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3 Marzo 2025 21:49

“Rimborsopoli” al Comune di Taranto ? Inesistente ! Tutti assolti e con formula piena i consiglieri comunali imputati

Naufragate le inconsistenti accuse della Procura di Taranto e le contestazioni formulate a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza che contestavano sulla base di teoremi a dir poco farneticanti, i rimborsi previsti dalla normativa per le assenze dal posto di lavoro di un dipendente per svolgere le funzioni di consigliere comunale

“Tutti assolti perché il fatto non sussiste” nella presunta rimborsopoli al Comune di Taranto  l’ ex presidente del consiglio comunale di Taranto Piero Bitetti gli ex consiglieri comunali Emidio Albani, Carmen Casula e Floriana De Gennaro per i quali il pubblico ministero Salvatore Colella aveva formulato richiesta di condanna per pene incluse tra 2 anni e 8 mesi e 2 anni. Lo ha deciso il giudice Costanza Chiantini del Tribunale di Taranto. Tra gli imputati anche tre imprenditori, Paolo Parisi, Maristella Puzo ed Emanuele Villani . Nei loro confronti la procura aveva chiesto condanne complessive per un totale di 16 anni. Hanno prevalso le linee difensive degli imputati assisititi dagli avvocati Gaetano Vitale, Giuseppe Sernia, Alessandro Scapati, Ciro Buccoliero, Luca Balistrieri, Carlo Raffo, Andrea Digiacomo, Guglielmo De Feis e Fabio Calabrese che fortemente nel corso delle udienze hanno contrastato e confutato le accuse della Procura, offrendo al giudice molteplici elementi di prova documentale sull’innocenza dei propri assistiti.

Naufragate le inconsistenti accuse della Procura di Taranto e le contestazioni formulate a seguito delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza che contestavano sulla base di teoremi a dir poco farneticanti, i rimborsi previsti dalla normativa per le assenze dal posto di lavoro di un dipendente per svolgere le funzioni di consigliere comunale. Il processo originato da un’inchiesta avviata nel marzo del 2021 dal Nucleo PEF delle fiamme gialle del comando provinciale di Taranto, allorquando era guidato dal T.Col. Antonucci, che aveva causato anche un sequestro preventivo di beni e disponibilità finanziarie pari alla somma complessiva di 255mila euro.

Resta da chiedersi a questo punto chi chiederà scusa a questi consiglieri comunali, chi rimborserà le loro spese legali affrontate per difendersi ? Chi li risarcirà per i danni morali e d’immagine alla loro carriere politiche ? Una procura a caccia di protagonismo mediatico, o dei finanzieri che non si applicano molto nel corso dell’indagine come emerso nel corso del processo. Lasciatecelo dire: esiste un solo commento nei loro confronti : vergogna ! Per fortuna a Taranto esistono ancora dei giudici seri e scrupolosi nell’applicare la Legge.

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Grazie, Antonello de Gennaro

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