di Valentina Rito
Risate e applausi da parte della maggioranza e del governo durante le dichiarazioni di voto al Senato di Matteo Renzi che fa ironia sulle scelte di critica a Giorgia Meloni, sul sovranismo alimentare (“l’abbiamo inventato noi con Slow Food”) e sull’articolo al maschile davanti a “presidente“. Da sinistra qualcuno fa osservazioni e Renzi: “Vi vedo reagire a me e non a lei, come in campagna elettorale, complimenti i risultati si sino visti” e qui Giorgia Meloni scoppia a ridere e si copre poi il volto. L’ex premier ha poi strappato un’altra risata al Presidente del Consiglio, tra i sorrisi e gli applausi anche di altri ministri.
Matteo Renzi Intervenendo nell’aula di palazzo Madama in dichiarazione di voto, pur annunciando il “no” alla fiducia, Renzi ha più volte suscitato il consenso della maggioranza, soprattutto quando ha ironizzato sul Pd per la sua scelta di attaccare Meloni sulla questione femminile. Il presidente del Consiglio ha sorriso più volte, pur coprendosi a volte la bocca con la mano quasi a nascondersi, mentre Silvio Berlusconi ha seguito il discorso di Renzi con grande attenzione.
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“Lo dico agli amici del Pd: vogliamo attaccare la presidente del Consiglio proprio sul fatto di essere donna? Io la contesto e non voterò la fiducia, ma di tutti gli argomenti per attaccarla scegliete la questione femminile? Questa non è opposizione, è masochismo” ha detto il leader di Italia Viva, “Faremo opposizione a cielo aperto, con le proposte non con il vocabolario” e “per quanto mi riguarda la presidente potrà farsi chiamare anche con l’asterisco“, aggiunge Renzi, ma “come si fa ad attaccare il governo perché ha inserito la parola merito nel Ministero dell’Istruzione, quel merito che nel Pd era sempre stato rivendicato? Come si fa ad attaccare la sovranità alimentare che in questo Paese ha inventato Slow food? Volete regalare altro alla destra?“, continua Renzi, che ha poi risposto alle proteste provenienti dai banchi dei deputati dem: “Vi vedo reagire solo a me e non a lei, come n campagna elettorale. Straordinario“.