Nel nuovo calendario fiscale sono previsti dei periodi di tregua per i contribuenti nei mesi di agosto e dicembre, come ufficializzato dal Decreto Legislativo n.1 dell’8 gennaio 2024 pubblicato su Gazzetta Ufficiale. Non bisogna però rilassarsi troppo: lo stop, infatti, non coinvolge direttamente tutti i termini previsti per i due mesi.
Ad essere interessati dal blocco sono solamente gli avvisi bonari e le lettere di compliance che vengono inviate dall’Agenzia delle Entrate. Sarà, infatti, quest’ultima a dover bloccare l’invio di una serie di atti nei periodi compresi tra il 1° ed il 31 agosto e tra il 1° ed il 31 dicembre. Lo stop coinvolgerà direttamente: eventuali comunicazioni derivanti dagli esiti dei controlli effettuati automatizzati del Decreto n. 633 del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972; eventuali comunicazioni che scaturiscano dai controlli formali che vengono effettuati ai sensi dell’articolo 36-ter del Decreto n. 600 del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973; le comunicazioni che scaturiscono dagli esiti della liquidazione delle imposte dovute che risultino essere assoggettate a tassazione separata, così come è previsto dall’articolo 1, comma 412, della Legge n. 311 del 30 dicembre 2004; gli inviti che sollecitano agli adempimenti previsti dall’articolo 1, commi da 634 a 636, della legge n. 190 del 23 dicembre 2014.
Dove non si applica il blocco
Bisogna sottolineare nuovamente che alla sospensione di alcuni adempimenti nel corso dei mesi di agosto e settembre non corrisponde uno stop dei pagamenti. È altresì vero che le disposizioni previste con il Decreto Legislativo n. 1/2024 vanno ad affiancarsi ad altre che risultano essere già in vigore ad oggi . Il blocco dei versamenti risulta essere già previsto da altre due disposizioni, che prevedono dal 1° agosto al 4 settembre un blocco per il versamento di somme che siano dovute a vario titolo. In altre parole, per il mese di agosto sussiste già una sospensione dei pagamenti.
Non è previsto alcuno stop per quanto riguarda il mese di dicembre . Questo continuerà ad essere uno dei mesi più pesanti per gli intermediari fiscali e per i contribuenti, che sono chiamati ad occuparsi di una serie di scadenze.
Lo stop previsto per i mesi di agosto e dicembre prevede che la sospensione si vada ad applicare alle comunicazioni e alle segnalazioni che riguardano gli avvisi bonari. Lo stop coinvolgerà anche le comunicazioni degli esiti dei controlli automatizzati e dei controlli formali, mandando in pausa anche gli avvisi degli esiti della liquidazione delle imposte relative a quei redditi che rientrano nella tassazione separata e le lettere di compliance. Attenzione: questi adempimenti vengono sospesi, salvo che non si presentino dei casi di indifferibilità e urgenza.
Il nuovo calendario 2024 per le scadenze fiscali
È bene ricordare che il nuovo calendario 2024 prevede che la dichiarazione dei redditi delle persone fisiche venga presentata entro il 30 settembre (non più, quindi, entro il 30 novembre). La novità riguarda sia il Modello 730 che il Modello Redditi. Altre novità riguardano i versamenti rateali delle imposte: completamente eliminato l’obbligo di esercitare l’opzione per la rateizzazione; viene aggiunta un’ulteriore rata con scadenza il 16 dicembre; unificato il termine di versamento per tutte le rate. Dunque, tutte le rate potranno essere versate entro il 16 di ogni mese, indipendentemente dal numero di rate che è stato richiesto.
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