliente è anche un dirigente della società Appia Energy spa di Massafra controllata al 51% dal Gruppo Marcegaglia (a sua volta azionista al 15 per cento della AmcoInvest Italy che ha rilevato l’ ILVA) ed al 49 per cento dalla società CISA spa che fa capo all’imprenditore Tonino Albanese, società che sulla base di un vecchio piano dello smaltimento dei rifiuti elaborato dalla Regione Puglia nel lontano 1994, smaltisce i rifiuti raccolti dall’ AMIU società del Comune di Taranto.
Sarebbe interessante conoscere anche quali sarebbero le presunte “numerose aziende che operano in campo industriale” di cui Tagliente è consulente. Così come sarebbe interessante conoscere dal Comune di Taranto o dal “signor” Tagliente (se preferisce…) come mai NON vengono rese note ed elencate quali siano le “diverse Procure della Repubblica con incarichi di livello nazionale” e quali sono le “grosse multinazionali operanti nel settore industriale ed in particolare nel settore dell’incenerimento dei rifiuti“.
Come nel nostro consueto stile giornalistico investigativo abbiamo fatto un pò di ricerche ed abbiamo scoperto che il nuovo presidente dell’ AMIU Taranto nella sua pagina sul social network professionale Linkedin, si auto-qualifica esclusivamente come “Plant Manager Appia Energy S.r.l. – Marcegaglia Group” incarico che ricopre dal 2009, dopo esserne stato responsabile della Manutenzione ed Ambiente dal 2007 al 2009.
Quello che sa di incredibile è che Tagliente non ha neanche avuto il buon gusto di dimettersi dal suo incarico dall’ APPIA ENERGY. Così come è ancora più vergognoso che dal Comune di Taranto nessuno glielo abbia mai chiesto !
(dalla pagina LINKEDIN di Luca Tagliente)
Non a caso i consiglieri comunali del M5S Taranto, Nevoli e Battista hanno subito diramato un comunicato: “I cognomi dei neoconsiglieri AMAT e AMIU sono, tuttavia, innanzi tutto noti alla cittadinanza per essere agevolmente riconducibili ad attuali consiglieri comunali. Per questa ragione ci viene da pensare che l’obiettivo perseguito dal sindaco sia piuttosto quello di placare gli animi all’interno del Consiglio che, in seguito alle notizie di rimpasti e di probabili candidature, mostra di essere piuttosto irrequieto ed instabile” proseguendo “Un discorso a parte merita il neopresidente AMIU, (che é stato fino a qualche mese fa, se non lo é tuttora) direttore di impianto di una nota società ( Appia Energy – n.d.a.) partecipata dal colosso massafrese ( Cisa s.p.a. – n.d.a.) della gestione dei rifiuti e delle discariche. Questo duraturo rapporto professionale pone l’ingegnere in una situazione di palese conflitto di interessi, posto che il Comune di Taranto ha l’obbligo normativo di perseguire l’obiettivo dell’innalzamento delle percentuali di raccolta differenziata. E che non ci sfugga ancora qualcosa? ” conclude la nota stampa.
Secondo nostre fonti autorevoli sarebbe in corso di preparazione un esposto all’ ANAC , l’ Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta dal magistrato Cantone, che dovrà quindi accertare se esiste o meno un conflitto d’interesse. Iniziativa questa che un Comune serio (non è evidentemente il caso di Taranto…!) avrebbe dovuto intraprendere autonomamente prima di effettuare la nomina. in questione .
Chiaramente siamo a disposizione di chiunque voglia documentarci il contrario, o attestare il contrario di quanto abbiamo scritto. Ma gentilmente…lo faccia documenti alla mano !