La mozione di sfiducia contro il governatore Michele Emiliano presentata nel Consiglio Regionale pugliese dal centrodestra ha ottenuto solo 18 voti, è stata respinta poichè per essere accolta ne occorrevano la metà più uno dei 51 componenti, cioè 26 voti . A favore di Emiliano e quindi contro la mozione di sfiducia hanno votato 31 consiglieri (due assenti al momento della votazione) . A favore della mozione hanno votato i gruppi di centrodestra che l’avevano presentata e cioè Forza Italia, Fratelli d’ Italia e la Lega oltre ai consiglieri Lanotte (Udc) e Laricchia (M5S) e Stellato (Iv), da sempre all’opposizione.
La Giunta regionale presieduta da Michele Emiliano pochi giorni fa, aveva avuto al suo interno un mini-rimpasto conseguente alle dimissioni dell’assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia (Pd), oggi presente in aula, attualmente indagata in un’inchiesta che ha visto l’arresto di suo marito Sandrino Cataldo, fondatore del movimento politico Sud al Centro, chiuso dopo essere stato colpito dalle vicende giudiziarie. Nominati tre assessori: Debora Ciliento ai Trasporti, Viviana Matrangola alla Legalità e Serena Triggiani al Welfare, ritirata la delega alla Sanità a Rocco Palese , che è stata trattenuta dal governatore Emiliano, via anche Rosa Barone per la fuori uscita (di facciata) dalla maggioranza del M5S .
“Respingete la mozione” l’ appello di Emiliano
Emiliano nel suo intervento ha parlato anche degli scandali pugliesi: “Abbiamo attraversato una tempesta politica e mediatica e di enormi proporzioni. Non vi dirò chi ma un mio assessore che aveva visto il telegiornale era convinto che c’erano misure contro di noi. Gli ho detto vedi non è così. Ma quanti italiani sono ancora convinti che ci siano indagini sulla Regione? E invece non ce n’è neanche una. Ci sono indagini preliminari in corso che riguardano dirigenti, altri soggetti ma nulla che riguarda il livello politico che è stato invece protagonista delle denunce“. Ed ha ribadito: “Non ce n’è neanche una di indagine sulla Regione Puglia, neanche una. Non c’è nessuna contestazione dei processi dei quali voi state sentendo parlare che riguardi la Regione Puglia”.
“Io vi chiedo di respingere la mozione di sfiducia, perché sinceramente non mi merito di essere sfiduciato. Ve lo dico dal profondo del cuore. Avrò fatto un sacco di errori nella mia vita, ma non al punto da essere sfiduciato in un momento in cui, in vent’anni di lavoro durissimo, abbiamo cambiato veramente la storia di questa Regione. Nessuno mi ha mai chiesto qualcosa in cambio per venire con me”. ha detto Emiliano chiudendo il suo intervento, nel corso della discussione relativa alla mozione di sfiducia in Consiglio regionale, rivolge ai consiglieri di opposizione: “È mai successo che qualcuno abbia detto io vengo con te i cambio di qualcosa? È mai successo? Questo è il modo per farmi veramente incazzare”.
Hanno votato contro la mozione gli altri 4 consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che erano in maggioranza e fino a poche settimane fa anche presenti in giunta, il Partito Democratico, i civici di Con e Per la Puglia. Hanno votato a favore di Michele Emiliano anche il gruppo di Azione nonostante le molteplici critiche che hanno rivolto nei confronti del governatore pugliese. Il consigliere regionale Fabiano Amati infatti aveva annunciato il voto contrario di Azione : “Abbiamo due possibilità o astenerci o respingere la mozione. Ma da domani mattina ci applichiamo alla realizzazione di questi obiettivi. Noi riteniamo che la seconda soluzione ci fa emancipare dalla maledizione della neutralità e potremo più coraggiosamente sfidarla e comnbatterla se lei tradirà l’impegno che ha assunto oggi”.
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