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21 Novembre 2024 18:21

Scoppia il “Caso Moby”: 840mila euro a Grillo e Casaleggio. Il M5S tace….

Divampa la polemica con Italia Viva che attacca. La compagnia di navigazione Moby ha ereditato la Tirrenia ed è titolare di una convenzione con lo Stato da 72 milioni di euro l’anno il monopolio di alcune rotte marittime. Sull’accordo l’Unione Europea ha avviato un’istruttoria per verificare se si tratti di un «aiuto di Stato». Gasparri (Forza Italia) : 'Vogliamo la verità'. Il M5S tace.....

ROMA – “Un’azienda dà 60mila euro a Open: perquisizioni, accuse, aperture dei Tg. La stessa azienda ne dà poi 600mila a Casaleggio e 240mila al blog di Grillo. Tutti zitti: media proni, giudici silenti“. Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato romano di Italia Viva, in relazione delle notizie emerse sui finanziamenti della società Moby alla Casaleggio & Associati e al blog di Beppe Grillo.

 

nella foto l’armatore Vincenzo Onorato

L’inchiesta della Procura di Firenze puntava  a verificare i reali rapporti tra la Fondazione Open di Matteo Renzi e le centinaia di finanziatori tra il 2012 e il 2018 con un’attenzione particolare agli ultimi anni, quando Renzi è diventato presidente del Consiglio. A fine novembre sono scattate le perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni di imprenditori e manager proprio alla ricerca di documenti per ricostruire il percorso dei soldi e nell’elenco c’era anche Onorato.

Sotto osservazione, i 50 mila euro versati dall’armatore “a titolo personale” e i 100 mila elargiti dalla società Moby spa. “Credo e crederò sempre negli ideali sociali di Renzi ed ho sostenuto la sua fondazione con un contributo pubblico perché chiaro, visibile e trasparente“, ha spiegato l’armatore. Il sospetto è però che quei soldi fossero in realtà una contropartita per interventi normativi. Infatti, nelle informative redatte dalla Guardia Finanza viene evidenziata l’approvazione della legge proposta dal deputato renziano Roberto Cociancich per disciplinare il regime fiscale che gli era valso il ringraziamento pubblico proprio di Vincenzo Onorato.

Ma la vicenda non coinvolge solo Renzi, ma anche il M5S . In un articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera si parla di contratti pubblicitari da parte della società di navigazione Moby spa di Vincenzo Onorato con Bello Grillo e “lobbistici” con  Davide Casaleggio, il reale “padrone-controllore” del M5S,   che avrebbe cercato appoggi non solo appoggiando Matteo Renzi e finanziando la Fondazione Open ma anche versando denaro per sostenere il blog dell’ex comico e la Casaleggio Associati. “Noi siamo garantisti: speriamo non perquisiscano Beppe e Casaleggio il giorno di Natale” aggiunge con ironia il deputato Nobili.

Nell’articolo pubblicato sul Corriere a firma della solita brava collega Fiorenza Sarzanini si legge che Onorato “Ha finanziato la Fondazione Open di Matteo Renzi, ma non solo. Perché la «Moby spa» di Vincenzo Onorato avrebbe cercato sponde politiche versando denaro per sostenere pure il blog di Beppe Grillo e la Casaleggio Associati. Bonifici che però sono stati segnalati come «operazioni sospette» dall’Uif, l’Unità antiriciclaggio di Bankitalia. E adesso sono in corso accertamenti per verificare gli accordi economici presi tra il 2018 e il 2019. Ma anche per stabilire se questi contributi abbiano portato vantaggi alla compagnia di navigazione che ha ereditato la Tirrenia ed è titolare di una convenzione con lo Stato da 72 milioni di euro l’anno il monopolio di alcune rotte marittime. Sull’accordo l’Unione Europea ha avviato un’istruttoria per verificare se si tratti di un «aiuto di Stato». E proprio questo avvalora l’ipotesi che Onorato abbia sovvenzionato fondazioni e società per ottenere appoggi per le attività delle sue aziende in Italia e all’estero e che si sia adoperato per ottenere la «modifica delle norme sull’imbarco dei marittimi sulle navi italiane“.

