Mentre Roma si prepara ad accogliere i leader di tutti i Paesi dell’Unione Europea in occasione del 60esimo anniversario dei Trattati di Roma, i rischi che le celebrazioni al Campidoglio si trasformino in un’occasione ghiotta per mettere a segno azioni sconsiderate da parte malintenzionati, ha fatto innalzare il livello d’allerta nella Capitale. Se da un lato crescono le preoccupazioni sul fronte “black block” intenzionati a fare devastazioni nel corso delle manifestazioni di sabato con lo spettro jihadista imprevedibile del ‘lupo solitario’, cioè del jihadista self starter che può seminare il terrore semplicemente alla guida di un’autotornato ad aggirarsi in Europa dopo l’attacco di Londra, crescono i timori sul fronte della sicurezza.
Ed è proprio per scongiurare pericoli emulativi che la Prefettura ha disposto alcune misure strategiche come strade chiuse al traffico veicolare e pedonale, limitazioni al servizio di trasporto pubblico, con alcune stazioni delle metro chiuse, e il divieto di sorvolo e musei e aree archeologiche chiuse. Agenti e telecamere sui tetti. Tutto questo si è tradotto in cinquemila agenti in strada arrivati da tutta Italia, oltre mille telecamere puntate sui punti nevralgici della città, cecchini e poliziotti della Digos sui tetti per riprendere dall’alto cortei e manifestanti, intere strade chiuse in cui, già da ieri, è vietato parcheggiare e interdette al traffico.
La preoccupazione è alta, hanno riferito i vertici delle forze di polizia e degli 007 convocati ieri mattina al Viminale dal ministro dell’Interno, Marco Minniti, per una riunione straordinaria del Comitato di analisi strategica antiterrorismo (Casa). L’indicazione è stata quella di innalzare ulteriormente il livello di attenzione e rafforzare i controlli sui luoghi affollati.
Gli 007 sul web. L’attentato di Londra non ha modificato in maniera sostanziale l’organizzazione e la gigantesca macchina che si è messa in moto. Unica novità rilevante, appunto, è la creazione di una task force di 007 ed esperti informatici antiterrorismo che, dalle prime ore di giovedì, intercettano senza sosta messaggi su social o sulle pagine web: gruppi eversivi, monitorati costantemente già in tempi normali. Dai profili di sospetti “black bloc” a quelli di affiliati all’estremismo islamico, gli investigatori in tempo reale traducono messaggi criptici in una costante comunicazione con l’Interpol. Un lavoro che coinvolge anche le polizie di altri Stati che si scambiano e trasmettono informazioni che passano sul web, anche se solo allusive, relative al summit di domani.
Il timore è anche quello di possibili gesti emulativi. Quanto accaduto ieri a Westminster, ha spiegato Minniti, conferma “una minaccia che assume sempre più il carattere dell’imprevedibilità: i tempi di reazione si riducono sempre più. Come Nizza e Berlino, sono attacchi compiuti con i mezzi immediatamente disponibili. Noi dobbiamo quindi riflettere su una strategia che sia all’altezza di questa minaccia: come affiancare l’attività di intelligence al controllo del territorio”.
Intanto l’ Enac ha comunicato che lo spazio aereo sarà chiuso su Roma e le zone circostanti. Dalle ore 6 di oggi 24 marzo, alle ore 23 di domani 25 marzo, sono vietati tutti i voli, inclusi quelli con velivoli ultraleggeri e i voli con i mezzi a pilotaggio remoto (droni), in un’area circolare avente un raggio di circa 10 chilometri dal centro della città.
Due le aree di massima sicurezza, la ‘Blue zone’ quella del Campidoglio, e la ‘Green zone‘, che saranno chiuse al transito veicolare a partire dalle 00.30 della notte tra oggi e sabato (nell’area del Campidoglio) e dalle 7.30, fino a cessate esigenze (nell’area del Quirinale).
Serve dunque un monitoraggio stretto sui foreign fighters (poco più di cento quelli che hanno avuto a che fare con l’Italia, ma pochissimi tornati dai teatri di guerra) e sugli ambienti a rischio (dalle carceri ai luoghi di ritrovo degli islamici, ma anche il web) in modo da cogliere per tempo processi di radicalizzazione. Bastano anche cambiamenti nell’aspetto esteriore, la barba che cresce, vestiti più tradizionali, per far scattare un campanello d’allarme.
