Il processo ‘Ambiente svenduto’ è stato rinviato al prossimo 1° marzo accogliendo l’ istanza di rinvio presentata dall’avvocato Massimo Lauro, legale recentemente subentrato nella difesa della società “Partecipazioni industriali“ (ex Riva Fire), una delle tre società imputate ai sensi della legge 231 per responsabilità amministrativa nel processo (le altre due sono Ilva e Riva Forni Elettrici ) , che avevano già depositato le istanze di patteggiamento , insieme alle 44 persone fisiche imputate nel processo. Un rinvio che in realtà servirà alla definizione del patteggiamento in corso di definizione fra le Procure di Milano e Taranto e la famiglia Riva alla cui richiesta si erano opposte (inutilmente) le parti civili che udienza dopo udienza si rendono conto che stanno per ritrovarsi con un cerino spento in mano.
Il curatore speciale della società Partecipazioni industriali, Carlo Bianco a seguito della recente nomina ricevuta nei giorni scorsi dal Tribunale di Milano, aveva richiesto anch’egli a sua volta un ulteriore rinvio necessario a studiare l’imponente mole di documenti processuali, per poter definire il patteggiamento con la procura di Taranto per una somma di 244 milioni di euro e raggiungere l’accordo per l’applicazione della pena, soldi da destinare alla decontaminazione e all’adeguamento alle norme ambientali del Siderurgico secondo quanto previsto dall’ emendamento presente nella Legge di stabilità su iniziativa del governo .