Settanta ceppi delle vigne di primitivo coltivate nella vigna di Lizzano (Taranto) di proprietà del giornalista Bruno Vespa che da alcuni anni produce vini nella regione, sono stati recisi nella notte ad opera di ignoti: l’episodio è stato denunciato dal conduttore televisivo ai Carabinieri del Comune tarantino. “La Puglia – ha dichiarato Bruno Vespa – ha dato il benvenuto alla mia prima vendemmia nella vigna di Lizzano, acquistata lo scorso anno”. “Ieri – continua Vespa – abbiamo tranquillamente vendemmiato il Fiano, stanotte sono stati tagliati 70 ceppi delle vigne di Primitivo. Si tratta evidentemente di opera di piccoli mafiosi locali. Ma stiano pur sicuri che non mi lascio intimidire”.
E che dire di questo giornalista pensionato che continua ad imperversare sul Servizio Pubblico radiotelevisivo, incassando compensi milionari, con comportamenti ed affermazioni al limite della decenza come il recente scambio avuto in trasmissione a “Porta a Porta” con il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. dove il giornalista abruzzese ha avuto la sfacciataggine di dichiarare sulle opere post-terremoto “‘Questa sarebbe una bella botta di ripresa per l’economia perché pensi l’edilizia che cosa non potrebbe fare, darà lavoro a un sacco di gente”. ? Il presidente della Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai Roberto Fico annuncia un’interrogazione (“l’ennesima su Vespa”): secondo lui, il conduttore di Porta a Porta “ancora una volta si dimostra non adatto al servizio pubblico. Questa volta occorre una risposta chiara e definitiva, bisogna andare fino in fondo. Affermare che il terremoto produce economia è a dir poco criminale.Affermazione grave, inscusabile”. Per Fico le parole di Vespa sono “l’ultima vergogna dopo gli scempi dell’invito dei parenti dei Casamonica e del figlio di Totò Riina“.