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22 Novembre 2024 01:20

Raggiunto l’ accordo con AM Investco Italy sul contratto di vendita dei complessi aziendali del Gruppo Ilva

Sono state soddisfatte tutte le richieste del Governo relative a occupazione, ambiente, investimenti. Nell’accordo sottoscritto con l’aggiudicatario Am Investco Italy sono state inserite clausole contrattuali idonee a garantirne, per l’intero periodo del piano industriale, la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, comprese quelle relative ai correlati livelli occupazionali.

ROMA – Si è conclusa oggi la fase negoziale in esclusiva tra i Commissari straordinari dell’ILVA, Corrado Carrubba, Enrico Laghi e Piero Gnudi,   e l’aggiudicatario Am Investco Italy. L’accordo è stato raggiunto in conformità con quanto previsto dalle regole di gara e soddisfa anche tutte le indicazioni prioritarie contenute nel decreto dello scorso 5 giugno attraverso il quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha autorizzato la cessione del complesso aziendale del Gruppo ILVA. In particolare, le indicazioni accolte sono relative al livello occupazionale del gruppo, che dovrà essere costituito da almeno 10mila unità; alla riduzione dei tempi della realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari; alle soluzioni a minor impatto ambientale valutando anche l’impiego del preridotto; alla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto; alla definizione di clausole contrattuali idonee a garantire la piena esecuzione delle obbligazioni, anche nell’ipotesi di limitazioni dell’autorità antitrust.


“Con la firma dell’accordo
– hanno commentato i commissari straordinari – ILVA può contare su una proprietà solida, di un leader industriale e competente, che si è impegnata a fare importanti investimenti tecnici, a tutelare l’occupazione ed a realizzare il piano di risanamento ambientale. È stato un processo lungo ed impegnativo che, nell’obiettivo di mantenere in vita questo importante asset strategico per il Paese, ha visto la partecipazione attiva dei lavoratori, del governo, delle istituzioni nazionali e locali nonché delle forze politiche. Si avvierà rapidamente l’attività di bonifica dei siti, utilizzando i fondi trasferiti dalle disponibilità della famiglia Riva”.

 Prezzo di acquisto. Il prezzo di acquisto dei complessi aziendali, risultante dell’esito della procedura espletata, è pari a  1miliardo e 800 milioni di euro, con canoni di locazione annui pari a 180 milioni di euro da versare con cadenza trimestrale. L’inizio della locazione è previsto per la fine del 2017 ed è soggetto all’autorizzazione delle autorità competenti.

Occupazione. I Commissari straordinari hanno indirizzato prioritariamente l’attività della negoziazione in esclusiva alla tutela dei livelli occupazionali, prevedendo che complessivamente al gruppo ILVA la forza lavoro riferibile sia costituita da almeno 10.000 unità per l’intero periodo di riferimento del piano industriale tenendo conto che l’accordo sindacale potrà ulteriormente incrementare tali livelli occupazionali. Oggi l’organico delle società ILVA è composto da 14.220 lavoratori e il ricorso alla cassa integrazione straordinaria riguarda complessivamente un massimo di 4.100 addetti. I lavoratori che non verranno assunti dall’acquirente, infatti, rimarranno in capo all’Amministrazione Straordinaria per tutta la durata del programma e potranno essere impiegati nelle attività di bonifica e decontaminazione. Quindi in ogni caso, nessun lavoratore sarà quindi  lasciato privo di protezione occupazione o ammortizzatori sociali.

A questo si aggiunge il rafforzamento delle iniziative sul territorio previste nell’offerta, a partire dalla realizzazione di un centro di ricerca nel sito di Taranto, per un investimento pari a 10 milioni di euro e con un ulteriore impiego di lavoratori locali; mentre per le famiglie disagiate nei comuni di Taranto, Statte, Crispiano, Massafra, e Montemesola sono previste delle attività di sostegno assistenziale e sociale, per la durata di 3 anni, con le risorse già previste dalle norme.

