C’è un settore che dal Covid ha tratto solo vantaggi. Si tratta del mondo della nautica da diporto, di cantieri nautici dove vengono realizzate imbarcazioni di dimensioni piccole, medie, grandi e grandissime, cioè di yacht e superyacht, un settore si trovano fuoribordo, gommoni e moto d’acqua. Per molti italiani acquistare o noleggiare una barca è stata una valvola di sfogo, una reazione ai mesi trascorsi nella clausura di Stato, un maniera per sentirsi lontani dall’incubo che ci ha condizionato la vita, ma anche e sopratutto una scelta di libertà. Si può analizzare e spiegare così l’incredibile successo di pubblico riscontrato al Salone della Nautica di Genova, che oggi chiuderà i battenti dopo 6 giorni di assalto dei visitatori agli stand e alle banchine.
In questo scenario il Made in Italy ancora una volta è stato protagonista del settore, con molti cantieri apprezzati dalla clientela nazionale ed internazionale per la propria capacità di assecondare, ed anticipare in molti casi , le aspettative di un mercato che è sempre più esigente nella ricerca di comfort, stile e prestazioni, ma anche di rispetto dell’ambiente. Le aziende del settore nautico continuano a mettere sul mercato novità ed innovazioni, che consentono loro di raccogliere molti ordini di acquisto. Se non vi fossero stati dei problemi di rallentamento per le forniture di diversi componenti, numerose consegne sarebbero state programmate entro la prossima estate 2022, mentre in alcuni casi slitteranno al 2023.
Il ministro Giovannini, presente alla cerimonia inaugurale di Genova, ha riconosciuto i meriti dell’intera filiera affermando che “sostenere il settore è dare opportunità“e ricordando che “il Pnrr prevede investimenti anche nei porti turistici“. Alberto Galassi, ceo di Ferretti Group (holding controllata dal governo cinese), che ha rilevato i marchi Ferretti, Riva, Pershing, Itama, Wally, CRN e Custom Line, sostiene che chi chi stava per fare un passo importante, come l’acquisto di una seconda casa, ha preferito acquistare una barca. Tra i big del settore ha fatto “notizia” il ritorno a Genova proprio di Ferretti Group, che per molti anni aveva abbandonato il salone della nautica italiana, ma quest’anno ed è tornato a posizionarsi accanto ai “big” del settore come i cantieri Azimut-Benetti, Baglietto, Sanlorenzo e gli specialisti delle dimensioni intermedie come Cranchi, Fiart, Invictus, Pardo, Rio, Rizzardi e Solaris, tutti con modelli nuovi, proiettati sulla stagione 2022. Lungo le banchine della fiera ligure hanno recitato il ruolo di autentiche “star” due novità molto attese: il 6X, nuovo top di gamma della Pershing, e il Riva 68 Diable. Insomma, il meglio del Made in Italy. ai quali si sono aggiunti i sempre attivissimi produtto i di gommoni come Lomac, Novamarine, e Pirelli e degli immortali gozzi fiori all’occhiello della cantieristica partenopea
“Le previsioni di crescita del fatturato globale 2021” ha detto Saverio Cecchi presidente di Confindustria Nautica, “ sono del +23,8%. È un momento in cui tutto il sistema si ritrova e spinge la ripartenza del Paese, con benefici anche per l’occupazione e per il turismo nautico”. Il presidente di ICE Agenzia Carlo Maria Ferro, ha evidenziato che “la nautica ha aumentato anche nel 2020 le esportazioni, registrando nel semestre un +17%“.
In questa situazione quasi idilliaca per l’ economia l’unica nota problematica sono state le decisioni dell’ Unione Europea UE, che ha provocato la perdita di almeno 40 milioni di Iva per le casse dello Stato a causa della riforma del leasing. Un problema che è stato posto e sollecitato al rappresentante dell’esecutivo di Governo, sempre sperando che il dossier non vada smarrito nel percorso tra Roma e Bruxelles.
I designer italiani sono ormai fra i protagonisti più ricercati nella nautica mondiale, ed a Genova come a Cannes s’è avuta conferma di questo trend, grazie ai capolavori di design firmati, tutti alla ricerca sempre di nuove innovazioni. Le prue delle imbarcazioni sono sempre meno classiche con ponti super attrezzati , più ampie ed estese le vetrature, con linee slanciate anche in presenza di flybridge, cabine letto super comode quasi come degli appartamenti veri e propri , con piscine, palestre, giochi d’acqua, spa e, in alcuni casi, sale cinema, garage ed eliporti che rappresentano ormai lo standard di ogni superyacht che si rispetti.
“La Liguria si conferma prepotentemente centrale nel mondo della nautica, utilizzando lo sviluppo di questo settore per sviluppare a propria volta il proprio territorio in una serie di progetti integrati da ponente a levante”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti intervenuto ieri pomeriggio al convegno “Liguria hub della Nautica – le grandi trasformazioni urbanistiche in atto: Watefront, Hennebique, Miglio Blu” che si è svolto nell’ambito della kermesse. “Questo Salone ha fatto un salto di qualità – ha aggiunto Toti – non solo perché la nautica cresce, siamo sold out come biglietti e l’economia sta ripartendo ma soprattutto perché questo è diventato un hub di progettazione del futuro, integrato rispetto a tanti progetti in fase di realizzazione che in qualche modo ruotano intorno al mondo della nautica. Credo che qui si siano messe la basi di uno sviluppo armonico di questa regione: parendo dal Miglio Blu in costruzione alla Spezia, diventata il primo distretto della nautica, fino al porto turistico di Ventimiglia, inaugurato all’inizio di questa stagione, tutta la Liguria è coinvolta in questo processo“.
“Qui, in quest’area, siamo nel cuore di quello che sarà lo sviluppo del progetto del nuovo Waterfront di Levante, che ha saputo mettere insieme pubblico e privato, mondo della nautica e mondo dell’edilizia in un progetto straordinario. Tra poco partirà anche Hennebique ed è in corso il progetto del Porto di Rapallo”. Toti ha sottolineato anche l’importanza della formazione professionale, che sarà centrale in vista dello sviluppo futuro del comparto nautico: “Il tema delle risorse umane – ha affermato il governatore della Liguria – è centrale e lo sarà sempre di più. Dobbiamo continuare a lavorare per formare giovani per i mercati che avanzano. Avremmo bisogno che la legislazione del lavoro venga inserita tra le riforme del Pnrr e credo che il governo se ne farà carico ma – ha proseguito – abbiamo bisogno anche di individuare i bisogni delle aziende e formare il personale in quella direzione. Altrimenti correremo il rischio, fondato, di avere un mercato fatto dalla domanda e avere un’offerta non in grado di soddisfare quella domanda, con un’ulteriore corollario negativo in più che sarà l’aumento dei prezzi, della crescita dell’inflazione e dell’intervento degli istituti bancari centrali e quindi con un aumento del costo del denaro. È un circolo vizioso che non dobbiamo innescare e, anzi – ha concluso – dobbiamo creare manodopera per soddisfare la domanda crescente a prezzi il più possibile stabili per garantire un lungo periodo di sviluppo”.
Al Salone Nautico di Genova alla presenza dell’Ammiraglio Nicola Carlone, Comandante Generale della Guardia Costiera, e del Contrammiraglio Sergio Liardo Direttore Marittimo della Liguria, e del Capitano di Vascello Cosimo Nicastro Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, sono stati illustrati i risultati dell’attività svolta, ed il bilancio dell’operazione estiva “Mare Sicuro“ in mare e lungo la costa, nella stagione appena conclusa, con i numeri dell’estate 2021 degli italiani.