ROMA – Migliaia di bandierine gialle e rosse che sventolano in aria e poi un lunghissimo striscione con sopra scritto “Ci hai rappresentato in campo per 18 anni, da oggi la tua curva rappresenterà te per sempre. Siamo tutti DDR“.
Prima del via era stato esposto un altro striscione sempre in Curva Sud con la scritta “Nei giorni belli e in quelli tristi sei stata la bandiera dei veri romanisti!”, mentre in Tribuna Tevere è stata mostrata una gigantografia di De Rossi con sopra lo striscione “Ultras dentro e fuori dal campo”. Non c’è solo il centrocampista però nei pensieri del pubblico dell’Olimpico che non ha fatto mancare numerosi cori di contestazione nei confronti del presidente James Pallotta.
La Curva Sud dell’Olimpico saluta così Daniele De Rossi, all’ultima presenza con la maglia della Roma in occasione della gara col Parma. Prima del fischio d’inizio il capitano è sceso in campo accompagnato dai figli mentre tutto lo stadio intonava il suo nome. Sugli spalti, oltre alla famiglia, anche ex compagni in azzurro come Gigi Buffon e Materazzi, e il ct dell’Italia, Mancini.
Quando entrano le squadre la curva Sud si colora di giallorosso, con migliaia di bandierine con su scritto DDR e la scritta: “Il mio in campo”, “Ultras dentro e fuori dal campo” e “Lode a te, ultimo imperatore”. La pioggia aumentava, ed aiutava a nascondere le lacrime di tanti tifosi, così come sono aumentati anche i cori contro la società per la scelta di non rinnovare il contratto a De Rossi , compreso uno contro Franco Baldini, consulente del presidente.
I tifosi quando è arrivato il momento del saluto finale non trattengono più le lacrime. Insieme a tutti i tifosi presenti all’Olimpico: piange Gaia, figlia maggiore di Daniele, piange sua moglie Sarah , stretta alle braccia della moglie di Florenzi, piange Bruno Conti e piange Francesco Totti.
Sono Conti e Totti loro a premiare Daniele con un numero 16 di cristallo e sono loro ad accoglierlo prima del giro di campo con i compagni, tenendo mano nella mano la sua famiglia. De Rossi trattiene le lacrime, fino all’ abbraccio a Totti, dove non ce la fa più e scoppia a piangere.
E’ una liberazione, per lui e per tutti. Vorrebbero farlo parlare, ma De Rossi non se la sente. Saluta ancora una volta i tifosi, poi scende da solo le scalette degli spogliatoi. E sorride. Il popolo romano lo ama senza se e senza ma. Un amore che i soldi di Pallotta non potranno mai comprare o conquistare.