BARI – Il consigliere regionale tarantino del Gruppo misto, Gianni Liviano, che è stato per un brevissimo periodo anche assessore della Giunta Emiliano, essendo stato eletto in una delle liste civiche a supporto della candidatura a Governatore di Michele Emiliano, non si dà pace e continua a generare sospetti sugli appalti dell’ agenzia regionale Pugliapromozione, attaccando l’assessore regionale alla Cultura e turismo, Loredana Capone (la quale ha sostituito proprio Liviano dopo le sue dimissioni alla guida dell’ assessorato) accusandola di aver favorito alcuni soggetti, nella gestione dei fondi pubblici sul turismo. Quegli stessi fondi per cui il consigliere regionale tarantino a suo tempo dovette dimettersi .
Il consigliere regionale tarantino ieri mattina in una conferenza stampa ha sostenuto che le sue sei interrogazioni relativamente alle partecipate regionali Pugliapromozione, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese sarebbero tutte rimaste senza risposta . Nelle sue interrogazioni Liviano poneva tutta una serie di interrogativi in relazione ad assunzioni, nomine dei componenti esterni, bandi e finanziamenti rivolgendosi anche al presidente del consiglio regionale, Mario Loizzo, ed al presidente della Giunta regionale, Michele Emiliano, chiedendo se i bandi di gara contenessero requisiti ed elementi di valutazione obiettivi che garantiscano a chiunque partecipi pari opportunità e assenza di “valutazione privilegiata“.
Liviano ha insistito ieri in particolare su un punto evidenziando “l’adozione con frequenza inaudita dell’affidamento diretto nella erogazione di fondi da parte delle partecipate regionali”. Liviano ha chiesto inoltre “per quale ragione sono sempre frequenti i nominativi di alcune società e per quali ragioni alcune aziende risultano appartenenti sempre alle stesse persone, in una sorta di meccanismo a scatole cinesi. Vorrei anche sapere se è vero che alcune persone che hanno lavorato negli anni con l’assessore Capone sono dipendenti, hanno o hanno avuto delle prestazioni lavorative con alcune di queste società“.
Non contento delle gravi accuse mosse al termine della conferenza stampa Liviano ha voluto anche polemizzare con il presidente Emiliano: “Ha parlato di sforzo da parte dell’Agenzie di superare le rigidità burocratiche e mi fa specie che un presidente della Regione, per di più magistrato, immagini che le leggi siano delle rigidità burocratiche, ma comprendo che a seconda dell’opportunità del momento valga tutto ed il contrario di tutto“.
Con una nota l’assessore regionale alla Cultura e al Turismo Loredana Capone oltre ad annunciare delle azioni legali, ha replicato alle gravi affermazioni odierne del consigliere regionale Gianni Liviano: “Il consigliere Liviano ha varcato ogni limite di tolleranza e di pazienza. Sino a quando si esercitano le legittime prerogative del consigliere rispetto all’azione amministrativa della Giunta e degli Assessori è un discorso, ma quando la critica politica si trasforma, come in questo caso, in gravissime illazioni e si attaccano direttamente le persone, allora non può essere tollerata, specie da chi, come me, ha sempre improntato il proprio operato all’onestà, alla legittimità ed alla correttezza dei comportamenti. Sono costretta, pertanto, ad intraprendere ogni azione giudiziaria, civile e penale nei confronti del consigliere Liviano a tutela del mio buon nome, del mio operato e dell’immagine dell’Assessorato che rappresento“.
L’ assessore Capone prosegue nella sua nota: “In merito alle 7 interrogazioni del consigliere Giovanni d’Arcangelo Liviano nonostante ne abbia appreso l’esistenza dai suoi comunicati stampa, ho chiesto subito alle agenzie regionali, Pugliapromozione, Apulia Film Commission e Teatro Pubblico Pugliese, di fornirmi una dettagliata relazione in merito alle richieste e alle osservazioni del consigliere, impegnando su ogni opportuna verifica anche il dirigente della sezione competente“. La Capone conclude la sua nota precisando inoltre che “Ho già inoltrato le risposte alle prime interrogazioni inerenti il Teatro Pubblico Pugliese ed Apulia Film Commission ed attendo il completamento dell’istruttoria di Pugliapromozione per inoltrare le altre“.
A confutare le gravi accuse di Liviano, anche una nota di Matteo Minchillo Direttore Generale di Pugliapromozione: “Il Consigliere D’Arcangelo Liviano è confuso e dice cose incoerenti con la realtà. Oggi in conferenza stampa è tornato a parlare delle presunte irregolarità relative all’aggiudicazione dei bandi di Pugliapromozione. Sostiene, infatti, che dei 670 «bandi» di Pugliapromozione, 590 sarebbero affidamenti diretti. Ha detto bene: bandi. Il che vuol dire che il consigliere sa che a monte dell’affidamento esiste sempre una procedura ad evidenza pubblica. Perché le definizioni associate ai Cig (codici identificativi di gara), presenti sulla piattaforma DMS (Destination Management System), non sono sempre “affidamenti diretti», ma soprattutto atti conclusivi di procedure selettive“.
“Le sue illazioni – prosegue la nota di Matteo Minchillo– sono sconfessate dai dati. Dal 2016 al 2018 gli affidamenti diretti sono stati solo il 7,6% del totale, le gare il 78,6% mentre il 13,8% affidamenti ad esclusivisti (Fiera di Rimini, Fiera di Milano Bit, ecc.). Per quanto riguarda l’avvicendamento delle imprese affidatarie, su cui Liviano mostra delle perplessità, un dato per tutti: dal 2012 la percentuale di rotazione è di oltre 70%. D’altra parte il consigliere Liviano afferma che negli affidamenti diretti «il più gettonato» sarebbe un gruppo di società; di fatto gli affidamenti alle società di tale gruppo incidono sul monte totale nell’ultimo triennio per lo 1,86%“.
“Puntualmente l’Agenzia sta ultimando le relazioni richieste dall’Assessore in riscontro alle interrogazioni del Consigliere Liviano a cui sarà data risposta in sede di Consiglio regionale. – conclude la nota del Direttore Generale Minchillo. “Nel frattempo l’Agenzia Pugliapromozione si riserva di procedere con ogni azione possibile a tutela della sua immagine. Dietro un’agenzia come questa, ci sono persone che ogni giorno si impegnano con passione e responsabilità, gestiscono fondi pubblici per la promozione turistica del territorio, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti, e sono profondamente colpite da affermazioni del tutto infondate che discreditano l’onorabilità personale e dell’ente”.