Dopo le polemiche, il premier Matteo Renzi è partito al contrattacco: durante la conferenza stampa a palazzo Chigi sulla manovra (che ha appena ottenuto il via libera della Camera e passa ora al Senato) rispondendo a una domanda sulle risorse sanitarie per Taranto e sulla protesta in programma sabato prossimo davanti la sede del governo ha dichiarato che “è stato il presidente della commissione Boccia che ha dichiarato inammissibile l’emendamento” che metteva a disposizione a questo fine 50 milioni. “Quello che serve per Taranto lo faremo, la polemica mi sembra stravagante e strumentale, cosi’ come l’idea di fare un sit-in il giorno del silenzio elettorale. Il governo e’ stato tirato in ballo, ma la materia e’ parlamentare, si vada nel merito in Senato. Da parte nostra massima disponibilita’ ad aiutare Taranto, suggerisco di utilizzare i canali e i tavoli tecnici che ci sono, anziche’ le proteste nel giorno di silenzio elettorale. Poi ognuno fa quello che vuole“.
E Boccia ( a lato nella foto) ha dovuto confermare a ilfattoquotidiano.it, che l’emendamento originario “come altri 2mila è cassato dopo l’istruttoria degli uffici parlamentari semplicemente perché localistico e in quanto tale vietato dalle nuove regole sul bilancio dello Stato” confermando quanto scritto e sostenuto dal nostro giornale, unico ad essersene accorto, nei giorni scorsi.
Il gruppo consiliare del Partito Democratico al Consiglio Regionale della Puglia ha chiesto “un intervento diretto del premier Renzi per far chiarezza, rasserenare gli animi e confermare l’impegno del governo verso Taranto dopo la stop all’emendamento diretto a stanziare 50 milioni per l’emergenza sanitaria“, consumatosi in Commissione Bilancio alla Camera dei Deputati. “Chiediamo come gruppo Pd di accompagnare l’associazione delle mamme e dei bimbi di Taranto a Palazzo Chigi e proponiamo il 3 dicembre come data per l’incontro, per non equivocare sul referendum. Chiediamo a Renzi di ribadire l’impegno che il governo, noi crediamo, voglia onorare. Non è una questione localistica: questa è una battaglia di difesa dell’intera Puglia e non solo di Taranto, che da tempo è sito di interesse nazionale pagando un prezzo altissimo in materia di malattie e morti per inquinamento. Sicuramente l’errore commesso, una distrazione, potrà essere recuperato nei prossimi passaggi della Legge di Bilancio, ma intanto serve un intervento autorevole del presidente del Consiglio, un suo impegno verso la città e l’intero Paese“.
Il segretario regionale pugliese del Pd MarcoLacarra ha aggiunto che “non interessa l’aspetto formale della riproposizione dell’emendamento in Senato, quanto l’aspetto sostanziale di mantenere l’impegno assunto dal governo a lavorare per Taranto, come ha fatto negli ultimi due anni. Interessa anche fare valutazioni che siano collegate alle effettive esigenze ed un quadro più preciso sarà fatto alla luce delle analisi epidemiologiche in corso. L’obiettivo – ha concluso Lacarra – è di trovare copertura finanziaria per tutto il personale che potrebbe essere assegnato a Taranto“