ROMA – Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda insieme a Claudio De Vincenti ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno hanno predisposto uno schema di protocollo d’intesa predisposto a valle delle riunioni del tavolo istituzionale Ilva tenute in data 16 novembre e 20 dicembre 2017, che è stato inviato al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al presidente della Provincia di Taranto Martino Tamburrano, al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci ed ai sindaci del territorio
Il documento è stato inviato per conoscenza, correttamente , anche ai sindacati e a Confindustria. “Lo schema di protocollo introduce, nel rispetto della disciplina vigente, significativi rafforzamenti della fase esecutiva del Dpcm del 29 settembre 2017, atti a recepire le istanze manifestate dalle amministrazioni regionale e locali e dalle organizzazioni sindacali”, riporta una nota del Mise. “In particolare è stata definita una tempistica accelerata per la realizzazione di alcuni interventi di grande rilievo ambientale come la copertura dei parchi minerari e fossili, che consentirà di superare definitivamente il problema delle polveri entro il primo semestre del 2020, e la pavimentazione del parco loppa – prosegue la nota del Mise – è stato previsto un sistema di condivisione con Regione Puglia ed enti locali e di monitoraggio degli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle aree esterne al perimetro dello stabilimento da realizzarsi da parte dell’Amministrazione Straordinaria“.
Da parte dei firmatari del protocollo, sono state individuate modalità di esame congiunto del rapporto annuale realizzato da Arpa ed Asl competente, in tema di valutazione del danno sanitario. E’ stata prevista anche la nomina di una commissione cui partecipano i Comuni dell’area per la definizione degli interventi di sostegno assistenziale e sociale per le famiglie disagiate delle aree di Taranto e dei comuni limitrofi. Infine viene tenuta in attenta considerazione la problematica dei crediti residui vantati dalle imprese dell’indotto, attraverso il pagamento di tutto lo scaduto al 10 dicembre 2017 e la ricerca di soluzioni per i crediti pregressi.
“Il protocollo prevede la rinuncia ai ricorsi da parte della Regione e del Comune di Taranto, che dovrà intervenire entro otto giorni dalla sottoscrizione del protocollo – conclude la nota del Mise – pena la sua automatica risoluzione. Con l’attuazione delle tempistiche e delle prescrizioni previste nel Dpcm del 29 settembre e nel protocollo d’intesa, i principali interventi ambientali per Taranto saranno completati entro il 2020. Gli ulteriori interventi, previsti entro il 2023, riguarderanno infatti impianti fermi”.
Dal “Tavolo istituzionale Ilva,- Mise” 20 dicembre 2017
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