di REDAZIONE CRONACHE
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto hanno eseguito questa mattina un decreto di sequestro preventivo di disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili, per oltre 255 mila euro, nei confronti di 4 consiglieri del Comune di Taranto ( 3 consiglieri della maggioranza dell’ Amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci: Emidio Albani, Piero Bitetti e Carmen Casula ed 1 consigliere dell’opposizione, Floriana de Gennaro) per aver presumibilmente beneficiato di indebiti rimborsi, oltre ai tre datori di lavoro dei consiglieri di maggioranza.
Gli accertamenti hanno riguardato i rimborsi previsti in base ai quali le assenze di un lavoratore dipendente per l’esercizio delle funzioni di componente di un Consiglio comunale, sono retribuite a cura del suo datore di lavoro, il quale, su specifica richiesta documentata, viene successivamente rimborsato da parte dell’Ente civico.
In sintesi la Guardia di Finanza presume che 4 consiglieri comunali, in unione e con il concorso con i titolari di imprese, avrebbero di fatto in alcuni casi simulato del tutto l’esistenza di un contratto di lavoro dipendente e, in altri casi, modificato artatamente in senso migliorativo l’inquadramento contrattuale, al fine di ottenere, per le loro assenze dal lavoro, giustificate dalla partecipazione alle sedute del Consiglio comunale di Taranto, rimborsi del tutto indebiti o quantomeno maggiorati. Tali illeciti comportamenti avrebbero indotto in errore il Comune di Taranto, il quale ha ratificato, per il periodo 2017/2019, rimborsi non dovuti per circa 255 mila euro.
I 4 consiglieri comunali e i rispettivi datori di lavoro sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di truffa aggravata in danno dell’Ente pubblico con richiesta di sequestro del profitto di reato pari a complessivi 255 mila Euro circa.
In data odierna è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo diretto e per equivalente, emesso dal G.I.P. Dott.ssa Rita Romano del Tribunale di Taranto, su richiesta del pm Dott.ssa Maria Grazia Anastasia della Procura della Repubblica di Taranto, delle disponibilità finanziarie, beni mobili, immobili, per un valore complessivo di 255 mila euro, nei confronti di 4 consiglieri del Comune di Taranto e 3 datori di lavoro.
Da un preliminare analisi dei documenti relativi al sequestro preventivo, che il nostro giornale ha potuto consultare, sono emerse però non poche inesattezze nella ricostruzione dei fatti effettuata dalla Procura e dal Gip sulla base delle indagini della Guardia di Finanza, di cui domani parlerà in diretta sui social il nostro direttore Antonello de Gennaro.
AGGIORNAMENTO
Riceviamo dalla consigliera comunale Floriana de Gennaro la seguente precisazione-rettifica , che ai sensi della Legge sulla Stampa pubblichiamo di seguito:
“Alla luce delle notizie apparse sulla stampa con il mio nome, in relazione alle indagini della Guardia di Finanza e della Procura di Taranto nella vicenda che mi vede indagata per la presunta truffa al Comune di Taranto, valutazioni che rispetto, ma che è bene ricordare non sono delle sentenze, mi sento in dovere ed in diritto di negare e contestare qualsiasi mia responsabilità diretta su quanto addebitatomi.
Ho piena fiducia nel corso della giustizia nella consapevolezza di non aver mai truffato nessuno, e sono fiduciosa che i miei legali e consulenti fiscali potranno chiarire al più presto ogni addebito sulla mia persona per affermare la mia estraneità ai presunti reati contestatimi.
Sento quindi oggi il dovere di autosospendermi da Fratelli d’ Italia, per non coinvolgere nella mia vicenda personale il partito che mi ha accolto dopo la mia elezione con la lista civica La Scelta #pertaranto, in attesa che venga chiarita la mia assoluta estraneità ai fatti contestatimi.
Ho sempre lavorato personalmente accanto a mio marito nelle nostre attività commerciali ed imprenditoriali, come tutta la città di Taranto, autorità, commercianti ed imprenditori ben sanno, e sarà quindi facile dimostrare e comprovare inconfutabilmente tale circostanza a chi ha messo in dubbio il mio operato
Floriana de Gennaro, consigliera comunale”.