di Silvia Signore ed Antonello de Gennaro
Olly , nome d’arte di Federico Olivieri, nato nel 2001, l’idolo dei ragazzini, fenomeno delle classifiche dalla faccia pulita ha sbancato anche qui, ed è il vincitore della Settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Balorda Nostalgia“ . Al secondo posto Lucio Corsi. Al terzo posto Brunori Sas, mentre Fedez finisce al quarto posto. è Simone Cristicchi chiude la cinquina . Olly aveva partecipato a Sanremo Giovani nel 2022 con il brano “L’anima balla“, che l’ha condotto in gara all’Ariston nel 2023 con l’inedito “Polvere“.
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Questa “cinquina” in classifica ha suscitato la veemente reazione del pubblico del Teatro Ariston con una marea di fischi, ‘buu‘ e cori di dissenso, per acclamare invece Giorgia e Achille Lauro. Giorgia quando aveva finito di cantare “La cura per me“, tutto l’ Ariston si è alzato in piedi per ringraziarla, e lei molto emozionata ha ringraziato l’orchestra. La classifica ha visto Giorgia al 6° posto, fuori dalla zona premi, seguita da Achille Lauro al 7°, nonostante entrambi erano dati per vincitori di questa competizione musicale. Ala lettura della classifica dal 6° al 29° posto i brusii del pubblico sono stati molti.
“È una di quelle cose che sembra non sia vero quando capita: sono molto contento, grandi! Grazie al maestro Pallotti alla direzione, all’orchestra, a voi”. Sono state queste le prime parole di Olly subito dopo la vittoria, il quale si è poi rivolto a Lucio Corsi, secondo classificato: “Grande Lucio, sei un cantautore potentissimo, e così tutti i membri del cast fantastico di questo festival. Ciao ma’, ciao pa’, è assurdo ma è successo”.
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“Gli ascolti non mi interessano, li leggerò alle 11 del mattino dopo“ aveva detto Carlo Conti direttore artistico e conduttore del Festival della Musica Italiana in occasione della conferenza stampa inaugurale di Sanremo 2025 ed erano stati pochi, in quell’occasione, a credere alle parole di Conti, anche perchè, non era facile credergli completamente: la Rai i risultati se li aspettava. In ogni caso, né il conduttore, né la Rai stessa alla fine del Festival 2025 possono dirsi delusi: Carlo Conti ha realizzato numeri da record, a suo dire senza avvertire nessuna competizione con il predecessore Amadeus. La serata finale del Festival ha registrato il 73,1% di share con 13 milioni 427 mila spettatori.
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Siamo arrivati quest’anno al Festival di Carlo Conti dopo cinque annate consecutive (2020-2024) del Festival di Sanremo condotto da Amadeus . I due conduttori hanno, come è evidente, degli stili personali di conduzione molto differenti, così come metodologie differenti di gestire il tempo proprio come anche quello degli artisti e degli ospiti. Amadeus si dilungava spesso e volentieri in chiacchiere con chi condivideva il palco con lui , facendo passare di buon grado anche i monologhi, mentre quest’anno Conti ha cambiato totalmente stile e tempi di conduzione del festival abolendo rigorosamente i monologhi al punto che Geppi Cucciari lo ha preso in giro ( “Te lo buco quell’orologio, sei fastidioso”, gli ha detto Geppi, scherzando seriamente ), ma bisogna riconoscere che con i suoi tempi di conduzione Carlo Conti non ha mai sforato i tempi della scaletta.
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D’altro canto i numeri hanno parlato chiaramente. La serata dei “duetti” ha raggiunto picchi di ascolto mai raggiunti prima nella storia del Festival di Sanremo: 13.575.000 spettatori con il 70,8% di share. Sopratutto se confrontati con quelli dell’ anno precedente la quarta serata del festival 2024 condotta da Amadeus aveva raggiunto 11 milioni 893mila, con il 67.8% di share risultati della media più alta dell’era Auditel, ed anche considerando la sola visione sulla tv tradizionale, la media era stata del 70.4%.
La Rai ha reso noto che il picco di ascolti in valori assoluti è stato raggiunto alle 21:57, con 18 milioni di spettatori durante l’esibizione “pugliese” di Serena Brancale con Alessandra Amoroso che hanno cantato insieme il brano “If I ain’t got you” di Alicia Keys. Il picco in termini di share è stato raggiunto invece all’1:24 di notte, con il 76.1% in occasione della premiazione delle due “regine” della serata, e cioè Giorgia e Annalisa, che hanno superato tutti gli altri “duettanti” con la loro bellissima interpretazione di Skyfall, brano di Adele che aveva vinto un Oscar.
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Ma anche le prime tre puntate del Festival di Sanremo hanno segnato numeri importanti. Martedì 11 febbraio nella serata del debutto, davanti ai televisori di tutt’ Italia vi sono stati 12.600.000 telespettatori in media con il 65,3% di share (con la total audience), mentre il giorno dopo, mercoledì 12 si sono incollati agli schermi 11.700.000 telespettatori (raggiungendo il 64,5% di share). Giovedì 13, invece, si è riscontrato un previsto calo fisiologico con 10.700.000 telespettatori, con il 59,8% di share.
