Uscendo dal penitenziario di San Vittore, dove era avvenuto l’interrogatorio di Basciano davanti alla Gip Anna Magelli , il suo difensore Leonardo D’Erasmo aveva dichiarato ai cronisti: “Alessandro ha ribadito la sua estraneità ai fatti contestati. È stupito di trovarsi in questa situazione”aggiumgendo: “È stato utilizzato come capro espiatorio per qualcosa che non ha commesso”. Basciano era stato tratto in arresto dai Carabinieri su richiesta dalla procura di Milano, alle 18 di giovedì scorso e quindi, dopo 48 ore di custodia cautelare a San Vittore., è stato scarcerato dalla stessa Gip che aveva disposto il suo arresto. A favore della scarcerazione si era pronunciato anche il pm, che aveva ritenuto sufficiente la misura di divieto di avvicinamento alla donna.
Nell’ordinanza firmata ieri sera, la gip Anna Magelli scrive che Basciano “ha fornito la propria dettagliata e circostanziata ricostruzione dei fatti, negando di avere mai usato violenza fisica nei confronti della ex compagna“, così come nei confronti di un amico della sua ex compagna. “Devo fare un plauso di cuore al giudice – ha dichiarato l’avvocato D’ Erasmo -, che ha avuto il coraggio di revocare immediatamente l’ordinanza che aveva emesso“.
Basciano insieme al suo difensore ha esibito una cronologia di screenshot delle chat che aveva avuto con la Codegoni dalle quali, evidenzia la gip Magelli , è emersa una “relazione certamente non caratterizzata da uno stato di paura e/o timore in capo alla Codegoni e, pertanto, sembra poco compatibile con il turbamento e la paura che tipicamente conseguono» al reato di atti persecutori”. Sophie Codegoni inoltre, “dopo aver accettato un prezioso dono da parte dell’indagato e una lettera a lei indirizzata, gli esprime commozione e svolge una serie di considerazioni sul loro precedente rapporto facendo riferimento a colpe e responsabilità reciproche“.
Quest’ultima comunicazione fra Basciano e la Codegoni risale allo scorso 11 novembre, cioè tre giorni prima che la showgirl presentasse una nuova querela nei confronti del padre di sua figlia. Per la Gip Magelli, inoltre “pare poco credibile che la Codegoni vivesse in costante stato di ansia e di paura» visto che ancora il 12 e 13 novembre continuava a chattare con l’uomo scambiandosi messaggi che «denotano un rapporto sereno e non connotato da quella costante paura” che la ragazza aveva manifestato nella propria denuncia del 14 novembre. “Da tutte le prove che abbiamo presentato in interrogatorio oggi – afferma l’avvocato D’Erasmo – è emerso che la versione di Sophie non corrisponde alla verità e l’abbiamo provato. Lei due giorni prima si è presa una borsa Chanel da 8000 euro da Alessandro, se hai paura di un uomo così violento che ti stalkera, non accetti le sue attenzioni”. Il legale ha anche dichiarato che tra le prove a difesa c’è anche un bigliettino di Codegoni che lo ringrazia per il regalo: “Il mio assistito non è il carnefice descritto in questi giorni, così come lei non è una vittima”.
Al termine dell’interrogatorio di garanzia sono stati depositati dalla difesa di Basciano una serie di testi risalenti al periodo fra febbraio e marzo 2024 relativi alla remissione della querela di dicembre 2023 depositata a quel tempo dalla Codegoni, allorquando quando questa “dichiarava espressamente che lei e l’odierno indagato avevano ripreso la relazione sentimentale e stavano vivendo in armonia il loro rapporto genitoriale, oltre che di coppia”.
La scarcerazione di Alessandro Basciano è sicuramente un successo in questa prima fase del suo difensore, l’avvocato Leonardo D’Erasmo, il quale, come evidenzia la stessa Gip Magelli, ha trasmesso anche la remissione della prima querela presentata dalla Codegoni il 9 dicembre del 2023, accludendo la contestuale accettazione di Basciano e la denuncia della donna. Il giudice ha evidenziato, nella propria decisione, come nonostante Basciano abbia avuto avuto condotte “connotate da scompostezza verbale ed espressioni irriguardose” la Codegoni, nella sua ultima querela del 14 novembre scorso, non aveva fatto alcun ritiro all’avvenuta remissione della precedente querela, invitando la procura a compiere necessari “approfondimenti investigativi” al fine di “riscontrare la versione difensiva” dell’uomo “onde anche eventualmente riscontrare la versione difensiva fornita dallo stesso Basciano – sia venuto meno il requisito della gravità” che aveva portato alla misura della custodia cautelare in carcere.
“Ho sempre protetto Sophie in quanto mamma della mia bambina”, ha detto Basciano ai cronisti all’uscita del carcere, “Ho perdonato tutto, sono stato zitto fino ad adesso e mi sono fatto pure il carcere a gratis, ma mi sono rotto. Non avrò pietà di niente e smentirò tutto dalla A alla Z, tutte le accuse, tutti i titoli che andrò a leggere. Farò vedere chi sono io e chi sono le persone che sono dall’altra parte che hanno fatto questa cosa. Se una persona non sa cosa vuole nella vita, non può far passare i guai a un ragazzo come me, che si è fatto il mazzo dalla mattina alla sera per lei, per me e per la famiglia. Io sono un papà e mi sono sempre comportato bene“.