Ci sono già state 27 espulsioni quest’anno, l’ultima proprio ieri, un tunisino che viveva a Cinesello Balsamo. Ma non basta. Perché possono passare all’azione soggetti insospettabili, che si sono auto-radicalizzati sfuggendo alle ‘antenne’ degli apparati di sicurezza. Per questo serve anche un presidio accurato del territorio. E vigilati speciali sono i luoghi affollati, diventati obiettivo dei jihadisti a Londra come a Berlino e a Nizza.
Impossibile difenderli tutti, se si pensa solo ad una città come Roma, meta di decine di migliaia di turisti ogni giorno. Ecco perché Minniti ha chiesto di rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone anche in vista delle cerimonie di sabato, nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori. Si parla di mete turistiche, monumenti, stazioni, aeroporti, Vaticano, ma anche i posti della movida. Ma, in assenza di segnalazioni specifiche di pericoli dal fronte terrorista, a preoccupare di più in vista delle celebrazioni per i Trattati di Roma, sono i soliti noti: gli antagonisti dei centri sociali più ‘duri’ pronti ad usare i cortei di protesta come ‘scudo’ per violenze di piazza.
Un po’ come è successo all’inaugurazione dell’Expo a Milano, l’1 maggio 2015. Segnali di guerriglia urbana ci sono stati anche recentemente, dagli scontri di Napoli per il comizio di Matteo Salvini, alle contestazioni alla Sapienza al ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli. Si stimano in alcune centinaia i potenziali black bloc da tenere d’occhio sabato. E problemi potrebbe crearne anche l’estrema destra, con Forza Nuova che sfilerà. Non sembrano invece in arrivo presenze significative dall’estero. Si parla di qualche decina di persone. In ogni caso, l’input arrivato alle forze di polizia è quello di essere visibili e rigorose: una gestione dell’ordine pubblico che, come disse lo stesso Minniti dopo gli scontri a Napoli, deve essere improntata ad una “tranquilla fermezza”.
Ma cosa accadrà nel centro blindato della Capitale?
AUTO PRIVATE – Per la giornata di oggi, venerdì 24 marzo, sia la zona blu dell’area Campidoglio sia quella verde, delimitata da via Nazionale, piazza della Repubblica, via Barberini, via Bissolati e via del Corso, saranno totalmente aperte al traffico sia veicolare sia pedonale. Non è prevista nessuna chiusura né di fermate metro, né di negozi e ne di scuole. Sabato 25 marzo, invece, apartire dalle 00.30 sino a cessate esigenze, sarà interdetto il transito privato dei veicoli nell’area Campidoglio (‘Blue zone’).
Fino alle ore 08.00 sarà consentito, esclusivamente per gli operatori della stampa, l’accesso dal varco n. 1, sito in via Luigi Petroselli altezza via di Ponte Rotto. Sempre sabato mattina, dalle 07.30 e sino a cessate esigenze, il transito veicolare sarà interdetto anche nell’area Quirinale (‘Green zone’). Fino alle 11.00 sarà consentito, esclusivamente per gli operatori della stampa, l’accesso dai varchi n. 32 (via della Consulta altezza via del Quirinale) e n. 36 (salita di Montecavallo altezza Piazza del Quirinale).
PEDONI – Per quanto riguarda il traffico pedonale, sabato dalle ore 00.30 sino a cessate esigenze l’ingresso nell’area Campidoglio sarà consentito solo agli aventi titolo previa verifica dei presupposti ed effettuazione di controlli di sicurezza. Nella stessa giornata, dalle 07.30 e sino a cessate esigenze, il transito pedonale nell’area Quirinale sarà consentito solo agli aventi titolo previa verifica dei presupposti ed effettuazione di controlli di sicurezza. I residenti e gli ospiti alloggiati in strutture site all’interno delle due zone potranno comunque uscire dalle aree suddette e farvi rientro.
