Nella complicata separazione tra Francesco Totti e Ilary Blasi arriva un colpo di scena destabilizzante: il gioco d’azzardo e le scommesse. Il quotidiano “La Verità” ha riportato oggi alcune segnalazioni di operazioni sospette degli addetti all’antiriciclaggio (sos) – che da tempo stanno addosso all’ex campione – che raccontano di come il patrimonio familiare negli ultimi tempi sia stato duramente colpito da un’ingente fuoriuscita di denaro dai conti bancari di famiglia per approdare nel Principato di Monaco.
Una puntuale attività di controllo “svolta dalle competenti strutture centrali” della banca a cui Totti ha affidato per anni i propri guadagni. Lo scorso agosto, secondo la ricostruzione, risulterebbe un prestito infruttifero di 80mila euro verso il conto cointestato di una pensionata di Anzio e della figlia A.M. dipendente della società Sport e Salute (ex Coni servizi, controllata dal ministero dell’Economia). Nello stesso giorno, la somma sarebbe transitata verso il conto cointestato con D. M. marito della 50enne, dipendente del ministero dell’Interno, che sarebbe amico di Totti, e poi verso un conto personale dell’uomo. 125mila euro sono stati dirottati sui conti personali dei due coniugi. In loro favore poi sono stati negoziati assegni bancari per un valore di 445mila euro. “Attività opaca con controparti operanti nel settore del bet online”, scrivono dall’Antiriciclaggio.
Secondo quanto riferito da La Verità in questa attività dell’Antiriciclaggio, il nome di Totti comparirebbe nel giugno 2020, attraverso l’esame di due conti e operazioni legate a casinò di Montecarlo, Londra e Las Vegas. “Permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali”, scrivono gli esperti dell’Antiriciclaggio . Tra queste la Malta limited terrestre, la Malta limited online e la Sa.Pa. Srl. Sono stati segnalati 15 trasferimenti per un totale di circa 87 mila euro.
Ma di segnalazioni ce ne sono anche altre. Una riguarda due conti del giocatore. Uno cointestato con Ilary Blasi e l’altro con Manuel Zubiria Furest, ex team manager della A.S. Roma. Ci sono anche altri bonifici nei confronti di società proprietarie di casinò di Las Vegas. Qui i funzionari parlano di cinque assegni bancari e un bonifico intestati alla Société financière et d’encaissement (Sfe) con sede a Monte Carlo. Pagati tra agosto 2018 e gennaio 2020. Per complessivi 1,305 milioni di euro, “apparentemente per finanziare le giornate che il noto personaggio ama trascorrere nella casa da gioco del Principato“.
Poi un altro bonifico da 300mila euro a favore della società United London services limited, collegata con il casinò di Londra e un altro da 200mila alla società Belco, apparentemente collegata con il casinò di Las Vegas. Non solo: l’Antiriciclaggio ha analizzato anche un accredito da 201mila euro eseguito dalla Mgm resorts international, un albergo di Las Vegas con annessa casa da gioco. E l’elenco è lungo. I movimenti sospetti riguardano anche i tanti prelievi in contanti del fratello Riccardo Totti, o un altro conto utilizzato per le raccolte di beneficenza, dove avrebbero versato denaro con la causale sanzioni e multe diversi ex compagni di squadra (Antonio Rudiger, Thomas Vermaelen, Radja Nainggolan, Juan Jesus, Edin Dzeko ed Emerson Palmieri).
L’attenzione sui conti di Totti risale al giugno del 2020, quando è stato segnalato un fido da 2,5 milioni di euro per una ristrutturazione. Secondo quando segnalano dall’ Antiriciclaggio “permangono forti dubbi in merito alla reale destinazione del denaro inviato alle varie case da gioco internazionali” in quanto la Sfe di Monte Carlo “sembrerebbe svolgere anche un’attività bancaria“, e “non è quindi chiaro se il denaro inviato sia destinato solo al gioco oppure ad altro“. In un altro passaggio puntualizzano anche che “la stessa società è stata nominata in alcuni recenti scandali che hanno coinvolto personaggi politici”.
C’è poi anche un’altra segnalazione del 2018, che porta a circa 3 milioni di euro la cifra “attenzionata”, e di due bonifici per complessivi 160mila euro inviati al solito D.M. con causale “prestito in amicizia con vincolo di restituzione entro 24 mesi”. “Il cliente” (cioè Francesco Totti n.d.r.) , spiegano all’ Antiriclaggio i risk manager della banca segnalante “ha riferito che trattasi di pagamenti che lo stesso effettua per le sue giornate trascorse al casinò di Monte Carlo essendo appassionato del gioco d’azzardo“. Sarebbe quindi lo stesso ex calciatore ad ammettere di essere un accanito scommettitore, giustificando così la continua necessità di contanti. Trasferiti come prestiti infruttiferi agli amici e ai loro parenti o quelli ritirati negli anni precedenti allo sportello.