di Valentina Rito
È stata la reazione del medico Lorenzo Spaggiari, direttore del programma Polmone e della divisione di Chirurgia Toracica dello Ieo di Milano a far incastrare lo scippatore che gli aveva strappato il Rolex Daytona dal polso. È la notte tra giovedì e venerdì scorso quando il medico si trovava alla guida della sua auto in zona San Babila nel cuore di Milano, si è visto affiancare da uno scooter con due persone a bordo. Al loro pretesto di chiedere un’indicazione stradale ha fatto seguito un gesto fulmineo del passeggero del motorino per cercare di strappare dal polso del medico il prezioso orologio.
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Il cinturino si è spezzato ed il medico ha resistito al primo assalto, vedendosi costretto a mollare dopo che il rapinatore lo ha morso alla mano riuscendo a sfilargli il prezioso Rolex. Nella breve e concitata colluttazione Spaggiari è riuscito a sfilare il casco al suo aggressore che si è dato alla fuga senza preoccuparsi di recuperarlo.
Sul posto sono intervenute le pattuglie delle Volanti e i poliziotti dei Falchi della Squadra mobile di Milano. Il casco è stato portato la notte stessa all’esame degli specialisti della Polizia Scientifica che dopo alcune ore hanno scovato ed isolato un’impronta digitale. È stata la banca dati delle forze dell’ordine a fornire il nome e cognome di quell’impronta.
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Ieri il professor Spaggiari, ordinario all’università Statale, è stato convocato negli uffici della sezione Antirapina della Mobile di Milano dove gli investigatori, diretti dal primo dirigente Marco Calì e dal funzionario Francesco Federico, gli hanno visionare una serie di fotosegnaletiche. Il chirurgo oncologico non ha avuto dubbi indicando la foto corrispondente al 27enne proprietario di quell’impronta digitale lasciato sul casco. “Ci tengo a dirlo, ho trovato dei poliziotti bravissimi, ragazzi stupendi che mi hanno tranquillizzato e hanno cominciato a lavorare sulle tracce. È stato, e parlo da esperto, come affidarsi a un medico empatico, che è il 50 per cento della cura. Solo che noi medici lavoriamo sulla disperazione delle persone, e diamo speranza. Loro lavorano sulla parte peggiore dell’umanità. Chapeau, li ringrazio” racconta il prof. Spaggiari. Conseguentemente alle indagini della Mobile, il procuratore aggiunto della procura di Milano Laura Pedio ed il pm di turno Letizia Mocciaro hanno emesso un decreto di fermo per il sospettato.
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Nel pomeriggio di ieri una pattuglia della sottosezione della Polizia stradale di Caserta Nord ha fermato una Citroen C3 sull’ autostrada A1 in direzione Sud , nel tratto compreso tra gli svincoli di Capua e Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Gli agenti, insospettiti dal tentativo di accelerare ed evitare l’alt, sono riusciti a fermare l’auto per identificare i due occupanti, e dopo aver Inserito i loro dati nel terminale di bordo hanno scoperto che sul conducente della Citroen pendeva um provvedimento di cattura.
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A quel punto è stato eseguito un controllo accurato della macchina ed una perquisizione personale dei due fermati. Il conducente, il 27enne Matteo Cammarota, napoletano con precedenti specifici, nascondeva in un piccolo marsupio, il Rolex Daytona Chocolate scippato al professor Spaggiari e col cinturino ancora rotto: un rapido incrocio di dati con i colleghi della sezione Antirapine della Mobile di Milano e Cammarota viene tratto in stato di fermo, mentre un altro orologio, V. S . il passeggero 20enne, viene indagato a piede libero per rapina e ricettazione, visto che sotto il tutore al ginocchio nascondeva un Patek Philippe mai denunciato. Entrambi gli orologi valgono circa 80 mila euro. Per il ventisettenne è scattato l’arresto. Per il più giovane al momento solo una denuncia per ricettazione in attesa degli approfondimenti degli inquirenti.