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Sicuramente quello appena conclusosi non è stato un Festival entusiasmante e tantomeno frizzante, piatto e prevedibile, che ha avuto pochi momenti di reale comicità, grazie ai brillanti co-conduttori Geppi Cucciari e Nino Frassica, con ospiti, come Roberto Benigni, o di vero spettacolo, come l’esibizione di Jovanotti, dei Duran Duran, che sono stati il vero “colpaccio” di Carlo Conti. Legittimo interrogarsi, come mai questo appena conclusosi è stato il Festival dei record d’ascolto ? Mentre il Festival del 2024 finiva alle 2, quello del 2025 all’1.20: ed a quell’ora della notte, e 40 minuti fanno una bella differenza.
Una prima spiegazione arriva dai numeri e quindi reale, dovuta al nuovo sistema di rilevamento dell’ Auditel, la società che gestisce il più importante sistema di raccolta dati televisivi e radiofonici in Italia. Dallo scorso dicembre 2024, infatti, è stata introdotta la cosiddetta “total audience“, che, rispetto a quanto avveniva in precedenza, non tiene conto soltanto degli spettatori che guardano il Festival in televisione, ma anche di quelli che lo fanno attraverso dispositivi digitali come smartphone, tablet e pc in modalità live. In pratica, tutto ciò che consiste di assistere al festival, anche se non sul televisore.
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Alessia Marcuzzi, stasera è stata sempre un po’ sopra le righe, cadendo addirittura sulle scale. Una Marcuzzi maldestra che lanciava complimenti assortiti per i vari cantanti in gara, cosa che ha fatto rabbrividire Carlo Conti che infatti l’ha bloccata. Sicuramente la meno efficace delle conduttrici, a pari merito con Elettra Lamborghini.
Com’è facile dedurre, lo scenario degli spettatori, si è amplificato molto di più rispetto alla precedente rilevazione: ai 45 milioni di apparecchi televisivi presenti nelle case degli italiani si sono aggiunti circa 75 milioni di nuovi schermi connessi in diretta. Un’unica nota stonata nel Dopofestival: la presenza dell’ “alzapalette” Selvaggia Lucarelli, (che qualcuno continua a “spacciare” come giornalista senza che lo sia !) la quale lasciatecelo dire poteva restarsene a casa con le sue palette e con il suo fidanzato e risparmiare il pubblico televisivo notturno dalle sue battute tanto inutili quanto acide e fuori luogo. La simpatia non è nelle sue corde.
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Ad Antonello Venditti il premio alla carriera
Antonello Venditti è stato invitato a Sanremo 2025 per ricevere il premio alla carriera ha cantato due dei suoi brani più iconici: “Ricordati di me” ed “Amici mai” . “Il miracolo del tutto bellissimo – ha svelato Venditti – l’ha fatto Carlo . A Natale è andato in una chiesa e ha trovato in quella chiesa, la sera di Natale, dei ragazzi che cantavano la mia canzone Stella. Mi ha mandato il filmato. Ho pensato che fosse un segno del destino. Mi trovo bene qui, non sono ostile: sono inclusivo“. Venditti poi ha aggiunto: “Andando andando la storia si fa in divenire. Questo è un altro step della mia storia, che non finisce. Il passato è passato, ma ci deve portare a un futuro di speranza, più bello di quello che stiamo vivendo. Mi spinge a vivere e vuol dire soffrire, lottare per le proprie idee, cadere e rialzarsi, chiedere scusa”.
Questa la classifica finale
Marcella Bella è stata la “pecora nera” classificata all’ultimo posto, delusione Rkomi al penultimo, la rivelazione Joan Thiele si piazza solo ventesima, mentre Rose Villain è 19esima, i Kolors con il loro tormentone sono quattordicesimi, Elodie si piazza solo al dodicesimo, e il decimo i Coma_Cose di Cuoricini.
1 – Olly
2 – Lucio Corsi
3 – Brunori Sasa
4 – Fedez
5 – Simone Cristicchi
6 – Giorgia,
7 – Achille Lauro
8 – Francesco Gabbani
9 – Irama
10 – Coma Cose
11 – Bresh
12 – Elodie
13 – Noemi
14 – The Kolors
15 – Rocco Hunt
16 – Willie Peyote
17 – Sarah Toscano
18 – Shablo
19 – Rose Villain
20 – Joan Thiele
21 – Francesca Michielin
22 – Modà
23 – Massimo Ranieri
24 – Serena Brancale
25 – Tony Effe
26 – Gaia
27 – Clara
28 – Rkomi
29 – Marcella Bella
Brunori Sas ha vinto il “premio Sergio Bardotti” per il miglior testo con “L’albero delle noci”. A Simone Cristicchi, il “premio Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione musicale va a “Quando sarai piccola” . A Lucio Corsi il premio della critica Mia Martini per “Volevo essere un duro” . Anche premio Lucio Dalla della sala stampa va a Simone Cristicchi per “Quando sarai piccola“. Giorgia ha ricevuto invece un riconoscimento, il premio Tim assegnato da tutti gli utenti del gestore telefonico, e rientrata in sala ha ricevere un autentica ovazione della platea che le urlava applaudendola: “Hai vinto“: lei, intimamente e probabilmente delusa, si commuove e piange per l’emozione.