ROMA – “E’ un passo in avanti per offrire un’altra immagine del calcio”, ha detto questo pomeriggio il ministro dello Sport, Luca Lotti prendendo la parola in pieno accordo con il collega Marco Minniti, Ministro dell’Interno, in occasione della presentazione nella sede della Figc a Roma il “Protocollo d’intesa” con Federcalcio e Coni. Un occasione per l’annuncio ufficiale e per mettere le firme davanti alle telecamere e, ma i contenuti della riforma erano noti: entro tre anni, basta con la tessera del tifoso, che al massimo diventerà uno strumento per il marketing delle società, come ha spiegato Daniela Stradiotto, capo dell’Osservatorio nazionale per le Manifestazioni sportive, che per mesi ha lavorato all’intesa, insieme alla Federcalcio.
Previste altre novità che contribuiranno migliorare la fruibilità degli stadi, A partire dalla possibilità dell’acquisto libero dell’abbonamento e del biglietto, il giorno della partita, ma con un criterio di gradimento della società, fermo restando la nominatività del tagliando, il posto fisso e, per le partite a rischio, l’incedibilità del biglietto. La vendita dei biglietti del settore ospiti invece come al solito, chiuderà alle 19 del giorno precedente della partita. Prevista l’ eliminazione dei voucher (mini abbonamenti che erano svincolati dalla tessera del tifoso), eliminazione della campagna ‘Porta un amico allo stadio‘ e abbonamento libero.
Il Ministro dello Sport Luca Lotti nel suo intervento ha detto che “Promuovere la socialità , offrire una nuova immagine del calcio e ricondurlo a una dimensione di festa e condivisione sono alcuni dei punti per me fondamentali da perseguire con tenacia durante il mio mandato. Con coraggio e con un fruttuoso gioco di squadra assieme al Ministro Minniti, alla FIGC e al CONI abbiamo intrapreso un percorso in questo senso. Abbiamo prima rimosso le barriere dallo Stadio Olimpico; ora facciamo concretamente un ulteriore passo in avanti per riportare allo stadio le famiglie, le giovani generazioni di appassionati, per sostenere quel senso di inclusione che lo sport favorisce“.
Il Ministro Marco Minniti ha sottolineato che “Con il Protocollo sottoscritto oggi vogliamo tutelare i tifosi e lo sport, facilitando l’accesso e la partecipazione dei tifosi sani e escludendo i violenti. Con i tifosi si può e si deve dialogare e lavorare, con i violenti deve esserci invece tolleranza zero. Gli obiettivi sono chiari: riportare al centro dell’evento calcistico la passione, il divertimento e la partecipazione attraverso il ritorno delle famiglie allo stadio, il contenimento dei costi sociali e il miglioramento dell’accessibilità e fruibilità degli stadi. Tutto ciò si svilupperà con la facilitazione delle procedure di acquisto dei biglietti e la valorizzazione degli steward e degli SLO (supporter liaison officer)”.
Michele Uva direttore generale della Figc , anticipando alcuni dei punti contenuti nel protocollo di intesa ha sottolineato il “rilancio della gestione, tra partecipazione e semplificazione, quale naturale evoluzione di un percorso intrapreso qualche anno fa che si articola su tre aree: l’impiantistica sportiva, l’organizzazione e la fruibilità. Sul ticketing c’è l’evoluzione della tessera del tifoso, con l’acquisto libero dei biglietti delle partite non a rischio e l’acquisto libero dell’abbonamento e l’introduzione del meccanismo del gradimento. Soprattutto, la società sarà libera di revocare l’abbonamento ai tifosi ritenuti non graditi“.
Il Protocollo rafforza la cornice di legalità e gli strumenti che consentono l’implementazione di un nuovo modello di gestione organizzativa. Non si fa nessun passo indietro sulla sicurezza: si guarda avanti pianificando nei prossimi tre anni modalità più dirette e snelle per favorire l’accesso e la partecipazione alle gare, anche semplificando le procedure di acquisto dei biglietti e degli abbonamenti. Si tratta di un processo di ‘normalizzazione’ nel quale comunque è riservata la facoltà, per determinate partite valutate a rischio dall’Osservatorio, di far valere alcune cautele già sperimentate negli ultimi anni.
Si tratta di un documento che aggiorna in maniera sensibile l’attuale disciplina ed è frutto di un lavoro di diversi mesi ad opera degli uffici della Federcalcio e dell’Osservatorio Nazionale per le Manifestazioni Sportive. Il nuovo vademecum muove i primi passi in conseguenza del miglioramento complessivo dei dati sulla sicurezza in occasione di eventi calcistici, dell’adozione da parte della FIGC di norme che responsabilizzano e professionalizzano figure centrali come lo steward ed il supporter liaison officer (SLO), e dell’adeguamento agli standard europei dei criteri infrastrutturali nei campionati professionistici (entro 3 anni).
Il Presidente del Coni, Giovanni Malagò, auspica in una rivoluzione, sottolineando la necessità di un miglioramento strutturale degli stadi, antica “piaga” del calcio italiano. “Oggi è una bella giornata per il calcio è per lo sport in generale – ha sottolineato Malagò – Per molti anni abbiamo vissuto stagioni difficili e i provvedimenti presi in passato sono stati dolorosi e difficili da prendere. Come CONI non posso che fare i complimenti e dire bravi e grazie al Ministro dell’Interno, Marco Minniti, alla Responsabile dell’Osservatorio Daniela Stradiotto, al Capo di Polizia, Franco Gabrielli, al Comandante Generale dei Carabinieri Tullio Del Sette, alle forze militari e dell’ordine e alla Federazione e alle sue componenti. E grazie al Ministro per lo Sport, Luca Lotti, per la forte presa di posizione sulle barriere che ha messo in moto un percorso virtuoso. È un vero cambiamento culturale di cui dobbiamo prendere atto, per qualche anno si è voluto rendere più difficile l’accesso agli stadi, oggi si punta sull’inclusione. Sono stati persi degli spettatori in controtendenza con gli altri campionati europei, da oggi si comincia a risalire la china”
“Tutti i provvedimenti presi – ha continuato il numero uno del CONI – sono di buonsenso ora sta alle società essere maggiormente responsabilizzate. Questo nuovo protocollo può aprire anche delle possibilità ai giovani che si vogliono formare in specifiche attività professionali. Penso al management sportivo che portiamo avanti con la Scuola dello Sport, con delle professionalità costruite in maneria mirata e chirurgica. Manca un ultimo pezzetto: completare e ammodernare l’impiantistica delle società professionistiche per chiudere il cerchio. Abbiamo qualche esempio virtuoso ma non possono essere delle eccezioni. In Europa tutti Paesi con cui ci confrontiamo hanno impianti in linea Con questo protocollo, impianti che sono nati sempre da grandi eventi. Questo protocollo ha usato un propellente: ospiteremo infatti un girone di Euro 2020 e spero che l’Olimpico che è uno stadio a 5 stelle, ma che sarà adeguato alle direttive con un investimento di 20 milioni di euro, possa ospitare la partita inaugurale“.