E’ ripreso questa mattina nella sede della Corte d’appello, nel quartiere Paolo VI di Taranto, con la seconda udienza il processo d’appello per l’omicidio di Sarah Scazzi uccisa il 26 agosto 2010 ad Avetrana (Taranto) . La prima, svoltasi venerdì scorso, ha riservato nuovi copi di scena con la richiesta presentata dai legali di Sabrina Misseri che hanno chiesto un nuovo esame in aula di Michele Misseri il quale, secondo gli avvocati Coppi e Marseglia, sarebbe il reale autore materiale dell’omicidio della ragazzina di Avetrana. In apertura di udienza la corte d’assise d’appello presieduta dalla giudice Rosa Patrizia Sinisi (a latere Susanna De Felice), ha dato lettura dell’ordinanza con cui ha accolto la richiesta di proroga dei termini di custodia cautelare chiesta dalla pubblica accusa rappresentata dal sostituto procuratore generale, Antonella Montanaro, nei confronti delle due imputate ( condannate all’ergastolo) Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano che quindi resteranno in carcere per tutto la durata durata del processo di appello. Confermato per Michele Misseri l’obbligo di dimora .
La Corte nella sua ordinanza ha motivato la propria decisione in conseguenza della complessità del processo, la gravità delle imputazioni e l’ampiezza dei motivi di appello che comprendono numerosi fatti da esaminare collegati tra di loro, esame imputati, acquisizione di documenti, perizie, e richieste di sopralluoghi. Fra le altre istanze, quella depositata dall’avvocato Rella, avocato di Cosima Serrano, che ha richiesto un nuovo sopralluogo a casa Misseri. in quanto a suo dire , la Procura di Taranto, avrebbe “spostato” il luogo del delitto, trasferendolo dal garage all’interno della villetta di via Deledda, per supportare la sua tesi accusatoria.
La Corte ha inoltre disposto la perizia dello stenografico delle telefonate intercettate, alcune delle quali intercorse nelle prime ore del 7 ottobre 2010 tra Sabrina Misseri e suo padre Michele, cioè quando l’agricoltore rese possibile il ritrovamento dei resti di Sarah Scazzi in un pozzo nelle campagne di Avetrana. Disposta anche l’acquisizione di alcuni documenti e sentenze, mentre non è stata sciolto la riserva sull’istanza presentata dai difensori di Cosima Serrano di effettuare un nuovo sopralluogo nella villetta dei Misseri ad Avetrana, cioè sullo scena del delitto.
Gli avvocati di Sabrina Misseri hanno chiesto alla Corte di assise di appello di Taranto di dichiarare non utilizzabili le dichiarazioni rese dallo loro assistita in qualità di “persona informata sui fatti” il 30 settembre 2010 , alla polizia giudiziaria e al magistrato inquirente. L’eccezione, secondo ’avv. Nicola Marseglia che ha effettuato una serie di eccezioni (cioè contestazioni) procedurali alla Corte, Sabrina era di fatto indagata e venne sentita quindi senza l’ausilio di un difensore, pur non essendo iscritta nel registro degli indagati .
Gli avvocati delle famiglie Biscotti e Gentile, per quanto riguarda le parti civili, in merito alla richiesta di riascoltare Michele Misseri, si sono detti “Disgustati di vedere o sentire eventualmente Michele Misseri fare le sue sceneggiate“, mentre Concetta Serrano, madre di Sarah Scazzi rispondendo ai giornalisti , a latere dell’udienza d’appello per l’omicidio della figlia quindicenne, che le hanno chiesto un proprio commento in relazione della richiesta del collegio difensivo di risentire in aula Michele Misseri, ha dichiarato “Sentiamo cosa ha da dire Michele“. In relazione alla possibilità di Cosima Serrano di parlare in aula, Concetta ha detto: “Che parlasse” ed in merito alla sua reazione nell’avere di fronte Cosima e Sabrina , ha aggiunto: “Sono reazioni che non si possono spiegare“. Ma la Corte d’appello ha respinto le richieste difensive di una nuova perizia e dell’ interrogatorio dell’agricoltore di Avetrana.