Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri , Claudio De Vincenti (a destra nella foto) ha convocato per domani pomeriggio in Prefettura il tavolo istituzionale. All’ordine del giorno, lo stato di avanzamento del CIS il Contratto istituzionale di sviluppo dell’area sottoscritto a dicembre 2015 tra Governo centrale e istituzioni locali, il quale con l’evidente scopo di accelerarne la spesa , riprogramma e riassegna alla città di Taranto circa 850 milioni di risorse pubbliche già previste ed inutilizzate dagli enti locali, a causa anche dalla mancanza di competenze tecniche ed amministrative dei funzionari locali.
Le priorità del CIS sono il recupero della Città vecchia per il quale è stato già bandito il concorso internazionale di idee, il rilancio del porto, le infrastrutture, il risanamento ambientale, la riqualificazione urbana, la valorizzazione della parte dell’Arsenale militare non più adibita alle lavorazioni e alle manutenzioni navalmeccaniche ormai trasferitesi rtutte in Liguria, come percorso museale di archeologia industriale
La riunione di lunedì è la prima che viene convocata dopo la pausa estiva. L’ultima infatti si tenne a Taranto lo scorso 29 luglio, alla presenza anche del presidente del consiglio dei ministri Matteo Renzi, accompagnato dallo stesso De Vincenti affiancato dai ministri Graziano Delrio (infrastutture e trasporti) e Dario Franceschini (beni culturali e turismo) , del vice ministro Teresa Bellanova (sviluppo economico) , in occasione della quale si riscontrò come una serie di progetti finanziati dal Contratto istituzionale fossero stati avviati, e cioè in particolare delle opere portuali, di alcuni interventi di bonifica ambientale previsti nel quartiere Tamburi e della Città vecchia di Taranto. Per il concorso internazionale sul risanamento della Città vecchia , sulle 46 proposte giunte ad Invitalia al momento , diverse delle quali pervenute anche dall’estero, 20 sono state selezionate per la fase finale.
I sindacati provinciali e regionali di Cgil, Cisl e Uil, prendendo atto sia del CIS, il contratto istituzionale per Taranto, che del Patto per la Puglia (oltre 3 miliardi di risorse, comprese quelle Cipe), chiedono in occasione del vertice di lunedì sia possibile attivare “i progetti di riconversione e riqualificazione industriale la cui finalità è quella di agevolare gli investimenti, anche a carattere innovativo, nonché la riconversione industriale e la riqualificazione economica-produttiva dei territori interessati, mantenendo gli stessi assetti o creando occupazione aggiuntiva“, essendo stata riconosciuta Taranto area “di crisi industriale complessa” , hanno inviato il nuovo documento al Governo ed alla Regione Puglia, sostenendo che l’accordo di programma è ora lo strumento “attraverso il quale vengono esplicitati gli obiettivi di riconversione e riqualificazione e indicati i fabbisogni, anche infrastrutturali, di riqualificazione“
Secondo i sindacati confederali ,sarebbe necessario anche “affidare contemporaneamente ad un tavolo di coordinamento interministeriale (Sviluppo, Infrastrutture, Lavoro, Regione Puglia) presso la Presidenza del Consiglio, la verifica delle migliori condizioni per il rilancio, la realizzazione dei progetti di riqualificazione» e «rimodulare l’intervento degli ammortizzatori sociali in rapporto con lo stato di progettazione degli interventi e dei tempi di realizzazione dei progetti già definiti”.