Investimenti. Nell’arco di sette anni AM Investco apporterà investimenti per circa 2,4 miliardi di euro, distribuiti più o meno equamente sui diversi esercizi. Nel dettaglio sono previsti investimenti per circa 1,3 miliardi di euro a sostegno del piano industriale e focalizzati soprattutto sugli altiforni, le acciaierie e le linee di finitura; mentre circa 1,1 miliardi di euro sono gli investimenti ambientali che garantiranno all’ ILVA la conformità con l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e che porteranno a un progressivo miglioramento in misura significativa delle performance ambientali sia per quanto riguarda le emissioni atmosferiche e sia per il trattamento delle acque.

Piano ambientale. Sul fronte ambientale si è raggiunta la massima compressione dei tempi delle procedure da espletare a seguito dell’aggiudicazione, con particolare riferimento alla presentazione dell’istanza di modifica del piano ambientale e all’espletamento della procedura antitrust e con la riduzione dei tempi previsti per la realizzazione degli interventi di copertura dei parchi primari. L’aggiudicatario si è impegnato a individuare e perseguire le soluzioni tecnologiche più sostenibili ed efficienti e con il minor impatto ambientale.

Allo studio c’è già l’impegno per l’adozione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, comprese quelle per la cattura e il riciclo di CO2, approfondendo lo studio per la fattibilità dell’utilizzo della tecnologia del preridotto, laddove coerenti con le condizioni di sostenibilità economica del Piano Industriale.L’esecuzione degli interventi di ambientalizzazione e degli ulteriori interventi di decontaminazione e risanamento ambientale non previsti nel Piano, ma ad esso connessi, avverrà anche mediante formazione e impiego del personale della società rimasto all’Amministrazione Straordinaria.

 Piano industriale. Il piano industriale prevede una produzione di acciaio grezzo limitata a 6 milioni di tonnellate annue sino al raggiungimento della conformità con l’Autorizzazione Integrata Ambientale che, una volta completata, porterà alla ripartenza dell’altoforno 5 e quindi all’innalzamento della produzione di acciaio grezzo fino a 8 milioni di tonnellate all’anno, così come previsto dall’AIA. Il piano industriale prevede poi un successivo innalzamento dei livelli produttivi fino a 9,5 milioni di tonnellate di acciaio finito con l’importazione di bramme e laminati piani a caldo in maniera tale da massimizzare l’utilizzo degli impianti di finitura dell’Ilva.

Nell’accordo sottoscritto con l’aggiudicatario Am Investco Italy sono state inserite clausole contrattuali idonee a garantirne, per l’intero periodo del piano industriale, la piena esecuzione delle obbligazioni contrattuali, comprese quelle relative ai correlati livelli occupazionali. Il termine del programma dei Commissari coinciderà con quello di ultimazione del Piano ambientale di ILVA, previsto per il 2023. All’investimento ambientale di Am Investco Italy  si aggiungono le risorse sequestrate alla famiglia Riva pari a un miliardo e 300 milioni di euro , previo rimborso dei finanziamenti statali sinora erogati per l’operatività degli stabilimenti e l’occupazione che è stata sempre garantita dal Governo.

In una nota congiunta, ArcelorMittal e gruppo Marcegaglia azionisti della cordata aggiudicataria Am Investco Italy hanno sottolineato gli aspetti fondamentali dell’operazione, e cioè  una opportunità unica di acquisire un rilevante asset produttivo integrato, la principale acciaieria europea, nel secondo mercato europeo dell’acciaio ed un ingente piano di investimenti finalizzato a migliorare sensibilmente l’impatto ambientale di ILVA e a svilupparne appieno il potenziale, nonchà l’identificazione di sinergie quantificabili in 310 milioni entro il 2020; il previsto contributo da parte di ILVA all’aumento dell’ ebitda di Arcelormittal nel primo anno e all’incremento del flusso di cassa disponibile per l’azienda dal terzo anno.

 

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