Marco Caffio è stato eletto nei giorni scorsi per acclamazione Presidente della sezione di Taranto della Raccomar, dipartimento locale della Federazione Nazionale Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi. Caffio, 37 anni, svolge l’attività di raccomandatario marittimo dal 2001, rappresenta la nuova generazione di una “storica” famiglia di operatori marittimi, grazie alla quale ha maturato nel corso degli anni una forte competenza nel settore riconosciuta a livello internazionale.
La Federagenti è la Federazione Nazionale degli Agenti Raccomandatari Marittimi e Mediatori Marittimi ed opera su tutto il territorio nazionale attraverso le singole associazioni di categoria presenti in 22 città che coprono tutti i 144 porti italiani. Gli agenti marittimi operano nel settore container, crociere, tramp, nella gestione navale, nello yachting e nel brokeraggio
“Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno supportato per raggiungere il significativo risultato – ha dichiarato Marco Caffio, presidente Raccomar Taranto -È essenziale camminare uniti verso le tante e complesse sfide che il futuro ci riserva, la quotidiana evoluzione del nostro sistema portuale è sotto gli occhi di tutti. Ho degli obiettivi che desidero condividere con tutto il team di Raccomar Taranto. Dobbiamo promuovere maggiormente la figura dell’agente marittimo raccomandatario e riportarla al ruolo necessario e strategico che le compete, è quindi il momento di far comprendere la centralità del nostro ruolo agli enti tutti e ai cittadini”-
“E’ necessario lavorare in armonia con i nostri colleghi ed i nostri mandanti – ha aggiunto Caffio – ma soprattutto con le istituzioni. La nostra figura è storicamente quella di trait d’union tra le attività delle navi che attivano e le autorità portuali. Noi agenti marittimi, consci delle problematiche e delle prospettive legate alla quasi quotidiana evoluzione dello shipping, siamo convinti dell’importanza del nostro ruolo e non possiamo in nessuna maniera essere esclusi dalle decisioni che riguardano quest’area della città”
“Le attività portuali – ha concluso Caffio – devono generare indotto in una città come Taranto, e sviluppare un sistema economico virtuoso capace di accogliere nuovi lavoratori, creare nuove imprese e rafforzare le esistenti. Il porto rappresenta la seconda economia cittadina, ma a mio avviso, sul lungo periodo e con adeguato aiuto istituzionale, potrebbe diventare anche la prima. Taranto è uno scalo strategico, uno snodo geograficamente importantissimo, da valorizzare. In un tempo di marcata crisi, soprattutto sociale, bisogna sviluppare nuove opportunità per il territorio. Le navi non sono fatte per stare in porto…navighiamo insieme tutti uniti!”