di REDAZIONE CRONACHE
La Procura di Taranto ha avviato una indagine sulla regata “Sail Gp” competizione velica tra 8 catamarani F50 (fra i quali nessun equipaggio italiano) , manifestazione costata oltre 3 milioni e mezzo di euro di denaro pubblico, a seguito di una serie di esposti e denunce presentate ancor prima che l’evento si svolgesse lo scorso 5 e 6 giugno nel rada del Mar Grande del capoluogo ionico. L’indagine contrariamente a quanto sostenuto dai soliti giornalisti poco competenti e disinformati in materia di procedura penale, che scrivono “non è stato notificato alcun atto a garanzia di persone già iscritte nel registro degli indagati“ quando in realtà la procura ha già iscritto delle persone nel registro degli indagati a modello 21/n.(cioè noti).
Le indagini nascono dalla denuncia presentata dal nostro direttore lo scorso 27 giugno 2020 ( e quindi prima dello svolgimento della regata !)e dagli esposti di alcuni consiglieri comunali dell’opposizione, ed in realtà vede iscritti nel registro degli indagati (atto dovuto della Procura di Taranto) il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, il segretario generale Eugenio De Carlo ed il dirigente Alessandro De Roma.
La notizia era stata diffusa ieri pomeriggio in una videodiretta dal nostro direttore Antonello de Gennaro, che di fatto ha costretto gli altri organi di informazione ad occuparsene, e come sempre nel proprio squallore deontologico-giornalistico i soliti pennivendoli e fotocopiatori non hanno citato la vera fonte. A Taranto i giornali, le televisioni locali falliscono proprio per questo tipo di non-giornalismo.
Il solito Melucci abituato a raccontare “balle” ai giornalisti, questa volta l’ha raccontata al collega Fabio Pozzo del quotidiano LA STAMPA : “Abbiamo una opzione per ospitare una seconda edizione del SailGp e la eserciteremo”.che la tappa di Taranto prevede una fee di 2,5 milioni di euro. “Ne abbiamo recuperato una parte con gli sponsor”. Peccato che in realtà il bando per la ricerca degli sponsor del Comune di Taranto, sia andato deserto !
Incredibile ed a dir poco ridicolo quanto scritto dal corrispondente tarantino dell’ Agenzia ANSA “le fonti inquirenti – interpellate dall’ANSA – mantengono il massimo riserbo e precisano che, al momento, non è stato notificato alcun atto a garanzia di persone già iscritte nel registro degli indagati“. Complimenti ….al decantato “riserbo della Procura” (che da quanto si legge avrebbe in realtà parlato con il giornalista e persino di domenica !) e sopratutto complimenti… a chi scrive senza sapere di cosa scrive. Anche se non è la prima volta per il giornalista. Così come non è la prima volta che il solito magistrato parla con i giornalisti amici di domenica.
Resta da chiedersi se a Taranto in procura siano mai state lette le linee guida del CSM sui rapporti con l’informazione, ma probabilmente per qualcuno è più importante godere personalmente di “buona stampa”, quella in ginocchio che scrive sotto dettatura !