di Silvia Signore
Ricordate le affermazioni-annuncio della Santanchè ? “Ho venduto le mie quote del Twiga. A chi? Questo non vi riguarda, l’ho fatto” ed invece ecco rivelato il mistero creato stamattina in un’intervista dal ministro del Turismo. Daniela Santanchè ha ceduto il 44,10% delle azioni del Twiga di Forte dei Marmi intestate alla Immobiliare Dani srl ed alla Thor srl, lo stabilimento balneare-turistico dei vip creato da Flavio Briatore. Quote cedute guarda caso metà allo stesso Briatore e l’altra metà al suo fidanzato Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena. Ritenendo così di aver annullato il conflitto d’interesse successivo alla sua nomina a Ministro del Turismo.
Il conflitto di interesse della Santanchè era sorto dopo la sua nomina a ministro nel governo Meloni, motivo per cui ha lasciato al ministro Musumeci la delega sulle spiagge visto che il Twiga è anche uno stabilimento balneare molto frequentato dal jet set: a fronte di un canone di concessione di 17.600 euro l’anno, realizza un fatturato di 4 milioni, e come tutti gli altri stabilimenti balneari simili è nel mirino dell’Europa per il mancato rispetto della Direttiva Bolkestein sulla concorrenza.
Dopo aver inizialmente affermato a caldo che avrebbe mantenuto la partecipazione nel Twiga, probabilmente consigliata e sollecitata in tal senso è ritornata sui suoi passi trovando una soluzione amichevole-familiare che però non annulla del tutto i conflitti d’interesse. La Santanchè al momento si trova al centro del polverone per la gestione fallimentare della società Visibilia editore, della quale è stata azionista sino ad ottobre, attualmente oggetto di una richiesta di fallimento avanzata dalla Procura di Milano.
La cessione di quote è avvenuta davanti al notaio Paola Casali di Milano che ha redatto tre documenti, di cui il quotidiano romano Il Messaggero è venuto in possesso.
La Santanchè ha reso noto infatti di essersi spossessata del pacchetto azionario nel Twiga per evitare conflitti di interesse, ma l’operazione in realtà suscita più di qualche dubbio ed imbarazzo persino nella compagine di governo, considerati che gli acquirenti sono a lei legati da vincoli di affari e affettivi. Prezzo: 1,4 milioni per l ’11,025% ceduto alla società lussemburghese Majestas di Flavio Briatore, da pagare in due rate. Invece il suo compagno Dimitri Kunz ha acquisito il restante 11% in due operazioni distinte: la prima del 3,75% tramite la Thor che era titolare della nuda proprietà dell’intero 22,05% della ministra a un prezzo di 487.500 euro, la seconda del 7,275% attraverso Modi srl di cui è amministratore unico per 945.800. A seguito del rimpasto azionario, la Majestas di Briatore è salita al 56,9%, mentre la quota restante è di Thierry Bruno Thierry Sebastien (10%), della Thor srl e della Modi entrambe con rappresentante legale Dimitri Kunz d’Asburgo Lorena. La Santanchè ha portato a casa sulla carta (non potendo chi scrive avere visione dei relativi bonifici di pagamento) circa 3 milioni.