Le forze militari israeliane stanno effettuando attacchi aerei estesi contro diversi obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, dopo aver ordinato l’evacuazione di oltre 1 milione di civili da Gaza City in vista dell’attacco che, nella Striscia, mira a colpire Hamas secondo gli ultimi aggiornamenti di oggi . Hamas, sostiene che 70 persone sono state uccise in attacchi condotti da Israele mentre dal nord della Striscia di Gaza si dirigevano al sud, ed ha diffuso un proprio video con dei bambini israeliani presi in ostaggio.
Via da Gaza entro le 20
L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di Gaza di lasciare le loro case entro le 20 ora locale, le 19 in Italia, e di dirigersi a sud. “Se siete preoccupati per voi stessi e per i vostri cari, dovete dirigervi a sud secondo le nostre istruzioni. Siate certi che i leader di Hamas si preoccupano solo di proteggere se stessi”, ha scritto su X il portavoce delle Idf (l’ Esercito israeliano) Avichay Adraee. L’Idf aveva inizialmente notificato ai palestinesi, alla mezzanotte di venerdì, che avevano 24 ore per andare via.
Israele: “Raid controllati per evacuazione sicura”
L’esercito israeliano, attraverso droni, lancia volantini su Gaza esortando la popolazione civile a dirigersi “immediatamente” verso il sud dell’enclave. “Evacuate le vostre case immediatamente e andate a sud del Wadi Gaza“, è il messaggio riportato dall’emittente al-Jazeera, secondo cui Israele ha ordinato ai civili anche di lasciare i rifugi di Gaza City.
Israele “controllerà” i bombardamenti per rendere “più sicura l’evacuazione” richiesta ai civili dal nord della Striscia di Gaza, dice il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, anche se aggiunge che gli eventi si sviluppano in “una zona di guerra“. Hagari evidenzia che l’Idf “cercherà di evitare di colpire luoghi sensibili come gli ospedali in caso di raid aerei“.
Usa: trasferimento di 1 milione di civili “impresa ardua”
Il trasferimento di oltre 1,1 milioni di civili dal nord verso il sud di Gaza nelle prossime 24 ore è “un’impresa ardua”, riconosce il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby, senza però esprimere critiche verso la mossa dell’esercito israeliano. “Capiamo perché lo stanno facendo: stanno cercando di spostare i civili dalla zona di pericolo e dare loro un avviso – ha detto riferendosi agli israeliani – è un’impresa ardua, è già una zona di combattimento, e quindi penso che nessuno stia sottovalutando i problemi relativi a questa evacuazione“.
Gli Stati Uniti non vogliono vedere “nessun civile colpito”, ha aggiunto Kirby. “Naturalmente, più tempo viene dato alla gente meglio è”, ha detto ancora, precisando subito di voler lasciare che sia “l’esercito israeliano a parlare degli ordini che stanno dando per le operazioni sta stanno conducendo e preparando”.
Netanyahu: “Guerra per sradicare Hamas, ci vorrà tempo ma vinceremo”
”Porteremo avanti questa guerra per sradicare Hamas e raggiungeremo la vittoria. Ci vorrà del tempo, ma arriveremo alla fine di questa guerra più forti che mai”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una conferenza stampa. ‘‘I nostri nemici hanno appena iniziato a pagare il prezzo’‘ del massacro effettuato da Hamas, ”è solo l’inizio”, ha aggiunto.
Il premier israeliano ha quindi affermato che ”stiamo ricevendo grande sostegno internazionale” e ha ricordato i suoi colloqui con il presidente americano Joe ‘‘Biden e altri leader del mondo”, oltre che l’incontro con il Segretario di Stato Antony Blinken in Israele.
Hamas diffonde video con bambini israeliani presi in ostaggio
Hamas ha diffuso un video in cui vengono mostrati bambini e neonati israeliani presi in ostaggio. Nel filmato si vedono miliziani in tuta mimetica e passamontagna, armi in pugno, mentre tengono in braccio i piccoli, li cullano nel passeggino o danno loro da bere.
Il filmato di propaganda è stato girato lo scorso fine settimana nel kibbutz Holit nel sud di Israele e, scrive il Times of Israel, sembra avere come obiettivo quello di minimizzare il sequestro. Nel filmato non compaiono mai i genitori dei bambini.
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