Fabrizio Corona considerato ancora socialmente pericoloso dalla divisione Anticrimine della Questura di Milano, non sarà presente domani all’udienza davanti alla Sezione autonoma misure di prevenzione del Tribunale di Milano, nel corso della quale verrà deciso se applicare o meno la misura della sorveglianza speciale all’ex agente di fotografi. Il suo difensore avvocato Ivano Chiesa, ha depositato istanza di legittimo impedimento per il suo assistito, in quanto impegnato in un altro processo.
Pertanto, dovrà ora essere fissata un’altra data per la discussione tra le parti: nel caso in cui i giudici dovessero applicare la suddetta misura, Corona dovrà tornare a rispettare una serie di prescrizioni stabilite dagli stessi. Secondo la difesa, tuttavia, non si starebbe tenendo conto del fatto che il 49enne catanese avrebbe finito di scontare le condanne definitive, con tanto di valutazioni e relazioni positive da parte dell’Ufficio per l’esecuzione penale esterna e del Tribunale di Sorveglianza. Inoltre, si tratterebbe di fatti passati e senza elementi che dimostrerebbero la sua attuale pericolosità sociale.
Corona ha finito di scontare soltanto lo scorso settembre – dopo oltre dieci anni – le pene cumulate ma, con un parere depositato presso la sezione autonoma Misure di prevenzione del Tribunale, presieduta dal giudice Fabio Roia, si richiede la riattivazione della sorveglianza speciale per un anno e sei mesi, con l’aggravamento – inoltre – dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per due volte a settimana. In sostanza, si tratta del medesimo provvedimento applicato dal maggio 2012, che fu poi sospeso dopo l’arresto in Portogallo nel gennaio 2013 in virtù dell’esecuzione della condanna definitiva a cinque anni per l’estorsione all’ex bomber della Juventus David Trezeguet.
Questo perché Corona, tornato alla ribalta con una serie di denunce sulle scommesse effettuate da parte di alcuni calciatori (su tutti Fagioli e Tonali, poi squalificati) ed attualmente indagato per diffamazione, avrebbe commesso una serie di presunte violazioni anche durante il periodo di affidamento in prova, tra denunce e processi, alcuni dei quali ancora in corso. Ad ogni modo, spetterà ai giudici del collegio della sezione Misure di prevenzione, presieduto da Maria Gaetana Rispoli, a decidere se Corona sia ancora “socialmente pericoloso“.
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