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21 Novembre 2024 21:28

Palazzo Madama, imbrattato dagli attivisti di “Ultima Generazione”. La sede del Senato lasciata priva di alcuna difesa e controllo

Vedendo il filmato e le foto in realtà si vede un solo Carabiniere presente sul posto che non poteva fare nulla per bloccare l'azione di protesta. Normale chiedersi: ma è così che si tutela la sede della seconda istituzione dello Stato ?
di Alessandra Monti

Questa mattina, lunedì 2 gennaio intorno alle 8, un gruppo di ambientalisti, appartenenti a “Ultima Generazione“, con fotografo al seguito, ha imbrattato la facciata di Palazzo Madama sede del Senato della Repubblica, a Roma, con della vernice di colore rosso utilizzando degli estintori. La vernice ha coperto alcune finestre del piano terra ed il portone centrale di accesso di Palazzo Madama. I cinque attivisti che hanno imbrattato palazzo Madama fermati dei Carabinieri con l’ausilio di appartenenti alle forze dell’ ordine in borghese che passavano per caso in motocicletta, sono stati poi identificati e condotti in questura negli uffici della Digos .

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“Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”, si legge nel comunicato di Ultima generazione, pubblicato nel loro sito insieme ad alcune immagini della loro azione di protesta incivile.

In tre sono stati arrestati per danneggiamento aggravato, altri due sono stati denunciati per lo stesso reato. Si tratta di un’attività congiunta dei poliziotti della Digos della Questura di Roma e militari del Nucleo informativo dell’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Roma.  Per gli arrestati dovrà essere svolta l’udienza per direttissima davanti al giudice del tribunale di Roma.

Vedendo il filmato e le foto si vede un solo Carabiniere presente sul posto, il quale ha fatto il possibile, non potendo bloccare da solo l’azione di protesta effettuata da cinque attivisti di Ultima Generazione. Legittimo chiedersi: ma è con un solo (incolpevole) Carabiniere che si tutela la sede della seconda istituzione dello Stato ?

Il blitz ha preoccupato il ministro dell’ Interno Matteo Piantedosi che ha deciso di intensificare l’attività di prevenzione e di controllo del territorio. A tal proposito, fin da subito (anche se in ritardo !) è stato disposto un rafforzamento del dispositivo di sicurezza nell’area del Parlamento anche con agenti in borghese. È quanto si apprende da fonti del Viminale.

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha condannato il gesto “oltraggioso e incompatibile con qualsiasi civile protesta“. In mattinata c’è poi stato un colloquio telefonico tra il presidente del Senato Ignazio La Russa e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Dal titolare del Viminale solidarietà e massima disponibilità ad aumentare il livello di sicurezza di Palazzo Madama.

il premier Giorgia Meloni ed il presidente del Senato Ignazio La Russa

Il presidente del Senato Ignazio La Russa dopo l’ inaccettabile atto vandalico, è furente : “Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei Carabinieri non è trasceso in violenza. Il Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione“. 

Per il capo gruppo di Fratelli d’Italia al Senato, Lucio Malan, “è grave quanto accaduto questa mattina, purtroppo con regolare puntualità si ripetono questi incivili atti vandalici nei confronti del patrimonio artistico, che evidenziano peraltro una ideologia malata per la quale è lodevole devastare inutilmente il patrimonio comune se si afferma di farlo per un confuso concetto di ambiente. Un approccio auto giustificativo tipico del pensiero totalitario dove il fine giustifica i mezzi. In questo senso va raccolta e rilanciata la proposta del ministro Sangiuliano per ripensare e rinforzare i livelli di protezione a presidio del nostro patrimonio artistico e culturale; così come va considerato un aumento delle pene per i devastatori ai quali va ovviamente addebitato il costo per riparare il danno consistente anche nel tempo per il quale l’opera resta deturpata. Peraltro, il gesto compiuto su Palazzo Madama è ancora più odioso perché non più di un anno fa era terminato il restauro della stessa facciata. Mi auguro che i responsabili siano giudicati con severità e rispondano del danno patrimoniale arrecato“. 

Immediatamente sono stati attivati dei restauratori che hanno rimosso la vernice, pulendo la facciata ed il protone d’ingresso di Palazzo Madama. “Chi vandalizza un palazzo delle istituzioni pensando di difendere l’ambiente capisce poco. Chi giustifica i vandali che imbrattano dimostra di capire ancora meno Senato”. Lo scrive sui social network Matteo Renzi a proposito dell’inbrattamento del Senato da parte degli ambientalisti di ‘Ultima Generazione‘.

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