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3 Luglio 2024 09:30
3 Luglio 2024 09:30

Sequestrati beni a due indagate per la truffa al pallavolista Cazzaniga.

Il sequestro preventivo di beni, eseguito dalla Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Monza, circa 74 mila euro, corrispondente all’importo del profitto di truffa non ancora prescritto ai fini penali, riguarda una minima parte dei 600 mila euro che sarebbero stati sottratti all'uomo con diversi stratagemmi. Il reato contestato a Valeria Satta e Manuela Passero è di truffa aggravata e continuata.

Proseguono le indagini della Guardia di Finanza sul caso Roberto Cazzaniga e la finta  fidanzata. Le Fiamme Gialle di Monza hanno sequestrato denaro e altre disponibilità a due donne, Manuela Passero 33 anni residente a Vimercate (Monza), fidanzata con un maresciallo dell’ Arma dei Carabinieri (al momento non indagato) e Valeria Satta 39anni, disoccupata residente in provincia di Cagliari, indagate entrambe con l’ipotesi di aver truffato per oltre 15 anni il giocatore di pallavolo, facendogli credere di essere fidanzato con una modella brasiliana.

La vicenda emerse grazie ad un servizio del programma televisivo Le Iene. Al termine delle indagini, in accoglimento della proposta di sequestro preventivo avanzata dalla Procura della Repubblica di Monza, la dottoressa Silvia Pansini giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Monza ha adottato il provvedimento ablativo, la cui esecuzione è stato affidato delle Fiamme Gialle .

Per anni Valeria Satta, 48 enne sarda di Capoterra, al telefono aveva finto di essere la top model Alessandra D’Ambrosio e di avere una relazione sentimentale a distanza con Cazzaniga, caduto nel tranello anche con la complicità di quella pensava fosse un’amica fidata, Manuela Passero (anche lei ex pallavolista), di Vimercate, la quale ha dato il via alla trappola, dicendo al pallavolista della presunta “top model” che lo voleva conoscere. L’imbroglio, organizzato nei minimi dettagli, è scattato quando la Passero ha mostrato al giocatore le foto di «Maya», finto nome della sedicente modella. Per fugare le incertezze iniziali, gli ha anche mostrato – si legge nelle carte giudiziarie – “un’asserita carta d’identità” con delle false generalità: quelle di “Maya Alina Alessandra Ambrosio Mancini“.

Sottratti 600mila euro

Il sequestro preventivo di beni, eseguito dalla Guardia di Finanza su delega della Procura della Repubblica di Monza, circa 74 mila euro, corrispondente all’importo del profitto di truffa non ancora prescritto ai fini penali, riguarda una minima parte dei 600 mila euro che sarebbero stati sottratti all’uomo con diversi stratagemmi. Il reato contestato per entrambe le donne è di truffa aggravata e continuata.

Parte di quel denaro – circa 90mila euro – sarebbe finito nelle mani di Manuela, brianzola amica del truffato e complice della Satta, e di alcuni componenti della sua famiglia. Gli investigatori sono riusciti a ricostruire 1.400 singole transazioni attraverso le quali il pallavolista ha trasferito – tra il 2008 e il 2021 – alla finta modella sistematiche somme di denaro, in particolare con ricariche e bonifici su più carte Postepay (generalmente, di importo variabile tra 200 e 3mila euro), ma anche con bonifici su conti correnti bancari e postali, oltre a provvedere all’acquisto di un’autovettura.

I dettagli della truffa

L’attività investigativa, svolta dai Finanzieri del Nucleo di Polizia economico finanziaria e coordinata dalla Procura di Monza, ha ricostruito come Cazzaniga, convinto di avere una relazione sentimentale a distanza con la modella Maya Mancini, di fatto mai esistita, (all’anagrafe di Cagliari Valeria Satta)  ha elargito alle due indagate denaro per anni. Una delle due, fingendosi Maya e grazie alla complicità di un’amica del pallavolista, ‘pizzicata’ dalla trasmissione ‘Le Iene‘, dopo aver instaurato e coltivato con lui un rapporto telefonico costante fino a convincerlo di vivere una vera storia d’amore, inviando foto della modella Alessandra Ambrosio spacciandole come sue, lo ha convinto di avere bisogno continuamente di denaro per far fronte a spese mediche dovute a gravi patologie, tutte fasulle ed inesistenti.

Dopo la denuncia del pallavolista, sono state riscontrate circa mille e quattrocento transazioni attraverso le quali l’uomo ha trasferito, tra il 2008 e il 2021, con ricariche postepay e bonifici, oltre 600 mila euro alle presunte truffatrici, incluso l’acquisto di un’auto. Del denaro inviato alla falsa modella a Cagliari, circa 90 mila euro sono stati trasferiti a Manuela Passaro residente in Brianza, amica del pallavolista, a sua volta diventata truffatrice secondo la Procura di Monza e la Guardia di Finanza, . Alle due indagate sono stati sequestrati circa 74 mila euro.

Adesso la Passaro dovrà spiegare alla Procura di Monza come ha comprato e con quali soldi l’ Alfa Romeo che guida, e che dichiara essere sua.

Non risulta indagato il maresciallo Romano dei Carabinieri, fidanzato dell’indagata Manuela Passero, nei cui confronti l’ Arma dei Carabinieri ha aperto un procedimento disciplinare, che aveva usato la Caserma per nascondere la sua fidanzata dalle domande dell’inviato  Le Iene. Nel frattempo il maresciallo Romano ha querelato tutti i giornali che si occuparono della vicenda compreso il nostro. Adesso di conseguenza i nostri legali stanno già preparando una bella contro querela per calunnia.

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