PARCHEGGI – Entro le 19 di venerdì 24 marzo 2017 tutti i veicoli in sosta (inclusi motoveicoli e ciclomotori) lungo alcune vie dovranno essere rimossi. Anche i cassonetti delle vie percorse dal corteo Eurostop saranno rimossi. Le zone interessate saranno Piazzale Ostiense, via Marmorata e strade limitrofe, Piazza dell’Emporio, lungotevere Aventino e piazza Bocca della Verità. Stessi provvedimenti riguarderanno anche l’area del Campidoglio.
TRASPORTI PUBBLICI – Anche le linee dei mezzi pubblici subiranno delle importanti modifiche. A partire dalle 00.30 di sabato 25 marzo le fermate e i capilinea dei mezzi di trasporto pubblico presenti nelle due aree ‘Blue zone’ e ‘Green zone’ saranno sospese. Inoltre, la fermata ‘Colosseo’ della metro B e le fermate ‘Spagna’ e ‘Barberini’ della metro A rimarranno chiuse a partire dall’ultima corsa della serata di oggi e per tutta la giornata del 25 marzo. Il capolinea del tram 8 sarà spostato alla fermata sita in via Arenula/Cairoli.
VIE DELLO SHOPPING E NEGOZI – Nonostante non sia stato emanato alcun provvedimento per la chiusura dei negozi nelle aree di sicurezza, sono molti gli esercenti che hanno deciso di abbassare le serrande o di restare chiusi. Come i commercianti di Testaccio, che sabato verrà attraversato dal corteo Eurostop. Alla manifestazione che da piazza Porta San Paolo arriverà fino a Bocca della Verità attraversando lo storico quartiere romano, a cui hanno aderito anche i sindacati di base e movimento No Tav, sono attese circa 10mila persone. Un corteo che preoccupa residenti e commercianti, che temono danni alle proprie attività.
MUSEI – Molti i siti archeologi e i musei che tra oggi e domani rimarranno chiusi al pubblico. A partire dalle 19 di oggi e per tutta la giornata di domani saranno chiusi il Foro Romano, il Foro Palatino, i Fori Imperiali, il Foro Traiano i Mercati di Traiano il Teatro Marcello (limitatamente all’accesso di via del Teatro di Marcello) il Colosseo, la Domus Aurea, la Domus Romane i Musei Capitolini, il Complesso del Vittoriano e le Scuderie del Quirinale.
TRASPORTO MERCI – Dalle 06 di oggi e fino alle 24 del 25 marzo sarà vietato il trasporto di merci pericolose (armi, esplosivi, combustibili), in tutta la zona delimitata dalla ztl denominata ‘anello ferroviario’. Dalla mezzanotte sino alle 24 del 25 marzo 2017 sarà vietato l’accesso di qualunque veicolo adibito al trasporto di merci (compresi quelli di massa inferiore alle 3,5 tonnellate) in tutte le ztl del centro storico.
Le sim dei terroristi. Proprio ieri gli agenti della Dia hanno smantellato un’organizzazione criminale impegnata nel traffico di esseri umani, su cui da tre anni stava indagando e trasmesso gli esiti dell’indagine a colleghi europei. Il perché sta in un dettaglio dell’inchiesta. Il pm Carlo Lasperanza ha infatti individuato l’uso da parte di clandestini e trafficanti di 70mila schede anonime e prepagate estere per 300mila euro, messe in funzione con i dati di utenti ignari o sfruttando oltre 40mila documenti d’identità ritenuti falsi. La Dda teme che le schede sospette siano finite nelle mani anche di soggetti vicini ai terroristi, come il tunisino, amico dell’attentatore di Berlino, espulso da Latina. Cinque al momento gli indagati: i tre grossisti e due pachistani, ma migliaia di telefonini “anonimi” sono ormai in circolazione.
ll discorso della sindaca Roma. C’è attesa per il discorso che la sindaca Virginia Raggi farà in apertura dei lavori davanti ai capi di Stato, ospiti di palazzo Senatorio, e previsto per le 10.15. Potrebbe non limitarsi, questo circola in ambienti vicini al 5Stelle, a parole di benvenuto nei confronti dei governatori ma cogliere l’occasione, assai ghiotta, di usare quel palcoscenico e tutta l’attenzione che all’evento sarà dedicata per lasciarsi andare a una tirata antieuropeista, nel Dna del Movimento