Il «contratto di partnership» segnalato dall’Uif è quello siglato per due anni — 2018/2019 — con l’azienda che gestisce il blog di Grillo e prevede un esborso annuo di 120 mila euro l’anno. In cambio la società garantisce sia l’inserimento di messaggi pubblicitari, sia «”contenuti redazionali” con interviste a testimonial della Moby da pubblicare anche su Facebook, Twitter e Instagram». Il patto prevede «la pubblicazione di uno “spot” al mese» e tutto ciò ha alimentato il sospetto che la cifra pattuita fosse in realtà un finanziamento politico mascherato.

E’ stato questo il motivo che ha attivato  le verifiche che prevedono controlli sui prezzi offerti ad altre aziende proprio per accertare la congruità della somma, ma anche accertamenti per stabilire se i soldi siano in realtà la contropartita versata dall’armatore per ottenere interventi di tipo normativo. Grillo e Onorato sono amici da tempo. Nel settembre 2018, quando il Movimento 5 Stelle in Sardegna si schierò contro la convenzione siglata con la Moby, guarda caso fu proprio il fondatore del M5S a difenderla attaccando le altre compagnie e rilanciando su Twitter gli articoli del suo blog, esattamente come previsto dal contratto pubblicitario.

Un accordo, quello con Grillo che evidentemente Onorato non riteneva sufficiente a tutelare i propri interessi e quindi ha deciso di rivolgersi anche alla Casaleggio Associati. L’accordo con la società specializzata nelle strategie digitali di Davide Casaleggio — il figlio di Gianroberto,  fondatore del Movimento 5 Stelle — è stato sottoscritto il 7 giugno 2018 e prevedeva la «stesura di un piano strategico e la gestione di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli stakeolder del settore marittimo sulla limitazione dei benefici fiscali del Registro Internazionale alle sole navi che imbarcano equipaggi italiani o comunitari».

Il mandato di Onorato aveva un duplice scopo, e cioè quello: di “Sensibilizzare le istituzioni e raggiungere una community di un milione di persone“. In questo caso la cifra pattuita era di 600 mila euro ma con ulteriori clausole legate al raggiungimento del risultato. È stato infatti deciso il versamento di 250 mila euro ad obiettivo entro 12 mesi e 150mila euro ad obiettivo tra i 12 e i 24 mesi. Cioè un milione di euro !

Dello stesso “peso” di Nobili,  l’intervento di Maurizio Gasparri di Forza Italia.Vogliamo la verità, tutta la verità. I grillini hanno fatto della loro diversità l’unico codice identificativo. Poi abbiamo visto i casi Trenta, Di Battista, Di Maio, Taverna, con piccole e grandi vicende che hanno dimostrato quali fossero i difetti di questa galassia. Ora sui soldi di Onorato vogliamo tutta la verità. Non li molleremo per un secondo. Non si illudano di farla franca. Grillo deve spiegare anche molte cose della sua vita personale e familiare. Ma intanto spieghino tutto quello che è avvenuto con i soldi della Moby di Onorato“.

Gasparri aggiunge:Quali sono stati i rapporti tra Onorato e il mondo grillino? Onorato ha disonorato Grillo? Hanno preso soldi? Per quali prestazioni? Per quali spazi pubblicitari? Quali posizioni hanno preso i parlamentari grillini in merito alle normative riguardanti le società di navigazione? Vogliamo sapere se Onorato con i soldi ha condizionato o meno quella galassia. È tutto trasparente? Uno vale uno, e Onorato quanto vale?” aggiunge il senatore che dice: “la questione non può finire qui

Nel frattempo il M5S, che gridava “Onestà, onestà” tace . Avranno perso la voce, dopo la faccia ?

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