Ucciso “per fare un favore a un politico”. Lo ha sostenuto Rita Dalla Chiesa, ospite della trasmissione televisiva Tango” in onda venerdì sera in seconda serata su Rai2, parlando dell’uccisione del padre, Carlo Aberto Dalla Chiesa, Generale dell’ Arma dei Carabinieri, ammazzato a Palermo il 3 settembre 1982 insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’agente di scorta Domenico Russo, pochi mesi dopo l’inizio della sua missione di contrasto a Cosa Nostra nel ruolo di prefetto del capoluogo siciliano.
La parlamentare di Forza Italia lo aveva gia’ affermato lo scorso agosto in un post pubblicato sul suo profilo Facebook. E adesso è tornata a ribadirlo nello studio di “Tango“, sollecitata dalla Costamagna, è tornata ad affermare con forza davanti alla telecamera “Ho sempre pensato che sia stato un omicidio politico”, spiegando che c’era appunto un politico dietro la strage di 42 anni fa per la quale furono condannati all’ergastolo, come mandanti, i vertici di Cosa nostra dell’epoca: i boss Totò Riina, Bernardo Provenzano, Michele Greco, Pippo Calò, Bernardo Brusca e Nenè Geraci. Nel 2002 è arrivata la condanna anche per gli esecutori Vincenzo Galatolo, Antonino Madonia, Francesco Paolo Anzelmo e Calogero Ganci.
Nella sentenza di condanna degli esecutori materiali della strage si legge: “Si può senz’altro convenire con chi sostiene che persistano ampie zone d’ombra, concernenti sia le modalità con le quali il generale è stato mandato in Sicilia a fronteggiare il fenomeno mafioso, sia la coesistenza di specifici interessi, all’interno delle stesse istituzioni, all’eliminazione del pericolo costituito dalla determinazione e dalla capacità del generale”.
“Lei sui social ha scritto che “fu ucciso per fare un favore a qualcuno. Non è passato abbastanza tempo per dire quel nome?”” “è stata quindi la domanda di Luisella Costamagna. conduttrice del programma. “Ma se io dico Andreotti cosa dici?”. Un lungo silenzio e un sorriso amaro, un cenno con la testa di Rita Dalla Chiesa. “Sembra un assenso” e la parlamentare ha aggiunto: “Potrebbe essere passato il tempo però c’è una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Era un politico” e “potrebbe anche essere passato il tempo per dirlo, ma c’è una famiglia di questo politico e io evito di parlarne. Era comunque una persona che quando mio padre è andato a Palermo gli aveva detto ‘Stia attento a non mettersi contro la mia corrente perchè chi lo ha fatto è sempre tornato praticamente in una bara’“. La frase in questione negli anni è stata attribuita ad Andreotti, ma Dalla Chiesa durante l’intervista non ha fatto alcun nome.