“Caro Procuratore Pignatone e caro sostituto Galanti, visto che ci parliamo spesso e che stiamo procedendo alla nomina di un direttore regionale, vi mando tutti i curricula per avere eventuali osservazioni”. Chi scrive è il dottor Andrea Tardiola, segretario generale della Regione Lazio, “dominus” dell’amministrazione Zingaretti che nel giugno scorso ha sancito grazie ad una mail e a una lettera ufficiale l’asse strettissimo che esiste tra la Regione Lazio e la Procura di Roma. O viceversa. Insomma che non si muove foglia che la Procura di Roma non voglia.
Se in Puglia l’attuale Governatore uscente, ed i Sindaci dei cinque capoluoghi di provincia facessero altrettanto non sarebbe un cattiva idea. Anche se esiste un rischio, e cioè quello che nei vari Enti e società pubbliche si aprano come spesso sinora si sono aperte le porte dell’assunzione a tempo indeterminato di amici e parenti di magistrati, giudici ed alti funzionari della Procura e del Tribunale come è accaduto a Taranto.
Sarebbe interessante verificare, capire le logiche per cui dei dirigenti di un’azienda pubblica come l’ AMIU di Taranto, che nel 2012 ha chiuso il proprio bilancio di esercizio con la perdita record di 10 milioni di euro, cioè un terzo di quanto hanno perso tutte le società pubbliche presenti nella regione Puglia, siano restati tutti al loro posto ! E capire anche le logiche, e sulla base di quali curriculum o esperienza nel settore abbiano indotto chi li ha nominati, a nominarli.
Se a Bari arrivasse un procuratore capo della repubblica come Pignatone , insensibile dei corteggiamenti dei “salotti buoni” della città, e mettesse un pò il naso negli affari, affarucci e faccendieri che girano intorno al settore della sanità e della formazione professionale, allora si che ci sarebbe da ridere. E noi avremmo tante cose da scrivere, anche se qualcosa già la sappiamo…. e presto i nostri lettori la leggeranno.